28 febbraio 2006

La frase del giorno

David Beckham: «Se mio figlio Brooklyn mi chiede un aiuto con la matematica, io non so rispondere: è tutto diverso da quello che ho studiato io»: soprassedendo sul fatto che la matematica è sempre la stessa menata da secoli e secoli e pure sul fatto che il bambino farà sì e no la prima elementare, Beckham ha mai pensato di chiedere aiuto a Cassano? Almeno gli trova un’occupazione più stabile (anche se poi dovrà preoccuparsi dei voti che porterà a casa Brooklyn…).

27 febbraio 2006

History Channel 2


«A capita’ co’ questi qua pure co’ ‘na gamba sola potevi gioca’» [ma non era con la stampella?, N.d.R.]: mai striscione fu più profetico visto che di pappine l’aquila [che muoia oggi e per sempre, N.d.R.] ne ha prese due e noi ora siamo nella storia con undici (dico: UNDICI!) vittorie consecutive. E pensare che a riguardare indietro nessuno ci credeva (men che meno noi, su ammettiamolo…): già il 16 ottobre, all’ottava giornata di campionato [quindi con tutto il campionato di fronte che avrebbe dovuto mettere in guardia da giudizi troppo affrettati, N.d.R.], dopo la sconfitta contro l’Empoli ad opera di Tavano, si parlava di “crisi”, di uno “Spalletti sgonfiato” e si metteva in guardia Lippi dal “dare l’Italia in mano a Totti” [mai titolo fu più profetico e menarogna, N.d.R.]; la settimana dopo, il pareggio nel derby era frutto di una “Roma confusa” a cui “non bastava la rete dell’aspirante papà”; addirittura c’è chi diceva dopo Roma-Fiorentina del 27 novembre che la Roma era tornata squadra grazie al “ritorno di Cassano” [vedi Italo Cucci sul Giorno, N.d.R.]; e per finire in bellezza non possiamo dimenticare l’11 dicembre col Palermo all’Olimpico: “Roma nella bufera, tutti in ritiro”, “crisi”, “contestazione dei tifosi”, “Andate a lavorare…”: ma si dice che dopo le tenebre ci sia la luce, dopo la tempesta ci sia la quiete [Leopardi docet, N.d.R.] e infatti il pareggio con la Samp è stato solo il preludio alla “Roma dei record”, che Massimo De Luca definisce “invincibile, eppure mai irresistibile” [e chissenefrega non ce lo metti: io preferisco non essere irresistibile col bottino pieno, che esserlo col bottino vuoto, N.d.R.].Ma è inutile star qui a recriminare su qualche titolo non azzeccato: il giornalismo è fatto di questo, ci campa sulle crisi e le sconfitte, tanto quanto sulle esaltazioni e le vittorie e io stessa spesso mi sono lasciata contagiare da questo andazzo generale, perché non posso prevedere il futuro e, commentando il presente, bisogna limitarsi a ciò che si vede e la Roma della prima ora non era affatto magica come quella di oggi.

Matteo Beretta: il gladiatore biancorosso che fece piangere Pelizzoli

Sul numero 10 del periodico di informazione del Monza, “CalcioMonzaBrianza”, c’è un’intervista al nostro nuovo bomber Matteo Beretta, che già era stato presentato sul numero 10 de “Il Biancorosso”, la testata gestita dai tifosi biancorossi: di lui ho scoperto una cosa davvero interessante, che ora diventerà il fulcro del mio post.
Matteo, “punta centrale che ama la profondità”, ha giocato in Serie B nella Triestina, nella stagione 2002/2003 e a questa sua esperienza è legato un ricordo particolare, che tocca il mio cuore di tifosa: «In Coppa Italia ho segnato un gol alla Roma. I giallorossi avevano appena vinto lo scudetto [nella stagione 2000/2001, N.d.R.] e battere Pelizzoli su rigore è un ricordo che mi porto dentro».
Sono andata a ripescare l’episodio sul mio quaderno giallorosso (visto che dal fondo della memoria ricordavo la partita, ma non certo chi fosse stato il marcatore): «4/12/2002. Ottavi di Coppa Italia. Triestina-Roma 1-1. Marcatori: Beretta e Batistuta. Note di ¤FP¤: il rigore era stato parato da Ivan, ma purtroppo è stato ribattuto in rete». A quanto sembra quindi, caro il mio Matteo, non ci eri riuscito al primo colpo a metterlo dentro quel rigore: raccontacela tutta bene!
AGGIORNAMENTO: per chiunque cercasse news più fresche sul caro Matteo, basta cliccare sul tag Beretta qui sotto! Oppure direttamente qui!

26 febbraio 2006

Monza-Teramo 1-0


Talmente presa dal mio nuovo incarico di camerawoman oggi non riesco a proporvi una cronaca completa della partita (posso affermare con tutta certezza solo che siamo salvi: chissà com'è contento Sonzogni!), però ecco a voi il link per vedervi il gol di Matteo Beretta in tutto il suo splendore e la festa a fine partita (da cui è tratta la foto qui accanto): buona visione.
P.s.: se volete vedere altri video della partita (ne ho moltissimi) potete contattarmi.
P.s.2: eccone di nuovi: «Al 18' Barjie in posizione avanzata ruba palla a Dei, entra in area dalla sinistra ma calibra male l'assist per Egbedi».
«Al 64' Carrara protagonista con un volo all'incrocio dei pali a deviare un destro di Franzese dai sedici metri».
«Espinal a Bertolini, velo per Pontarollo che a tu per tu con Mancini mette a lato, forse sbilanciato».

La curva del Monza


La curva del Monza durante l'intervallo era invasa da carta igienica.

La curva del Teramo 2


Ed ecco la curva del Teramo durante l'intervallo (considerate che il Giorno aveva scritto che dovevano essere in quattrocento).

La curva del Teramo


Ecco come appariva la curva del Teramo ad inizio partita.

Il riscaldamento prepartita 2

Il riscaldamento prepartita


Ecco i nostri undici leoni durante il riscaldamento prepartita.

25 febbraio 2006

Una ghiotta anticipazione

Domani ci sarà Monza-Teramo e come mio solito andrò a vederla per poi dilettarmi nel solito commento domenicale da pseudo-giornalista-tifosa, ma i mezzi a mia disposizione sono aumentati e quindi da domani non ci sarà più la solita fotina striminzita scattata con il mio fantastico Nokia 3200, ma foto molto più particolareggiate e soprattutto VIDEO (sperando che la mia idea di come caricarli funzioni) dei gol! Vi aspetto allo stadio e poi sui vostri monitor: ricordatevi questo link WWW.SPORTEDINTORNI.BLOGSPOT.COM!

24 febbraio 2006

E' nel DNA della Roma: non c'è gioia senza sofferenza

[Da CoreDeRoma]

«Un grande entusiasmo per aver eguagliato il record storico di vittorie consecutive, uno sconforto ancora maggiore per l’infortunio del Capitano. Brutte immagini, sia quelle dell’infortunio che quelle del pianto di Vanigli, 3 entrate da dietro in 7 minuti…e poi la coccodrillata in diretta tv: “non volevo” tra le lacrime: sì, forse non voleva spaccarlo ma di certo l’ordine ricevuto era quello di non farlo girare mai, e qualsiasi giocatore affronti il nostro capitano ha un solo modo per non farsi saltare: stenderlo, colpendo dove sta messo peggio, da dietro, come fanno tutti partendo da Vanigli e fino a Thuram, senza che nessun arbitro, nessun dirigente federale, nessuna istituzione dello sport abbia speso una parola per la tutela di un giocatore che da molti anni a questa parte risulta sempre al primo posto del poco invidiabile record di giocatore del campionato che ha subito più falli. 

C’è stato ora tutto uno stracciare di vesti che ha seguito il fatto, ipocriti che fino a sabato deridevano Totti, insultando il suo coraggio e le sue parole ora si trovano senza il fulcro della nazionale, non ci avevano pensato. Noi Romanisti vorremmo che Francesco Totti tornasse a giocare in tempo per i mondiali solo per un motivo, perché lui ci tiene. Non fosse per questo già da tempo avremmo preferito consegnare all’Ita"g"lia il loro Alex Del Piero con magari Morfeo o qualche altro, tutti bravi giocatorini, non Romani, quindi “politicamente corretti”. La nazionale la sentiamo distante da noi perché il suo allenatore, i quadri federali, sono lo specchio di quello che abbiamo sempre combattuto. Saremo davanti ai televisori per Totti, De Rossi, Perrotta, non per la maglia dei Savoia o per il suo allenatore.
Intanto domenica c’è l’appuntamento definitivo con la storia !!
Ci arriviamo con la lingua di fuori ma senza il più grande, con una striscia di vittorie alle spalle che fa impallidire qualsiasi squadra al mondo. Comunque dovesse andare da qui alla fine del campionato, a partire da domenica prossima, va alla squadra e all’allenatore la nostra sempiterna gratitudine per quanto hanno fatto finora e per quanto faranno ancora e poi in alto i cuori, in fondo sono solo laziali, noi siamo ROMA!!»

23 febbraio 2006

Un compleanno amaro

Ieri era il compleanno di una mia amica juventina purosangue. Quando l’ho chiamata per farle gli auguri era esaltatissima perché c’era la partita di Champions della sua amata squadra. Ora le parti si sono invertite e l’esaltata sono io: Werder Brema-Juventus 3-2, gol partita di Micoud al 92’ [la famosa zona Cesarini, quella di solito deputata al c**o incredibile di squadre come Juventus e Milan].

La Juve ha già praticamente vinto lo scudetto, ma è la Champions il suo vero (e unico) obiettivo: inutile negare che la sconfitta di ieri non è poi così impossibile da recuperare, basta una bella vittoria per 1-0 in casa e i gobbi son già qualificati, ma il godimento di vederli per una sera depressi, beh, quello è impagabile.

Come è impagabile leggere le parole di Capello nel dopopartita: «Abbiamo sbagliato troppo, e nel calcio chi sbaglia paga [insomma le solite frasi di circostanza, N.d.R.]. Abbiamo subito almeno due gol evitabili [e allora perché non li avete evitati? Mistero!, N.d.R.], loro del resto sono forti nel gioco di testa e in casa si fanno valere: peccato perché avevamo raddrizzato una partita nata male [e finita anche peggio: olè!, N.d.R.]. Era importante segnare, lo abbiamo fatto però non si possono subire tre gol così e buttare via tutto nel finale [ora sai come ci si sente: tiè!, N.d.R.], anche se loro sono stati bravi. Ora a Torino non dobbiamo sbagliare nulla». E poi ecco che arriva l’alibi finale: impossibile farlo mancare: «In questo momento le formazioni tedesche hanno un vantaggio. Noi, così come Barcellona e Chelsea [Chelsea-Barcellona è terminata 1-2, N.d.R.], abbiamo avuto un periodo intenso, con molte partite alle spalle, mentre loro hanno avuto la possibilità di riposare durante la sosta invernale».

22 febbraio 2006

Il derby dei record

Domenica si giocherà il derby della Capitale con uno spettatore in più: Francesco Totti, che domenica si è fortuitamente infortunato dopo un duro contrasto di gioco con Richard Vanigli dell’Empoli [mi sembra inutile entrare a far parte della folta schiera che lo considera un assassino, dopotutto chissà come si sente, ma non mi permetto neanche certe uscite dialettiche stile Pedron, N.d.R.]. Il Capitano vorrebbe seguire la partita dalla panchina per incitare al meglio i suoi compagni e per fare da portafortuna ufficiale nella notte che potrebbe portarci sugli altari: 11 vittorie consecutive, infatti, in Italia non si sono mai viste [ma alla fine a che servono se lo scudetto oramai è cucito sulle casacche bianconere?, N.d.R.].

In tutto questo l’unica mia paura è la provenienza degli auguri indirizzati a Totti, nella folta lista ci sono pure Di Canio e Capello: speriamo che non portino troppa s***a e che a giugno ai MondialiEr Pupone” ci arrivi di nuovo tutto intero.

21 febbraio 2006

Scollamento e salvezza?

Lunedì la newsletter dell’A.C.MonzaBrianza1912 recitava: «Il Monza, con il quinto successo in questo inizio di 2006, rafforza la quarta posizione in classifica e aumenta le sue convinzioni in chiave futura, fermo restando l'umiltà ed il carattere di un gruppo davvero encomiabili. Domenica contro il Teramo, serve l'appoggio anche del Brianteo, per un'altra sfida al vertice, con i biancorossi che vogliono legittimare l'ottimo andamento e la striscia positiva, per continuare a sognare ad occhi aperti».

Oggi il Giorno riporta «le nubi sulla vittoria», con il mister Sonzogni che parla di «scollamento all’interno dell’ambiente» e quasi nega il quarto posto e la fase ascendente della squadra, continuando a sottolineare il suo interesse per la salvezza, «per la quale mancano ancora tre punti» e l’errore del credere la partita Monza-Teramo come l’occasione «per prendere due piccioni (quota salvezza e margine sull’inseguitore) con una fava (la vittoria)».

Insomma van bene le tecniche psicologiche sul volare basso, l’umiltà e il non sentirsi mai arrivati, ma continuare a tarparci le ali così, quando è sotto gli occhi di tutti che non facciamo poi così schifo…

20 febbraio 2006

Serie A e qualche dubbio

Ma nessuno ha notato che durante la trasmissione di Canale 5Serie A”, i servizi sugli anticipi di campionato sono praticamente le sintesi delle telecronache trasmesse su Mediaset Premium? Insomma i furboni non fanno neanche lo sforzo di preparare un servizio ad hoc per quelle partite e così ci dobbiamo sorbire le plateali esaltazioni dei telecronisti ad ogni gol (vedi ieri Piccinini con il Milan…).

18 febbraio 2006

Sorrisi e pianti per Cassano

Noi romanisti ce ne siamo felicemente sbarazzati col sorriso sulle labbra e con nove vittorie consecutive all’attivo. I madrileni se lo sono accaparrati col sorriso sulle labbra, trasformandolo in un “conquistador” con codazzo incredibile di giornalisti, fotoreporter e curiosi [sarà stato anche per quel giubbotto di pelo, che indossava al suo arrivo e che tutti gli invidiano…, N.d.R.]. Ma non sono solo sorrisi: un’agenzia di viaggi della provincia di Bari, la patria di Cassano, ha avuto la grande idea di offrire a tutti i suoi tifosi un pacchetto per ammirarlo all’opera: weekend nella capitale con viaggio aereo, soggiorno e, soprattutto, biglietto d’accesso allo stadio Bernabeu alla modica cifra di 300 euro a testa, tutto compreso. Trenta ultrà si sono subito fiondati ad acquistare il pacchetto e la possibilità di rivedere il loro beniamino, ma Cassano, in quel di Madrid, è stato relegato in panchina dall’allenatore Lopez Caro, che lo ha utilizzato col contagocce (43 minuti in Coppa del Re e 78 in campionato) e così sono arrivati i pianti dei tifosi, che hanno visto sfumato il loro sogno e quelli dell’agenzia di viaggi, che ha dovuto rimborsarli. Non dimenticando il pianto più rilevante: quello di Cassano stesso, che sperava di veder rifiorire la sua carriera e, invece, vede allontanarsi la possibilità di un posto ai Mondiali di Germania (dati anche gli exploit di molti giocatori di casa nostra, molto più affidabili di lui…).

17 febbraio 2006

"History Channel"

[Tratto dalla newsletter di CoreDeRoma]

 

«E' questo il canale sul quale devono andare in onda le gesta di un pugno di uomini: 7 provengono dal vivaio, 3 li abbiamo presi a parametro zero, del primo si diceva che non ci fosse con la testa, del secondo che era rotto e finito, del terzo che era un finto brasiliano. Il portiere s’è pagato il cartellino da solo per venire a giocare a Roma. Tommasi prende 1500 euro al mese. Montella, Mancini e Chivu a lungo sono stati infortunati e nel corso del 2005 sono stati dei “desaparecidos”. Ci aggiungiamo Panucci, Cufrè e Perrotta.
Questa è la Romana Demolizioni, questa è la Roma che ha stabilito il personale record storico di vittorie consecutive in campionato, ha eguagliato quello generale della stagione e si accinge a tentare l’assalto a quello di tutti i tempi.
Due persone completano i ranghi della R.D. (Romana Demolizioni): uno è Bruno Conti, che di calcio ne mastica e parecchio e che finalmente ha un ruolo decisionale nell’assetto societario. Bruno ha scommesso su Spalletti. L’altro è chiaramente l’oggetto della scommessa, ovvero Luciano Spalletti. Ne sa di tattica e molto più di colleghi titolati e incensati, ne sa di psicologia ed ha recuperato in un modo o nell’altro tutti i ragazzi che aveva a disposizione, ma soprattutto ne sa di vita. Ha mostrato da subito di possedere gli attributi, alla società, ai giocatori, alla stampa, non è uno che ti lascia passare tutto. Da ultimo ha costretto Sky a chiedere scusa, loro sempre pronti a leccare Capello, Galliani e Moggi, e con l’idea di prendersi gioco di Spalletti e della Roma

SKY - Il rigore su Totti è chiaramente concesso con manica larga!
SPALL. - Ha fatto vedere gli altri due non dati nel primo tempo?
SKY - Beh, no, però stiamo parlando...
SPALL.  (a voce alta) - FACCIA VEDERE GLI EPISODI A CUI MI RIFERISCO, HA MOSTRATO IL FUORIGIOCO INESISTENTE CHE AVREBBE MANDATO PERROTTA DA SOLO IN PORTA?
SKY - …Beh, adesso per dovere di bla bla bla…”.

Insomma questo Magic Moment non è tanto un Moment, il Moment lo lasciamo agli avversari, è un periodo lungo che speriamo non abbia mai fine. Ce lo invidiano tutti, cercano di minimizzarlo: il c**o, gli arbitri, i pali di Siena (2, il 2 luglio e il 16 agosto), per non dire l’unica realtà ovvero: che affrontino squadre che sono sopra o sotto in classifica, che si giochi in 10 o 11, in Europa o in Italia, in casa o fuori, con la neve o con il sole, con Totti o con Okaka (il nostro turnover, tipo Ibra-Del Piero), sotto di due o sopra di tre, rigori a favore rigori contro, alla fine, quando l’arbitro fischia la chiusura…: ROMA HA VINTO!!
Siamo semplicemente orgogliosi di questi ragazzi che domenica tentano di scrivere la Storia e mettere il loro nome a fianco di tre squadre leggendarie che padroneggiarono nei rispettivi periodi». 

 

16 febbraio 2006

Dottoressa ¤FP¤


Avevo promesso a me stessa che non avrei sbandierato il giorno della mia laurea qui sul blog, ma come fare a resistere alla voglia di autoincensarsi un pochino, ogni tanto? Insomma è così che da stamattina posso fregiarmi del titolo di “Dottoressa in Linguaggi dei Media”, ottenuta con votazione di 110/110 e tesi dal titolo «Media event o la storia in diretta: la narrazione televisiva dei funerali di Giovanni Paolo II» (un sentito ringraziamento al mio relatore, prof. Aldo Grasso, che, a detta del mio pubblico, è stato alquanto severo come presidente di commissione). Vi rinnovo il mio ringraziamento per ogni volta che passate di qui e mi leggete…e se questa volta avrete voglia, spero di ricevere anche le vostre congratulazioni!

P.s.: grazie mille a Sarchiapone che mi ha celebrato in questo post! Aspetto con ansia la tua laurea!

13 febbraio 2006

Quando la matematica è un'opinione

Oggi nelle pagine dedicate alle Olimpiadi del Giorno c’è una tabellino, in cui ci viene presentato Armin Zoeggeler, medaglia d’oro nello slittino: qui scopriamo che l’atleta che ci ha regalato il primo oro olimpico è nato il 04/01/1971. Fatti quattro conti, posso affermare con certezza che il nostro Armin ha la bellezza di 35 anni già compiuti. La cosa non è però riuscita così agilmente all’inviato del Giorno Leo Turrini, che nel suo articolo scrive: «…sul terrificante talento del trentaduenne altoatesino…»: regalategli una calcolatrice, ricordandogli che siamo già nel 2006.

AGGIORNAMENTO: oggi, 18 febbraio, in un nuovo articolo sul Giorno, Leo Turrini ha scritto che Armin Zoeggeler è del 04/01/1974, quindi avrebbe veramente 32 anni: ma ormai non so più cosa pensare.

11 febbraio 2006

Sulla Gazzetta pagina della serie C dedicata a Begnini

«Sulla "Gazzetta dello Sport" di venerdì 10 febbraio 2006, la pagina della serie C è stata dedicata interamente al presidente Begnini, con una lunga intervista rilasciata al giornalista Nicola Binda. Il Près ha raccontato la sua vita, i suoi interessi ed ha confermato la grande passione che lo lega al Monza, con la speranza, come ha affermato lui stesso: "che aumenti la gente allo stadio, per le nostre partite casalinghe. Il mio auspicio è quello di arrivare a 4000 presenze."»
[Alex Mariani mi perdonerà se mi approprio della newsletter dell'A.C.MonzaBrianza1912].

10 febbraio 2006

Ed ora chiamatela dottoressa...

Oggi la mia migliore amica si è laureata in Scienze Biologiche: le dedico questo post per congratularmi di nuovo con lei.
SEI ER MEJO FRA!!
Diddl

09 febbraio 2006

Moralismi inutili di un blogger...

«Il Calcio va odiato ragazzi miei, Il Calcio va Odiato! Il CALCIO DEVE MORIRE. La gente nel mondo muore di fame, di freddo, di malattie...E questi calciatori prendono milioni di Euro per correre dietro ad una palla. Dobbiamo Stimare, adorare ed onorare i nostri genitori perché ogni giorno ci portano da mangiare in tavola con il loro duro lavoro e non ci fanno mai mancare niente, coscenti che nemmeno loro nel lavoro duro di una vita neppure li avranno mai visti 500.000 Euro in totale!
Loro dovrebbero essere la nostra principale passione e non quei cretini che inseguono una palla ed i tifosi che stanno a guardarli, coscenti che la loro vita è in pausa, in quelle due ore che potrebbero stare con il cane, con la ragazza, con gli amici a svagarsi da qualche parte...A fare qualcosa di Attivo. Basta dare i soldi a questi calciatori da 4 soldi. E' per colpa di chi paga Sky per il calcio, MediaSet Premium e altri abbonamenti simili se il calcio va avanti e loro sono milionari. Spendeteli donandoli piuttosto, fate del bene a chi non ne ha, di bene.
Ah, piccola postilla: Lo sapete perché Sky sta facendo i contratti semestrali? Non per le olimpiadi e i mondiali, come vuol far credere, bensì perché nel 2007 sarà d'obbligo installare il digitale terrestre perché la tv via cavo scomparirà, quindi, tutti avranno il loro bel decoder dgitale e tutti i canali che ha Sky...La differenza però, è che con il digitale, una volta comprato il decoder, non si dovrà più pagare niente...Se non lo sapevate, OCCHIO! Sky si farà ricca per questo se non state attenti!»
[La netiquette mi obbligherebbe a lasciare il link al blog di questo blogger, ma non voglio dargli visibilità dato che non parla di calcio, ma dei cavoli suoi, normalmente, quindi ve lo scrivo senza collegamento: http://viaregginaccio.splinder.com]

06 febbraio 2006

Quando la gente non capisce nulla...

Oggi mi sono ritrovata un commento ad un vecchio post del 17 gennaio, tra l’altro il commento era all’articolo sull’Infame Traditore, ma è stato posto sotto un altro articolo che non c’entra nulla. Lo pubblico per dargli maggiore visibilità (e cioè per dimostrare come la gente dovrebbe prima leggere bene e comprendere il contesto…): «E si vede che al Giorno non sono schiavi messi a pecoroni come tutti gli altri giornalisti juventini come te, amico mio. Lo so che sei abituato ad avere la stampa ai tuoi piedi, ma... magia delle magie, pensa un po': qualche volta possono anche scrivere e pubblicare foto contro la tua squadra di ladri mafiosi. Hai visto che scandalo! Dillo a Luciano, che ci penserà lui a mettere il fotografo impertinente dentro un bel pilone di cemento...».

Mi ha dato della juventina!!! Vi rendete conto il sacrilegio: io, romanista purosangue, con sangue giallorosso dalla nascita!!! Questo è lo scandalo!!

05 febbraio 2006

Monza-Salernitana 2-1

Ad un anno dalla scomparsa del portiere biancorosso, Patrick Pezzetti, ricordato nell’intervallo dallo speaker del Brianteo, il Monza vince meritatamente 2 a 1 contro una Salernitana, che non ha fatto un tiro in porta per tutta la partita, se si esclude il rigore regalato, benché fosse in superiorità numerica per gran parte dell’incontro, ma che si è distinta per i reclami all’arbitro e per le scenate ad ogni fallo.
Apre le marcature Matteo Beretta, nuovo acquisto biancorosso e ci fa illudere che la pratica Salernitana sia già praticamente chiusa, ma poco dopo l’arbitro si inventa un rigore per la squadra ospite [non dite che sono di parte, ma tutta la curva ancora si chiede il perché sia stato dato questo rigore: forse, unica spiegazione plausibile, per un fallo di mano in area, N.d.R.], che viene prontamente trasformato e in più Bertolini viene espulso per doppia ammonizione (entrambe sacrosante).
Si va negli spogliatoi sul pareggio e in inferiorità numerica, ma nel secondo tempo, la Salernitana non riesce a rendersi mai pericolosa, al contrario del Monza, che, infatti, si porta in vantaggio con il solito bomber, Matteo Beretta. La partita scivola verso la fine senza grandi sussulti, finché negli ultimissimi minuti anche un giocatore della Salernitana viene espulso (rosso diretto), probabilmente per aver detto una parola di troppo all’arbitro.
Ora la classifica parla chiaro: 35 punti, quarti, sempre più zona play off. Altro che salvezza…

Monza-Salernitana (2)


02 febbraio 2006

Capello ci credeva...

Ieri sul “Giorno”, nella sezione sportiva, non paghi di dirlo una sola volta, lo hanno ripetuto per ben due volte: a pagina 39: “Capello ci crede: «Possiamo eliminarli»” e a pagina 40: “Capello: attenta Roma, ci divertiremo a rimontarti”. Purtroppo per lui non è stato grande profeta, non solo: non è neanche un grande educatore dei suoi giocatori, visto come si sono comportati Nedved, Ibrahimovic e tutti quelli che hanno scambiato questa partita come un incontro di boxe, dove l’avversario era Francesco Totti, perennemente attaccato da chiunque indossasse una maglia a strisce bianconere.

E alla fine un gol di vantaggio non è bastato alla ciurma gobba e così in semifinale ci andranno i magici lupi: visto che sognare è ormai un obbligo, io firmerei per la vittoria nerazzurra stasera e poi sull’Udinese in semifinale, per rivedere in finale la replica dell’anno scorso, ma possibilmente, con un risultato leggermente diverso.

Ora e sempre FORZA LUPI!

01 febbraio 2006

Palinsesti ballerini

Ero convinta che stasera mi sarei goduta la partita di Coppa Italia Roma-Juventus su Raiuno: d’altronde così mi indicava il palinsesto pubblicato sulla guida tv. Invece ieri sera ho scoperto che su Raiuno andrà in onda la prima puntata di Don Matteo 5 [l’unico personaggio che mia nonna di 90 anni riconosce alla perfezione, N.d.R.], che a quanto avevo capito doveva iniziare domani. La partita è stata declassata su Raitre al posto della serie Medium, ma il bello è che il normale giorno di programmazione di Don Matteo sarà proprio il giovedì per scontrarsi con il GF6*, quindi non capisco questa intrusione nel palinsesto odierno: dopotutto la partita avrebbe avuto la sua bella audience (l’andata aveva fatto 5.970.000 spettatori con uno share del 21,49%) e non credo che avesse potuto perdere contro il film di Verdone, programmato su Canale 5. Insomma misteri dei palinsesti televisivi.

 

*Del Noce a questo proposito ha detto: «L’obiettivo editoriale e morale è cercare il pareggio, punto più punto meno, con il “Grande Fratello”: quello che Raiuno non farebbe mai (il reality) contro quello che Raiuno dovrebbe fare sempre [la fiction da flebo: con tutto il rispetto per Don Matteo che mi piace pure, N.d.R.]. Togliamo le ipocrisie. Se un prodotto bello come “Don Matteo” non potesse confrontarsi con gli ascolti di un reality, allora vorrebbe dire che la gente vuole il trash. Io mi auguro non sia così».