07 aprile 2006

Il nuovo che avanza

Dalla newsletter di CoreDeRoma:
"Una bella settimana tutto sommato. Di certo l’eliminazione della Juventus dalla Champions League ci rallegra il cuore, e per come è maturata siamo ancora più contenti. La loro curva che dal primo minuto li fischia, l’antisportivo per eccellenza Nedved, che è stato espulso per l’ennesima volta (è colpa dell’Arsenal...) e la Giuve, nel solco della tradizione che li vede impuniti in Italia ma soccombenti all’estero, ancora una volta è fuori. Il giorno precedente Davide Villarreal ha tirato una bella “serciata” in fronte a Golia Inter e da qui partono alcune considerazioni non nuove, ma da masticare con continuità per farle divenire pensiero corrente: il Villarreal è la squadra di una città con meno di 50.000 abitanti, che ha programmato e gioca da qualche anno un ottimo calcio, crede negli uomini sui quali ha investito (vedi Riquelme) e addirittura sta in semifinale di Champions League. E’ la chiara dimostrazione di come un gruppo unito, una società con obiettivi e programmi e un buon allenatore possa portare molto in alto una squadra senza ingaggi faraonici di giocatori poco motivati o venduti alla causa solo per l’alto stipendio. Anche la Roma ha intrapreso questa strada finalmente; ma dalla nostra parte c’è un vivaio straordinario e un pubblico altrettanto caldo e partecipe. Se riusciremo a vivere la nostra passione non aspettando il Batistuta di turno, ma apprezzando la costruzione tassello dopo tassello di una squadra solida, giovane, promettente e motivata, lontana da debiti e da acquisti folli, allora saremo pronti anche noi per il salto di qualità. Questa volta non acquistiamo giocatori solo per il nome, offrendogli ingaggi spropositati; facciamoli venire per giocare con Totti, per vincere con la Roma, per affermarsi, offriamogli un ingaggio adeguato al valore e in caso di mercanteggio 'Arrivederci e grazie!', c’è la panchina dell’Inter per chi vuole solo arricchire la tasca e non mettere in gioco sé stesso. La Roma attuale, che arrivi quarta o quinta [a me piacerebbe tanto QUARTA, tra l'altro ieri ho letto un'intervista di Zaccheroni, che dalla sua Cesenatico, dove fa l'albergatore, dice che sulla carta siamo da quarto posto, N.d.R.], rappresenta la più bella realtà del calcio italiano, è la squadra più giovane, costruita a costo zero, con oltre metà dei giocatori provenienti dal vivaio o acquistati giovanissimi [vedi il mitico Stephan Chuka Okaka, 16 anni e già un cospicuo numero di presenze in prima squadra, N.d.R.] e soprattutto è quella che ha mostrato il gioco più spumeggiante: SIAMO IL NUOVO CHE AVANZA. L’Inter di Adriano, Veron, Recoba, Figo, Samuel, Stankovic e altri cento di passaggio sta a pochi punti più sopra, presa a schiaffi da noi e in Europa, con una spesa esorbitante alle spalle e una resa sul campo men che minima. Facciamo tesoro di questo: non ci serve Iaquinta l’anno prossimo, ci serve uno Iaquinta, è differente il discorso: scopriamolo e portiamolo alla ribalta, solo così saremo solidi e duraturi. Da Firenze ritorna una giovane grande Roma, che ha nascosto la palla alla Fiorentina, così come l’ha fatto a tutte le squadre che affronta da qualche mese a questa parte, regalando solo venti minuti fatali ad un buon Ascoli: altra realtà calcistica da ammirare quest’anno [giusto Ale?, N.d.R.]. Siamo forti e proiettati al futuro: forza Roma!"

1 commento:

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