29 settembre 2008

Venezia-Monza 3-0: le voci dalla laguna

  • Da VeSport.it: «No, per favore non dite che l'avversario non era un granché. [...] oggi ha fatto una bellissima partita. Siamo alle solite, merito proprio o demerito dell'avversario?Merito assolutamente proprio degli arancioneroverdi! Perché, come dimostrano le partite fin qui disputate, questa squadra sa giocare (e bene) a calcio, sa imporre la sua forza a qualsiasi avversario (se non altro quelli fin qui incontrati, e Cremonese e Portosummaga non sono di certo squadrette) e poi sa anche piacere (e tanto) al pubblico che esce soddisfatto dallo stadio e ormai convinto di tifare per un bel complesso. Onore a Michele Serena che, memore delle sue caratteristiche da giocatore, preferisce attaccare partendo dalle fasce. E onore ad Andrea Seno che, con portafoglio vuoto, pesca gente giovane e forse ingiustamente sottovalutata che, se messa insieme con sagacia da un tecnico che ha lavorato bene con i giovani, ottiene molto di più di quanto era lecito attendersi. Insomma oggi la gente è uscita dallo stadio gongolando per avere visto un complesso agile, spigliato, a tratti autoritario e, in certi momenti, anche spettacolare. Mancano giocatori influenzati? Fa nulla, ce ne sono altri dello stesso valore che scalpitano! Qualcuno sta ancora smaltendo i postumi della febbre? Non si è capito chi fossero! Qualcuno deve lasciare il terreno perchè acciaccato, o stanco? C'è qualcun altro che fa quanto lui! Insomma una squadra bella e umile al punto giusto e meritatamente dominatrice in campo. Aprea, praticamente non tocca palla se non per l'ordinaria amministrazione. L'ex Rossi Chauvenet se ne va con la maglietta da buttare via da tanto che ha dovuto buttarsi in cielo, in terra e in ogni luogo per far fronte alle folate arancioneroverdi. Abbiamo contato la bellezza 15 tra tiri velenosi ed azioni da gol (concretizzate o meno) da parte dei lagunari, contro un paio di tiri elementari parati facilmente da Aprea quando già si era sul 3-0. E le azioni hanno avuto il conforto, quasi sempre, delle invenzioni sulle fasce dove c'è stata una gara a chi ha fatto meglio tra Semenzato, Collauto, Anderson e Corradi. Note di merito particolari per l'irresistibile terzino destro (Semenzato) che quando attacca sembra infermabile, oltre che velocissimo e spottacolare. E proprio da una sua percussione, conclusa con una legnata che Rossi non è riuscito a intercettare, è andato in gol, anticipando l'estremo brianzolo, la prima volta il "rapinatore" Malatesta al 9'pt. Il bis avrebbe potuto arrivare al 7' della ripresa se la gran bordata, sempre di Semenzato da 30 metri, respinta da Rossi non avesse trovato un pelo troppo avanti ancora Malatesta che, ha toccato debolmente, consentendo a Rossi di ritoccare miracolosamente la sfera e mandare fuori. Ma tre minuti dopo, al 12'st, ci ha pensato Corradi, con una percussione da sinistra, a servire un delizioso assist alto che Malatesta-"Benetesta" ha schiacciato di prepotenza in gol. Ancora quattro minuti e ancora Corradi, incontenibile per velocità e percussione sulla fascia, a servire palla al centro con un difensore brianzolo [Teani, N.d.R.] a cinturare Poggi ad un passo dalla porta. Rigore incontestabile e gol di Paolo Poggi stesso, come al solito infallibile dagli 11 metri.Tre gol e fine? Ma neanche per sogno. I fuochi di artificio non sono per niente terminati. Momentè colpisce di testa dopo l'ennesimo cross dalla sinistra, Rossi vola e salva. Collauto spara un diagonale propotente dal limite e la palla esce di un niente. Si gira al volo Momentè e Rossi para a terra. Tira Drascek da 25 metri e la palla vola alta di qualche centimetro. Delle innumerevoli occasioni del primo tempo vi facciamo venia. [...] Questo Venezia merita più che una semplice fiducia. Franco Bacciolo»;
  • da VeneziaMestre: il sito specifica che "tutti i contenuti sono di loro appartenenza e l'eventuale riproduzione totale o parziale senza consenso esplicito costituisce violazione del Copyright", per cui vi lascio solo i link: la partita e le pagelle;
  • da MagicoVenezia: «Solo Venezia. Una partita dominata in lungo in largo da grande squadra. Una squadra che crea molte occasioni, segna ben 3 goal e soprattutto mantiene costantemente il possesso di palla, facendola girare di qua e di là tra i suoi giocatori, proprio come fanno le grandi squadra. Malatesta inizia a dimostrare la sua fama di goleador e segna una doppietta; Paolino Poggi, poi, sembra non voler smettere di porre il proprio sigillo su ogni gara del Venezia. Ma più che ai singoli, il merito va dato a tutta la squadra che ha giocato in maniere encomiabile in tutti i reparti e per tutta la gara perché, anche dopo il terzo goal, le occasioni da rete per i veneziani sono fioccate a ripetizione».

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