Ieri il biancorosso Daniele Prato ha concesso la sua prima intervista e l'onore di "battezzarlo" è spettato alla rampante ¤FP¤ di Monza-News. Mi ha confessato che deve tutto a Mister Andrissi, l'ex tecnico della Berretti biancorossa con cui ha conquistato la storica finale dello scorso anno (ripreso nella foto proprio al termine di quella partita): "Lui mi ha trasmesso tutto - ha detto Daniele al mio microfono. - Mi ha reso un vero giocatore: da semplice ragazzino delle Giovanili quale ero, mi ha trasformato in un vero giocatore". E ho visto in lui sia il rispetto e la stima per un uomo che lo ha aiutato a diventare quello che è, ma anche la grinta giusta per andare avanti per la sua strada e dimenticare l'erroraccio di domenica scorsa contro la Cremonese: "E' stato grave il mio errore - mi ha confessato. - Di primo acchito mi sono sentito veramente male. Però si deve andare avanti e si va avanti cercando di fare meglio. Anche grazie all´aiuto dei compagni". Poi gli ho chiesto a chi si ispira, a chi vorrebbe puntare e - come credo sia giusto per quell'età - si è lasciato andare a nomi forse irrealistici (per ora), ma quando si sogna è giusto farlo con stile: "Nella voglia e nell´aggressività mi riconosco in Gattuso, però se parliamo di qualità tecniche penso ad un altro tipo di giocatore. Punto più verso Iniesta o Xavi". L'intervista integrale la trovate qui e non dimenticate che è stata ripresa [da me, N.d.R.] anche su TuttoLegaPro.
18 marzo 2010
La prima intervista del giovane Prato: "Voglio diventare il nuovo Iniesta"
Ieri il biancorosso Daniele Prato ha concesso la sua prima intervista e l'onore di "battezzarlo" è spettato alla rampante ¤FP¤ di Monza-News. Mi ha confessato che deve tutto a Mister Andrissi, l'ex tecnico della Berretti biancorossa con cui ha conquistato la storica finale dello scorso anno (ripreso nella foto proprio al termine di quella partita): "Lui mi ha trasmesso tutto - ha detto Daniele al mio microfono. - Mi ha reso un vero giocatore: da semplice ragazzino delle Giovanili quale ero, mi ha trasformato in un vero giocatore". E ho visto in lui sia il rispetto e la stima per un uomo che lo ha aiutato a diventare quello che è, ma anche la grinta giusta per andare avanti per la sua strada e dimenticare l'erroraccio di domenica scorsa contro la Cremonese: "E' stato grave il mio errore - mi ha confessato. - Di primo acchito mi sono sentito veramente male. Però si deve andare avanti e si va avanti cercando di fare meglio. Anche grazie all´aiuto dei compagni". Poi gli ho chiesto a chi si ispira, a chi vorrebbe puntare e - come credo sia giusto per quell'età - si è lasciato andare a nomi forse irrealistici (per ora), ma quando si sogna è giusto farlo con stile: "Nella voglia e nell´aggressività mi riconosco in Gattuso, però se parliamo di qualità tecniche penso ad un altro tipo di giocatore. Punto più verso Iniesta o Xavi". L'intervista integrale la trovate qui e non dimenticate che è stata ripresa [da me, N.d.R.] anche su TuttoLegaPro.
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