Intervista esclusiva agli Under 20 Drago e Vezzoni: "Che emozione giocare in Palestina e segnare a Peruzzi"

Da TuttoLegaPro.com [by ¤FP¤, N.d.R.]: «In un campo segnato dal nastro adesivo al check point tra Betlemme e Gerusalemme i giovani calciatori della Cremonese - prescelti ad indossare la maglia della Rappresentativa di Lega Pro - hanno vissuto un giorno straordinario. Gli Under 20 hanno sfidato in una partitella simbolica la Rappresentativa dell'AIC (formata da giocatori del calibro di Peruzzi, Di Biagio e Tommasi) nella prima gara, persa solo dopo i rigori ad oltranza. Poi il big match con israeliani e palestinesi e alla fine squadre miste con una formazione composta da giocatori israeliani e palestinesi.

TuttoLegaPro.com ha contattato in esclusiva i due giovani azzurri, andati a segno nel primo match: si tratta di Michele Drago e Matteo Vezzoni che non hanno potuto nascondere tutta la loro gioia e contentezza per l'esperienza vissuta: "A soli 17 anni essere qua a rappresentare l'Italia è un'esperienza bellissima" - attacca Michele che poi prosegue - "Il giorno prima avevo dichiarato che era il mio sogno poter fare un gol a Peruzzi e si è realizzato. Tra l'altro da tifoso laziale quale sono è stato ancora più emozionante. Siamo andati in vantaggio contro la squadra formata anche da Tommasi e Di Biagio, ma all'ultimo secondo hanno pareggiato". Gli fa eco Matteo: "Anche per me indossare la maglia della Nazionale è stato emozionante. Soprattutto perché sono riuscito a segnare un gol a Peruzzi e come per Michele anche per me ha un valore importante questa rete, visto che sono interista e il portierone ha giocato anche nella mia squadra (ride, ndr)".

Ma entrambi sono d'accordo anche sul fatto che - al di là dei gol - l'importanza dell'evento sta tutta nel valore simbolico di quanto visto in campo: "L'emozione più grande è essere qua a fare la Maratona della Pace - spiega Michele. - Il gol arriva solo in secondo piano. La cosa veramente importante è far capire alla popolazione locale che non devono esistere differenze tra palestinesi ed israeliani perché siamo tutti fratelli, quindi siamo tutti uguali. Non ci dovrebbe neppure essere questo muro che divide Betlemme da Gerusalemme". Anche Matteo condivide il pensiero del compagno: "Questo match ha avuto una grande valenza simbolica: è un'esperienza che succede una volta nella vita. Giocare insieme a due diverse popolazioni di fianco ad un muro che le divide è una cosa anche un po' strana. Basti pensare che erano molto emozionati anche i giocatori più esperti e navigati di noi".


Michele e Matteo, entrambi 17enni, si fanno quindi portabandiera dell'intera categoria: "E' molto bello che questo messaggio venga veicolato proprio da giovani come noi: è un onore rappresentare la Lega Pro in questi luoghi - sottolinea il primo. - Di questo ringraziamo tutto lo staff che ci ha permesso di essere qui".


E ora guardano al futuro con più fiducia: "Avevo già esordito in Prima Squadra con la Cremonese durante la Coppa Italia - evidenzia il piccolo bomber Drago - giocavamo contro il Mantova e perdevamo 2-0. Poi sono entrato e sono riuscito a segnare. Infine siamo riusciti anche a pareggiare. Abbiamo raggiunto così la qualificazione alla fase successiva. Ora spero di poter andare il più avanti possibile. Vorrei dimostrare la mia caparbietà. Ma soprattutto devo tenere la testa sulle spalle: è la cosa fondamentale per poter continuare. Non mi ispiro a nessuno in particolare: amo il ruolo della punta, perché il suo lavoro è quello di portare alla vittoria la squadra". Mentre il giovane Vezzoni - il cui ruolo spazia tra difesa e centrocampo - aspetta ancora la chiamata della Prima Squadra: "Io non ho ancora debuttato. Per ora gioco nella Berretti grigiorossa. Ora spero di poter realizzare il sogno di diventare calciatore professionista. Oggi è solo un assaggio: si vedrà quello che ci prospetterà il futuro"».