- Vesport: «Il Venezia prima fatica, poi esplode (4-1) di Franco Bacciolo - A Sant'Elena oggi si sono viste due partite. Una è durata una quarantina di minuti e nessuno di certo ha pensato di proporla per la cineteca del calcio (nessuna azione degna di nota, qualche semplice abbozzo), gioco fumoso, titubanze ed errori a ripetizione, equilibri nella più totale mediocrità (e fischi). Poi, tipico del calcio, il risveglio. E si vede una partita completamente diversa. Intendiamoci, il gioco di fino scordiamocelo, non è cosa di questi tempi né in casa Venezia e nemmeno in quella Monza, ma quantomeno si vedono azioni, tiri, parate e gol. Anzi si vedono quasi più gol che altro, perchè al 40'pt Scantamburlo porta avanti palla, scambia con Fornaio, riceve dal triangolo e lancia magnificamente Veronese che, da centravanti navigato, infila di giustezza l'ex Gigi Brivio. Il riposo passato in vantaggio distrae il Venezia che, appena in campo per la ripresa, si scorda l'arrembante Rossi che si beve Taurino, evita il recupero di Mei e fa secco Alfonso. Al Penzo serpeggiano i brividi, ma durano il tempo di un fremito. Perchè Antenucci si inventa una strepitosa rovesciata dal limite dell'area che si infila all'incrocio appena un minuto dopo il pareggio dei lombardi. E su questo 2-1 il Venezia si solidifica e fa quadrato, molto più sicuro a difendere che non a far gioco come si richiedeva nel primo tempo. Nonostante tutto il Monza va in un paio di occasioni vicino al nuovo pareggio. Un colpo di testa sfiora il secondo palo arancioneroverde al 5'st. Arcidiacono, all'8'st, viene lanciato e colpisce l'esterno rete. Ma la sfuriata monzese finisce qui mentre il Venezia non si dimentica di attaccare e al 32'st, da una furibonda mischia con battute e ribattute ad un passo dalla porta del Monza, Pesoli raccoglie il frutto di una sua super prestazione e infila il terzo gol lagunare. Finita? Proprio no, perchè i brianzoli mettono alla prova il giovane portiere arancioneroverde che fa uno strepitoso intervento su Rossi al 36'st e, sulle conseguenze del calcio d'angolo, un velenosissimo pallone monzese colpisce il palo alla destra dell'estremo veneziano. Infine, nel recupero, Antenucci non è ancora sazio, avanza in percussione nello stesso tempo si prepara un tiro tagliato di precisione chirurgica che si infila, tagliato, all'incrocio. Potrebbe essere proprio finita se un minuto dopo Mattielig non commettesse un inutile fallo pesante che gli provoca la seconda ammonizione e la conseguente espulsione. Mattielig non ci sarà domenica prossima a Terni ma la vittoria di oggi, aggiunta al grosso margine di vantaggio sulla quota play out, rasserenano e rassicurano l'ambiente. La paura del risucchio è ormai passata».
Per noi invece si potrebbe dire "la sconfitta aggiunta al piccolissimo margine di vantaggio sulla quota play-out agitano e allarmano l'ambiente. La paura del risucchio è sempre presente".
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