Tifosa giallorossa da quando era nella pancia della mamma, tifosa biancorossa con la maggiore esperienza e velleità da giornalista dalla terza elementare (21 anni ci sono voluti, ma poi il tesserino è arrivato!!!): cosa verrà fuori? Per ora varie collaborazioni (Monza-News e TuttoLegaPro), uno stage (ormai terminato) a SportMediaset e la gestione dell'ufficio stampa del Fiammamonza. Ma il blog resta il blog, magari con qualche mio "dietro le quinte" in più...
30 novembre 2006
“Collaborazioni”
P.s.: se invece volete rivedervi le gesta dei biancorossi in quel di Cittadella, eccovi il link adatto [grazie ¤Pippo¤, N.d.R.].
29 novembre 2006
Altro che Pro Lissone…

Tutta l’enfasi con cui sto sottolineando i compagni di squadra di Luca serve per controbilanciare la pochezza delle gesta dell’altro Antonelli (nella foto), che di nome fa Andrea ed è del 1983, e che invece si deve accontentare di palcoscenici ben più limitati, come quelli del campionato di Eccellenza con la squadra del suo paese, la Pro Lissone.
«Anto hai fatto lo “sborone” per 5 anni, ma chi è arrivato in famiglia è qualcun altro!» ;op
Sulla saga degli Antonelli, leggi anche:
28 novembre 2006
24 novembre 2006
Opinioni a confronto
Da Dany [che penso abbia preso da CurvaSud, correggimi se sbaglio, N.d.R.]: «Brutta di notte. Fedele ad un cliché che la vede sempre uguale a sé stessa, capace di rendere liquidi i sogni e solidi gli incubi, la Roma c’ha regalato un’ennesima serata senza né capo né coda. Sapevano tutti, e lo sapeva bene anche Rosella Sensi che infatti non si era fatta sfuggire l’occasione per un intervento corroborante, che questa serata serviva a staccare un biglietto per gli ottavi ed un assegno per il prosieguo di un progetto che fa, e non è colpa di nessuno, pesantemente conto sull’autofinanziamento della società. E dopo aver fatto strame di quella "masnada di pippe blaugrana all’italiana", e non facciamo mistero che il nostro giudizio sia pesantemente influenzato dalle insulse castronerie catanesi nel post-partita, siamo andati a scagliare con questa “donesk globe trotter” dei poveri. E siccome stiamo nella felice condizione di quelli che il biglietto se lo pagano, ci possiamo permettere di dire che lo schifo di stasera non ha giustificazione alcuna. Non sarebbe stata infatti sufficiente neanche la scompaginata prestazione dell’arbitro a fermare una Roma degna di tale nome. Sarà forse l’amarezza, ma hanno un pizzico di ragione quelli che affermano che la Roma incarna tutti i più grandi pregi ma anche i principali vizi della città di cui porta il nome. Tra questi c’è sicuramente quello di essere infingarda, forte con i deboli ed acquiescente con qualcuno che gli mostra un minimo di attributi. E adesso, per favore, che nessuno ci venga a parlare di partita della vita. La vita, o meglio "er grasso der core", se lo magnamo noi a sta appresso a 'sta squadra contemporaneamente geniale ed encefalitica».
Dalla newsletter di CoreDeRoma, invece: «“Mah!” oppure “Boh!”, anche “uffa” potrebbero essere tutti un buon inizio. Ci manca ancora la caratura internazionale, non ce l’abbiamo mai avuta a dire il vero, ma certi match-ball è un peccato mortale sprecarli. Ci riferiamo naturalmente agli ultimi due confronti di Champions League nei quali giocando male (contro l’Olimpiakos), e non giocando affatto (mercoledì in Ucraina) ci siamo fumati l’agevole possibilità di passare il turno con largo anticipo. Ora dobbiamo fare risultato contro il Valencia; come sempre dobbiamo giocarcela all’ultima partita con un orecchio al risultato del Pireo…. Agli ottavi se mai ci arriveremo ci aspettano squadre forti e che giocano al calcio; per avere un minimo di speranza di confrontarci alla pari dovremo entrare in campo con gli occhi della tigre altrimenti ci ridurranno a colabrodo. Per quanto riguarda il campionato, invece, andiamo incontro ad un fine settimana abbastanza importante perché i risultati di domenica prossima daranno una chiara indicazione sulle gerarchie future. La Roma deve fare il suo, poi a Palermo tre punti tutte e due non li possono prendere, domenica sera potremmo essere più sereni e un po’ meno inca**ati di adesso. L’importante è mettere in campo la Roma Dr. Jekyll e lasciare Mr. Hyde in Ucraina, ultimo luogo nel quale si è manifestato».
Ultima annotazione (mia): ho letto sulla Gazza che “il francesino giallorosso Mexès meriterebbe finalmente di giocare in una grande squadra”. Avrei optato per un facile no-comment, se non fosse che mi è venuta or ora voglia di scrivere al perspicace giornalista, dimentico che siamo la terza forza del campionato, “va da via i ciap”!
23 novembre 2006
I prodotti ufficiali

Ecco l'assortimento di articoli ufficiali, marchiati AcMonzaBrianza1912, che potete trovare all'Iper di Via della Guerrina.
21 novembre 2006
19 novembre 2006
Monza-Pisa 0-0

Partita per niente entusiasmante, a parte per l’autorete di Guerra, annullata dall’arbitro per fallo, probabilmente una spinta sullo stesso Guerra, che lo ha sbilanciato al punto da mettere la palla nella propria rete, invece che accompagnarla tra le braccia del portiere Concetti. Quest’ultimo in evidenza per ben due volte, con due belle parate salvapartita (una la si trova nei video). In evidenza anche l’arbitro: per la generosità nei confronti dei biancorossi nell’azione dell’autorete, controbilanciata poi dall’aver chiuso entrambi gli occhi di fronte al palese fallo da rigore, avvenuto nell’area del Pisa a pochissimi secondi dalla fine (sempre da vedere nei video).
Attimi di paura nel primo tempo, quando Barjie ha tirato una scarpata (involontaria) in faccia al numero 4 pisano, che è stramazzato a terra e (mi) ha fatto temere il peggio: il tutto si è concluso con un’ammonizione sacrosanta per Barjie e una fasciatura per il giocatore nerazzurro, che ha potuto continuare la partita.
Il primo posto biancorosso rimane comunque ben saldo, grazie anche (e soprattutto) alla prima sconfitta del Sassuolo, in casa del Padova per 3-0.
I video:
- Calcio d'angolo per il Monza con occasioncina;
- Fantastica parata di Concetti;
- Azione del Monza davanti alla porta del Pisa senza grandi emozioni;
- Punizione del Monza con facile parata di Puggioni;
- Una delle poche azioni degne di nota create del Monza (un po' traballante causa esultanza);
- Tiro alle stelle del Monza;
- Tiro telefonato e facile parata di Puggioni;
- Nuovo tiro alle stelle del Monza;
- “Non riusciamo proprio a inquadrare la porta”;
- Evidente fallo in area del Pisa, non sanzionato.
P.s.: visto che ho scoperto che c'è chi non lo sa, vi informo che il Seregno ha acquistato l'ex biancorosso Emeka Jude Ugali.
P.p.s.: giusto per fomentare: per i pisani, il fallo nella loro area non esiste, però esiste questo: «in pieno recupero, su un'azione di alleggerimento Ciullo va giù in area, ma il Pisa non ha più la forza per protestare».
Una gradita visita al Brianteo: Jarno Trulli col Pres



17 novembre 2006
Dedicato
15 novembre 2006
“Tifare è un delitto?”
Sabato sera, A. L. è andata allo stadio con la mamma a vedere Milan-Roma, bardata con i segni inequivocabili della sua fede: cappellino e sciarpa rigorosamente giallorossi, ma all’ingresso dell’anello quattro addetti del servizio d’ordine la bloccano e la invitano a togliere cappello e sciarpa “perché in mezzo ai milanisti è pericoloso” tenerli. Tolti di mezzo i simboli di un tifo scomodo, va a sedersi al suo posto, ormai però presa di mira dalle battutacce e frecciatine di altri addetti al servizio d’ordine che le consigliano: “Te ne potevi stare a casa!”.
La ragazza si sente così mortificata e trattata come una teppistella qualunque e si lascia andare a varie considerazioni sull’atteggiamento “antisportivo e antidemocratico, oltre che assolutamente diseducativo” degli addetti, sottolineando come non le fosse mai capitata una cosa del genere.
Ora da tifosa tale e quale a lei, mi chiedo però quale fosse l’anello di destinazione: zona ad alto tasso rossonero? Perché allora mi sembra “normale” evitare l’esposizione plateale dei propri colori: potrebbe essere presa come un’istigazione alla “violenza” (se vinci perché galvanizzato dalla vittoria, se perdi perché incarognito dalla sconfitta) e poi, diciamolo, non ci si va a casa del lupo vestiti d’agnello, altrimenti si rischia di essere sbranati [a tal proposito mi ricordo che anni fa, Dany mi ha fatto nascondere la sciarpa biancorossa all’uscita dal Brianteo, solo perché avevamo vinto 1-0 contro i bergamaschi e temeva fortemente per la nostra incolumità, N.d.R.].
Ma comunque, cara A. L., rincuorati: quei quattro addetti saran stati milanisti rosiconi e alla fine della serata chi ha goduto sei stata solo tu!
13 novembre 2006
Il commento del lunedì

Di sabato sera mi è rimasto impresso Mancini che, intervistato a Sabato Sprint, si è scusato per le parolacce dette durante l’azione di gioco, in cui aveva subito un fallo, la quale veniva giustappunto commentata in studio. E poi la grande partita di Mexès, che a causa di problemi fisici ha dovuto abbandonare anzitempo il campo, sostituito da Ferrari. Sul francese non dimenticherò mai le parole pronunciate da Fabio Ravezzani, direttore di TeleLombardia, dopo una débacle giallorossa: « Che bisogno c’è di andare all’estero ad acquistare giocatori quando nella nostra C2 ci sono difensori migliori di questo Mexès!»: ottimo fiuto Ravezzani.
Infine che cosa dire di questo magico Monza, che ha interrotto la serie positiva in casa della Lucchese, la quale non aveva mai perso tra le mura amiche? Speriamo abbiano veramente ritrovato sé stessi e il gioco che li caratterizzava ad inizio campionato, perché non vedo l’ora di assistere nuovamente ad una deliziosa partita interna, condita da qualche bel gol (magari di quel Bertolini che non mi ha mai entusiasmato, ma che ieri mi ha fatto esaltare nel posto meno indicato…).
10 novembre 2006
Per l'uomo che non conosce la parola "scusa"

P.s.: dalla newsletter di CoreDeRoma: «Ci avrebbe fatto piacere leggere un suo [di Cassano, N.d.R.] rimpianto nel momento di gloria che so… titolare inamovibile del Real che imperversa in Spagna e in Europa, gol importanti e decisivi segnati e riflettori su di lui; niente di tutto questo. Ultimo dei panchinari di un Real che al momento giace in zona Uefa nel campionato, abiurato dal suo padre putativo (e pure reale vista la similitudine nello spessore umano), allontanato dai suoi compagni di squadra come già avvenne a Roma e sollecitato a trovarsi una collocazione prossima ventura, non trova di meglio che lanciare una sorta di mea culpa attraverso l’etere…».
09 novembre 2006
Monza Alè


Tutto questo mi ha permesso di offrirvi una chicca: cliccate qui e deliziatevi!
P.s.: se qualcuno volesse, ho anche convertito l'mp3 in amr per scaricarlo su telefonini Nokia. Non posso caricarlo, quindi fatevi vivi che ve lo invio per posta.
07 novembre 2006
Dove sta guardando Moggi?
06 novembre 2006
Chi è il più gonfio?




P.s.: da un'idea di ¤Roby¤.
05 novembre 2006
Monza-Pistoiese 1-0

All’improvviso abbiamo ritrovato la via del gol (o meglio l’ha ritrovata il nostro bomber Matteo Beretta) e il primo posto in classifica (Grosseto-Sassuolo è terminata, infatti, 1-1). Non si sa ancora se sarà un ritorno duraturo e proficuo o se ci perderemo di nuovo strada facendo, l’importante è che ci è tornato una parvenza di sorriso: sì, un sorriso forzato perché il gioco non pare proprio quello del Monza dell’inizio campionato. Espinal non dà più il meglio di sé e forse necessiterebbe di un piccolo periodo di sosta, proprio per riscoprire sé stesso, Mister Sonzogni (che oggi è stato pure espulso, probabilmente per aver oltrepassato troppo spesso l’area tecnica) non deve avere le idee tanto chiare, se dopo trenta minuti di gioco, già cambia Coti per Giandomenico e, nel secondo tempo, lo stesso Giandomenico per Perico. Certo ci sono anche le boccate di ossigeno: le giocate di Barjie in difesa e le sue ripartenze, il cambio Menassi-Speranza e la voglia di non mollare mai di Bertolini, ma dobbiamo assolutamente svegliarci perché la fortuna potrebbe girarci le spalle da un momento all’altro e senza gioco e mentalità vincente non avremo la forza di contrastare i momenti più bui.
I video:
- Fallo in area della Pistoiese;
- Punizione per il Monza terminata in calcio d'angolo;
- Passaggio filtrante in area intercettato sulle gambe da un giocatore della Pistoiese;
- Punizione per il Monza che non impensierisce affatto il portiere toscano;
- Traversa per il Monza;
- Punizione per il Monza con apprezzamenti poco fini di sottofondo, che denotano la scontentezza dei tifosi [sui tifosi ci vorrebbe un’analisi a parte: fino al gol si sono sentiti solo insulti per Sonzogni e le sue decisioni, nonché per il gioco inesistente della squadra, al gol invece tutti si sono dichiarati soddisfatti e contenti, addirittura all’espulsione di Sonzogni c’è stato un applauso spontaneo di ringraziamento: ah, l’obiettività! Questa sconosciuta!, N.d.R.];
- Bella chiusura in calcio d'angolo della Pistoiese;
- Punizione per la Pistoiese con parata di Concetti;
- Tentativo dalla distanza del Monza.
04 novembre 2006
«Aiuto! Datemi un paracadute!»
L’aereo che li doveva riportare all’aeroporto di Pisa ha avuto un problema al carrello sinistro, che ha fatto temere il peggio, ma tutto è quasi subito rientrato senza gravi conseguenze, anzi è stata l’occasione per farsi quattro risate alle spalle del difensore, ex giallorosso, Samuel Kuffour: per la paura ha esclamato di voler indossare il paracadute.
[Fonte cartacea: Il Giorno].
02 novembre 2006
Questioni di share
Pensavo dipendesse da una questione di share e di preservazione degli ascolti di Raidue con l'Isola dei Famosi: magari relegando la partita su Raitre (e facendo inviperire i fan di un'altra "Squadra") e, mandando un "vecchio" film su Raiuno, si aumentava l'audience della Ventura (e si alzava il bottino di Raitre) - pensavo - conscia del fatto che si tratta di una tecnica già utilizzata in passato anche da Mediaset (un Roma-Liverpool di Champions del 2001, terminato 0-0, era stato spostato all'ultimo momento su Italia Uno, ma in questo caso per bilanciare la media di rete, che in quel momento era alquanto bassa e garantire così l'obiettivo minimo agli inserzionisti pubblicitari).
Beh, ora ho scoperto che è tutto merito di Del Noce, convinto che, dato il poco appeal della partita («il Milan è oramai qualificato e non è neppure una partita secca»), Raiuno non avrebbe potuto fare il tanto auspicato 20% di share (la Champions per ora aveva assicurato solo il 18.51%) e allora via con Clint Eastwood, che però ha toppato in pieno: Raiuno ha raggranellato un miserissimo 12.48% e il Milan un ben più corposo 14.39%.
Sarebbe poi interessante conoscere la curva d'ascolto di tutti programmi in onda ieri sera e la loro copertura e permanenza per comprendere fino in fondo il flop della rete ammiraglia, ma sono sottigliezze da addetti al settore (o da malati mentali, a seconda del punto di vista).