05 novembre 2008

Sesta puntata delle "esultanze particolari"#1

Gaudio e felicità si sono impadronite di me dopo un avvenimento che sa oramai di miracoloso, quindi oggi continuiamo la rassegna dei modi di festeggiare sopra le righe dei calciatori di tutto il mondo [per leggere le precedenti puntate, c'è il tag "esultanze", N.d.R.]. Lo spunto mi viene perché - causa tesi - mi è capitato tra le mani "Il libro delle liste sul calcio - per chi crede di sapere tutto" di Stephen Foster e a cura di Luca Serafini, che propone 16 esultanze particolari: di alcune già abbiamo discusso in passato, ma nulla vieta di riportarle alla mente e lo faremo in due parti distinte [dato che la lettura online affatica non poco, N.d.R.].
1. La morte del cigno di Juergen Klinsmann [già presente al 7° posto della speciale classifica del Sun di un anno fa, N.d.R.]: corre verso la linea laterale e inscena un autoironico tuffo da cartone animato, con tanto di spanciata, proprio davanti ai suoi compagni di squadra, che lo imitano prontamente.
2. Farsi una striscia di Robbie Fowler: dopo aver segnato un rigore, il calciatore risponde agli sberleffi dei tifosi avversari con un festeggiamento che gli costerà 6 turni di squalifica: striscia per terra inginocchiato e finge di sniffare il gesso della linea di fondo.
3. Mamma ho segnato! di Camanducaia: corre sulla pista di atletica intorno al campo, poi finge di entrare in una cabina del telefono, di inserire dei gettoni e di telefonare a casa per comunicare la sua prodezza.
4. Viva la mamma di Francesco Totti [già presente nel post di dicembre 2005, N.d.R.]: sdraiato di schiena, si è messo il pollice in bocca e ha agitato i piedi verso l'alto per ricordare la nascita del primogenito Cristian. (Da ricordare anche gli schiaffi in testa al marcatore di turno durante il campionato 2005-2006 sempre tra le fila giallorosse).
5. Balletti e trenini da Piacenza e Bari [e qui andiamo agli albori del blog, dove però si parlava di "bruco" del Bari, N.d.R.]: ai giocatori del Piacenza fu impedito di ballare la Macarena perché "irridente nei confronti degli avversari", ma a quelli del Bari nessuno impedì di fare il "trenino" (o "bruco"): il marcatore si inginocchiava e procedeva carponi, dietro di sé i compagni di squadra procedevano allo steso modo tenendosi per le caviglie.
6. L'aeroplanino e l'airone di Montella, Gilardino e Caracciolo [già discussi nel post di dicembre 2005, N.d.R.]: Vincenzo ha inaugurato l'esultanza che simula il volo di un aereo, correndo con le braccia aperte e tese. Gilardino agita le braccia su e giù e imita un airone, anche se il copyright è di Caracciolo, infatti Alberto ha poi optato per il ritorno all'antica abitudine di inginocchiarsi e mimare le movenze di un suonatore di violino.
7. Il fucile di Andy Van der Meyde: dopo una rete all'Arsenal si è messo in ginocchio imbracciando idealmente un fucile e sparando in aria.
8. La mitragliatrice e le orecchie di Batistuta e Toni [il must del primo post della serie, dove si ricordano anche quelle di Marco Delvecchio, N.d.R.]: l'argentino segnò con la maglia della Fiorentina a Barcellona e si piantò immobile in mezzo al campo, accostando le mani alle orecchie, come a dire: "Fatemeli sentire ancora, i vostri fischi". Luca Toni, simula lo stesso gesto, ma correndo e ruotando la sola mano destra vicino all'orecchio, come a dire: "Non ho sentito bene...". Batigol fingeva anche di imbracciare una mitragliatrice e sparare a raffica.
Nell'attesa della seconda parte del post, vi lascio il link di un fotolog dedicato: Esultanze pazze.

Nessun commento:

Posta un commento

Se hai voglia di dire la tua, ecco una buona occasione. Ricordati solo di non eccedere, in quanto i commenti offensivi verranno moderati o addirittura rimossi. Si fa quindi appello al senso civico e alla buona educazione dei lettori. Lo spazio commenti non è un luogo di sponsorizzazione di link altrui, si prega quindi di limitare al minimo l'inserimento di link non consoni, al solo fine di aumentare la propria visibilità. Grazie!