06 novembre 2007

Quinta puntata delle "esultanze particolari"

Grazie al Sun posso rinfoltire il numero di post inutili - ma sono pur sempre i quattro più cliccati - sui fantasiosi modi di festeggiare dopo un gol: il giornale inglese ha, infatti, pubblicato la Top Ten delle "esultanze particolari" apparse sui campi di calcio (non proprio di tutto il mondo, dato che la maggioranza è avvenuta su quelli inglesi).
Eccola:
  • n° 10: Facundo Sava - Ricordate Sava? E' il goleador argentino del Fulham che celebrò ciascuno dei suoi sei gol durante il biennio al Craven Cottage con la maschera di Zorro. [...].
  • n° 9: Temuri Ketsbaia - Ketsbaia lasciò i suoi fan sconcertati sulla sua salute mentale dopo aver segnato contro il Bolton nel 1999. Il sosia dello Zio Fester [e Galliani allora?, N.d.R.], sbarazzatosi della maglia, corse sopra i cartelloni pubblicitari, prendendoli a calci.
  • n° 8: Roger Milla - Chi può dimenticare il veterano del Cameroon, che illuminò Italia '90 con la sua pelata? Il 38enne segnò quattro gol e portò gli Africani fuori dalla fase a gruppi, celebrando ciascuna rete, girando la sua anca intorno alla bandierina del corner. Roba da leggenda.
  • n° 7: Jurgen Klinsmann - La leggenda del Tottenham arrivò in Inghilterra con la reputazione di cascatore - e la confermò al suo debutto. Il tedesco segnò con un colpo di testa contro lo Sheffield e prontamente corse verso i tifosi degli Spurs tuffandosi per ricordarlo.
  • n° 6: Peter Crouch - L'alto e magro giocatore del Liverpool simulò i movimenti di un ballo da discoteca nel pre-Mondiale l'anno scorso. Il ballo divenne così popolare che Crouch decise di condividerlo con il pubblico, celebrando i suoi gol contro l'Ungheria e la Giamaica con questi movimenti del corpo. Ma il fantasioso ballerino decise di averne abbastanza e annunciò di non volerli più fare a meno della vittoria mondiale dell'Inghilterra. Vergogna.
  • n° 5: Craig Bellamy - Bellamy ha i suoi detrattori - ma nessuno può negare che manca di sense of humour. Il giocatore galleggiava in torbide acque dopo un presunto attacco con una mazza da golf al compagno di squadra John Arne Riise. I bookmakers risposero offrendo scommesse pagate 100 a 1 se il gallese avesse celebrato un gol con uno swing [il movimento dei golfisti, N.d.R.] e sicuro come l'oro, Bellamy fece l'affare.
  • n° 4: Stuart Pearce - Dopo aver sbagliato il rigore che mandò fuori l'Inghilterra da Italia '90, potreste aver dimenticato Pearce per non immaginarne un momento così triste. Ma quando nei quarti di finale di Euro96 l'Inghilterra incontrò la Spagna, "Psycho" ci provò di nuovo e cancellò sei anni di dolore - la sua esultanza andò dritta nel cuore di ciascun inglese.
  • n° 3: Marco Tardelli [l'unico italiano!, N.d.R.] - Segnare per il proprio paese in una finale mondiale può trasformare chiunque in un bambino - anche se ci si chiama Tardelli. L'italiano fece seguire al suo gol nel 1982 una memorabile corsa, urlando il suo nome. E chi può biasimarlo?
  • n° 2: Eric Cantona - Chi può dimenticare il pallonetto di Cantona contro il Sunderland nella stagione 1996-97? Il francese aveva battuto tre uomini prima di ricevere il cross e con un pallonetto infilzare il portiere dal bordo dell'area. Cantona semplicemente si fermò e assaporò il momento, con l'espressione di un uomo che sapeva il fatto suo.
  • n° 1: Paul Gascoigne - Ad Euro96 "Gazza" venne fotografato dopo una notte brava: sia lui che Teddy Sheringham erano ubriachi fradici. Così quando "Gazza" segnò QUEL gol contro la Scozia a Wembley, c'era solo un modo per festeggiare [ed era appunto fingere di bere e di essere ciucco, N.d.R.].

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