
Tifosa giallorossa da quando era nella pancia della mamma, tifosa biancorossa con la maggiore esperienza e velleità da giornalista dalla terza elementare (21 anni ci sono voluti, ma poi il tesserino è arrivato!!!): cosa verrà fuori? Per ora varie collaborazioni (Monza-News e TuttoLegaPro), uno stage (ormai terminato) a SportMediaset e la gestione dell'ufficio stampa del Fiammamonza. Ma il blog resta il blog, magari con qualche mio "dietro le quinte" in più...
25 dicembre 2006
Buon Natale!!

20 dicembre 2006
Quando il giornalista diventa zerbino

Però quando diventi una specie di Monza-Channel, è normale fare le veci di un ufficio stampa e nascondere la realtà dietro un dito. Parlo naturalmente delle ultime puntate di “Monza Alé” in onda su PlayTv Italia: sembra che per loro i problemi non esistano, mostrano solo il bello (se ancora ce n’è) della realtà biancorossa, tutto il “marcio” viene tenuto a debita distanza, possibilmente nascosto, mai una domanda pungente (a parte quando partono gli “sproloqui” di Massimo Buscemi), ma anche solo una domanda Vera, insomma che non sia: “Come vedi la prossima partita? Ti senti in forma? Canta con noi l’inno del Monza!”. E ora più che mai, col silenzio stampa in corso, avanti il marketing e le giovanili: argomenti che, ditemi voi, a chi fregano?! A me proprio no! Poi fanno i sondaggi on-line: perché? Credete che a rispondere “è migliorabile” cambi qualcosa?
19 dicembre 2006
Luci al Brianteo
Lui però non riporta quella che, secondo me, è la beffa più meschina: a una certa ora, quando la luce naturale è ormai scemata, le luci degli sponsor fuori dallo stadio si accendono automaticamente per illuminare in tutto il loro splendore i cartelloni pubblicitari e noi poveri tifosi (e pseudo-giornaliste-camerawoman) dobbiamo invece perdere la vista!
17 dicembre 2006
Monza-Massese 2-5
I video (quelli che l’umore altalenante mi ha consentito di filmare):
- Secondo gol per la Massese;
- Terzo gol per la Massese;
- Tentativo alto della Massese;
- Concetti mette in angolo;
- Nuova azione pericolosa della Massese finita in fuorigioco;
- Rigore sbagliato dalla Massese (con esultanze incomprensibili da parte dei tifosi biancorossi in sottofondo);
- Gol di Egbedi;
- Punizione altissima per il Monza;
- Tiro sbilenco di Tricarico.
Frank Farina
Uno dei cambi tra le file biancorosse
Il mister Frank Farina, dopo essere andato sotto di tre gol, ha deciso di cambiare Carboni con Morgan Egbedi.
In seguito è rimasto negli spogliatoi Barjie, sostituito da Capocchiano.
Infine Borgobello è uscito (un po' arrabbiato) per far entrare Speranza.
12 dicembre 2006
Un addio definitivo
Gli omaggi funebri reali li potete fare da questo momento nella camera ardente del cimitero di Monza-S.Albino e domani ai funerali, alle 15.30 nel Duomo di Monza.
09 dicembre 2006
Attenzione all'abbonamento
Impaurita ho controllato l'abbonamento dell'altra mia squadra del cuore, il Monza: ragazzi non perdete (o non fatevi rubare) mai l'abbonamento del Monza perché sennò toccherà anche a noi andare a Mi Manda Raitre. Infatti leggete cosa c'è scritto dietro:
06 dicembre 2006
Ricerche di mercato: ecco alcuni risultati
Le ricerche qualitative sono uno dei casi possibili: «puntano a cogliere il “vissuto” del pubblico rispetto a un determinato fenomeno […], fanno emergere negli intervistati quel “magma” di sensazioni, che spesso genera nel pubblico grandi amori o rifiuti imprevisti, determinando così il successo o il fallimento dei programmi tv».
E’ il caso appunto della ricerca, di cui vi parlavo ieri, volta a sondare il polso degli italiani, in merito ad una possibile futura fiction sul mondo del calcio. E’ una ricerca ormai datata, ma ha fatto emergere alcuni dati interessanti:
- gli uomini giovani sono maniaci della statistica, delle regole (perdono molto del loro tempo nella chiacchiera tipo “era fuorigioco o no”), della competizione e amano lo sfottò;
- gli uomini maturi hanno nostalgia per il calcio del passato, più aperto alla possibilità che arrivasse un “Davide ad uccidere Golia” (la piccola squadra di provincia, l’outsider insomma, che si rivela la grande favola del campionato);
- il pubblico femminile è poco interessato ai risultati e per niente alle statistiche, ma predilige le storie (non solo il frivolo gossip, ma tutte quelle notizie che permettono di ricostruire una storia dietro la vittoria o la sconfitta), soprattutto quelle che possono avere rimandi alla propria storia personale (“Quel giocatore non viene convocato in Nazionale, al pari di mio figlio, che non viene convocato nelle giovanili del Monza, perché l’allenatore ce l’ha su con lui”).
Queste informazioni «più che a suggerire che cosa fare, servono a delimitare il campo delle buone idee, scartando le proposte che sarebbero sicuramente respinte dal pubblico o, quantomeno, individuare le direttrici lungo le quali spingere la creatività degli autori (e, spesso, anche certi limiti da tener presenti)».
P.s.: i corsivi virgolettati sono tratti da F.Di Chio-G.P.Parenti, Manuale del telespettatore, Bompiani, Milano, 2003.
05 dicembre 2006
Il tifo: una malattia contagiosa
Da questo incontro ho tratto alcune informazioni interessanti, che vado a presentare:
- nel 2005-2006 il parco appassionati di calcio consta di più di 25 milioni di persone e di queste ben il 10.2% è definibile come “tifoso accanito”;
- la scelta della squadra di calcio non dipende (se non in minima parte) dalle influenze familiari, bensì dal panorama calcistico: un nato negli anni ’90 sarà più facilmente legato a squadre vincenti in quegli anni, come Milan o Juventus, piuttosto che trasportato dal tifo paterno;
- l’affermazione precedente implica che squadre come Bologna e Torino sono caratterizzate da un tifo molto maturo e non sanno acquistare nuove leve, se non in casi eccezionali;
- moltissimi italiani hanno una seconda squadra del cuore in Serie B o C e con la promozione della stessa in A (o in B) i rapporti di forza cambiano: ad esempio, molto probabilmente, se l’anno prossimo il Napoli sarà promosso nella massima serie, aumenterà il numero dei suoi tifosi (o meglio di chi la indica come prima squadra), a scapito di altre squadre che verranno “declassate” a “squadre simpatiche”.
Dall’incontro sono anche venuta a conoscenza di una ricerca qualitativa, fatta nella prospettiva di una possibile futura fiction sul mondo del calcio, di cui vi parlerò in un prossimo post.
04 dicembre 2006
Monza-Sassuolo 0-2
In difesa troviamo Andrea Guerra al posto di Simon Barjie: la differenza tra i due è abissale e si fa notare più di una volta (purtroppo solo in negativo); inoltre non troviamo Fabiano, spostato a centrocampo, quando sembrava che fosse oramai destinato solo alla difesa.
L’unico che si salva dal naufragio biancorosso è Fabio Tricarico, che viene però sostituito a metà del secondo tempo dall’“omologo” Giovanni Speranza.
Il Sassuolo dal canto suo merita la vittoria, arrivata grazie a due bei gol, il primo dei quali festeggiato sotto la curva biancorossa con una danza in cerchio dei neroverdi emiliani, i quali cullavano un ipotetico bebè.
I video si riferiscono solo al primo tempo e a uno dei due episodi dubbi in area emiliana, che non cancellano però il nostro demerito: