Da questo incontro ho tratto alcune informazioni interessanti, che vado a presentare:
- nel 2005-2006 il parco appassionati di calcio consta di più di 25 milioni di persone e di queste ben il 10.2% è definibile come “tifoso accanito”;
- la scelta della squadra di calcio non dipende (se non in minima parte) dalle influenze familiari, bensì dal panorama calcistico: un nato negli anni ’90 sarà più facilmente legato a squadre vincenti in quegli anni, come Milan o Juventus, piuttosto che trasportato dal tifo paterno;
- l’affermazione precedente implica che squadre come Bologna e Torino sono caratterizzate da un tifo molto maturo e non sanno acquistare nuove leve, se non in casi eccezionali;
- moltissimi italiani hanno una seconda squadra del cuore in Serie B o C e con la promozione della stessa in A (o in B) i rapporti di forza cambiano: ad esempio, molto probabilmente, se l’anno prossimo il Napoli sarà promosso nella massima serie, aumenterà il numero dei suoi tifosi (o meglio di chi la indica come prima squadra), a scapito di altre squadre che verranno “declassate” a “squadre simpatiche”.
Dall’incontro sono anche venuta a conoscenza di una ricerca qualitativa, fatta nella prospettiva di una possibile futura fiction sul mondo del calcio, di cui vi parlerò in un prossimo post.
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