Tifosa giallorossa da quando era nella pancia della mamma, tifosa biancorossa con la maggiore esperienza e velleità da giornalista dalla terza elementare (21 anni ci sono voluti, ma poi il tesserino è arrivato!!!): cosa verrà fuori? Per ora varie collaborazioni (Monza-News e TuttoLegaPro), uno stage (ormai terminato) a SportMediaset e la gestione dell'ufficio stampa del Fiammamonza. Ma il blog resta il blog, magari con qualche mio "dietro le quinte" in più...
31 maggio 2006
"Tutti al mare/Tutti al mare/A mostrar le kiappe chiare"
Sarà stata l'euforia per la salvezza strappata nel return match dei playout con i veneti (0-0, la Biellese resta in C2 in virtù dell'1-0 dell'andata), fatto sta che il portierone dei lanieri ha deciso di festeggiare lo scampato pericolo a suo modo, non tanto danneggiando con calci un cartellone pubblicitario, quanto mostrando ai quattro venti, o meglio, ai tifosi locali, il sedere e stavolta il cartellino rosso è arrivato dal Giudice Sportivo».
30 maggio 2006
Aveva ragione Zeman
Fonte: Teledicoio.
Gazzoni Frascara alle Iene
- «La prima volta la Roma ce ne ha date 4 in 10 minuti: bravi, ma non pagavano l'Irpef [campionato 2003-2004: 10a giornata di campionato, 23-11-2003, Bologna-Roma 0-4. Marcatori: Totti, Montella, Panucci, Cassano, N.d.R.]! La volta dopo lo pagavano: gliene abbiamo rifilate 3 [campionato 2004-2005: 4a giornata di campionato, 25-09-2004, Bologna-Roma 3-1. Marcatori: Meghni, Cipriani, Meghni, Totti, N.d.R.]!»;
- «La Roma ha vinto lo scudetto nel 2001? Per forza! Non pagava l'Irpef!».
In Nazionale si trattano bene
29 maggio 2006
Pavia-Monza 1-1

Dopo un primo tempo non certo brillante, in cui Sonzogni pareva accontentarsi del pareggio, affidandosi ad un forte centrocampo, con il rientro, dopo 2 mesi di infortunio, di Fabio Tricarico e la panchina per Morgan Egbedi, il nostro capocannoniere, un secondo tempo più agguerrito, con un gol per parte.
Il gol del Pavia (che per scaramanzia non ho ripreso) arriva nel momento migliore per il Monza e sembra spezzargli le gambe, ma gli undici biancorossi non si arrendono e con l'innesto di Bertolini al posto di Menassi (molto criticato dai tifosi che inneggiavano a Egbedi) arriva il pareggio (dato l'alto numero di tifosi e il pigiapigia in cui mi trovavo, nonché l'esultanza festosa, il gol si vede male).
Ora si spera solo di non fare la figuraccia dell'anno scorso contro la Valenzana (dopo il pareggio a Valenza Po, le abbiamo prese in casa).
Una nota di colore: io pensavo che il nostro inno ("Io sognavo una trasferta sana / ma non sono della fossa lariana / perché sono degli Eagles Monza / ogni trasferta per me è una sbronza...") e i suoi derivati ("Non beviamo mai analcolici / che schifo"), nonché il nome del gruppo ultrà (S.A.B.=Sempre Al Bar) fossero tutti molto folkloristici, invece sono anche messi in atto: ieri almeno tre tifosi sbarellavano ubriachi fradici [vabbè che dopo questo, niente potrà scalfire il mio stomaco, N.d.R.].
L'altro playoff, Salernitana-Genoa, è terminato 2-1, con rigore per il grifone, molto contestato, negli ultimi secondi di recupero: si potrebbe dire "come volevasi dimostrare".
I video della partita (questa volta non sono in ordine cronologico):
- azione del Monza ben impostata, ma finita in fallo laterale;
- azione del Monza, terminata con parata;
- azione del Pavia;
- bella azione del Monza, partita da rimessa laterale;
- azione del Pavia con capovolgimento di fronte;
- calcio d'angolo del Pavia con presa sicura di Carrara;
- crampi per Beretta;
- parata di Carrara, terminata in calcio d'angolo;
- punizione del Monza, terminata in bocca al portiere;
- punizione del Pavia (impallata);
- punizione del Pavia sulla barriera;
- punizione del Pavia con gol in fuorigioco (e esultanza inutile);
- tiro del Pavia con parata di Carrara;
- festeggiamenti a fine partita (da cui è tratta la foto).
Federici in tribuna

Daniele Federici, ex biancorosso, ora in forza alla Sanremese, è stato avvistato, come testimonia questa foto, in tribuna, in compagnia di (ma se qualcuno me lo conferma è meglio) Elpis José Espinal, fratello di Vinicio Espinal.
28 maggio 2006
Pavia-Monza 1-1
26 maggio 2006
Sconvolgente: c'è la possibilità che Vieri e Bettarini diventino inviati di Lucignolo
Fate che non sia vero!
Fonte: Il Tempo.it.
25 maggio 2006
24 maggio 2006
L'ultimo avviso per Cassano
Questioni di famiglia
Fonte: Corriere.it.
Come stanno messi male 2
Questa è la realtà: i "duri e poco puri" non si rendono conto neanche della situazione, hanno i paraocchi e sono convinti che tutto si concluderà a tarallucci e vino. Tanto siamo in Italia...
P.s.: a sua discolpa c'è da dire che l'età è quella che è ;op eppure c'è gente più anziana di lui che è più autocritica. Infatti ho trovato proprio ora un articolo di TgCom su Mike Bongiorno: «Dopo 75 anni di fede juventina sono talmente addolorato che abbandono. Mi auguro che si chiarisca la cosa, ma mi sembra così pesante che non vorrò più vedere il calcio. Basta, mi dedico a un altro sport».
23 maggio 2006
Il Berlusca Show a "Porta a Porta"
Se fossi stata indecisa (ma non lo sono)...
Considerato che andrò a Pavia e ci andrò munita degli "attrezzi del mestiere", potrò portarvi testimonianza dell'evento, se accadrà (e spero tanto accada...).
22 maggio 2006
Eugenio, il tifoso-gufo, torna tra noi
Tutti a Pavia!
DOMENICA 28 MAGGIO
MONZESI :
TUTTI A PAVIA
IN TRENO
COSTO 15 EURO
(TRENO + BIGLIETTO)
ACQUISTO TAGLIANDI SIA TRENO CHE STADIO DA DOMENICA 14 TUTTE LE SERE FINO A GIOVEDì 18 AL PARCHEGGIO DELLA CURVA PIERI DALLE 21,15 ALLE 22,30.
ORARI E INFORMAZIONI VARIE VERRANNO COMUNICATE IN SEGUITO SUL SITO http://sabmonza.tifonet.it O TELEFONANDO 338 8631921
ESSERCI E’UN DOVERE» (volantino scaricabile da Monza-News).
E' talmente un dovere che...CI VADO PURE IO!!!!
18 maggio 2006
E ora, secondo voi, che devo fare?
Grazie Rosella: vendersi così al nemico... (per leggere i passati appelli a Rosella da parte dei veri romanisti clicca qui e qui).
E li chiamano festeggiamenti
Ieri sera, dopo la vittoria del Barcellona in Champions League contro l'Arsenal ci sono stati 107 feriti e 29 arresti. È questo, infatti, il bilancio di ciò che si è verificato nella tarda notte di ieri e alle prime ore dell'alba odierna a Barcellona, dove oltre 125.000 persone si sono riversate nelle vie del centro per festeggiare la vittoria. Secondo quanto reso noto questa mattina da fonti delle forze dell'ordine, un gruppo di vandali ha dato fuoco a cassonetti, distrutto cabine telefoniche e infranto le vetrine dei negozi saccheggiandoli e dandosi poi alla fuga. Fra i contusi ci sarebbero anche 6 poliziotti (fonte Gazzetta.it). Eppure se cerco il termine "festeggiamenti" sul dizionario De Mauro-Paravia (ma solo per scrupolo di coscienza), mi dice: «il festeggiare (celebrare, onorare con una festa, accogliere qcn. con manifestazioni di gioia e di affetto; fargli festa, rallegrarsi, gioire, fare festa; divertirsi) e il suo risultato»: strani risultati in quel di Barcellona.
16 maggio 2006
Come stanno messi male...
Au revoir Olivier
Ora andrò all'Inter. Sto bene qui in Italia, lascio la Roma perchè cerco nuovi stimoli. Per un giocatore è importante avere nuovi stimoli: dopo 3/4 stagioni, per me, devi cambiare.
Il goal più bello è stato quello contro la Juventus, perché tutta la città aspettava quella partita ed è stato il 1° goal in maglia giallorossa. Io ho un ottimo rapporto con la società ma a volte bisogna fare delle scelte personali, dei sacrifici. Non abbiamo trovato un accordo economico e, semplicemente, ho avuto altre proposte, quindi ho valutato la situazione» (dalla conferenza stampa).
Mal comune mezzo gaudio
Curiosità dal passato remoto
15 maggio 2006
Come finirà?
In attesa di ulteriori sviluppi, il sito della Gazzetta pubblica un articolo per rispondere a tutte le domande che sicuramente ora frullano nella testa di tutti gli italiani: «La Juve può essere retrocessa in serie B? Rischia anche la serie C? Sì. La situazione della Juve è la più grave. Se viene provato l’illecito sportivo — con responsabilità diretta della società, visto il ruolo di Moggi e Giraudo —, la pena minima è la retrocessione all’ultimo posto in questo campionato: quindi niente scudetto e Serie B l’anno prossimo (magari con penalizzazione). Il parallelo è con il Genoa: nella scorsa stagione, per la frode in una sola gara (col Venezia) fu retrocesso all’ultimo posto, con discesa in Serie C1 e 3 punti di penalizzazione. I bianconeri possono perdere questo scudetto e quello 2004-05? In caso di illeciti accertati nel campionato 2004-05, le conseguenze sarebbero sia la revoca di quello scudetto, che quindi non verrebbe assegnato, sia la revoca di quello assegnato ieri. Che però andrà a un’altra squadra. A chi? Toccherebbe al Milan, a meno che anche per i rossoneri non esistano responsabilità oggettive che potrebbero determinare penalizzazioni gravi. E allora Campione d’Italia potrebbe essere anche l’Inter [finalmente abbiamo trovato un modo perché anche loro riescano a vincerlo! Certo vincerlo così, sulle disgrazie altrui, anzi no sugli imbrogli altrui, forse è anche più "godiuroso", N.d.R.]. Che cosa rischiano Fiorentina, Lazio e Milan, le altre squadre coinvolte nello scandalo? La situazione di Fiorentina e Lazio è meno grave solo se paragonata a quella della Juve. Per entrambe le società le intercettazioni fanno presumere illeciti relativi a più gare che, se confermati, potrebbero portare a punizioni simili a quelle dei bianconeri [ma se 'a Lazio va in B poi a noi romanisti chi ce farà diverti'?, N.d.R.]. Tanto più che nelle intercettazioni sono implicati direttamente i presidenti Lotito e Della Valle. Più leggera la posizione del Milan perché i casi sono limitati e controversi e perché l’indagato è Leonardo Meani, dirigente accompagnatore addetto all’arbitro. In questa situazione (e se non ci saranno ulteriori sviluppi) dovrebbe trattarsi al massimo di responsabilità oggettiva. La Juve perderà anche il diritto di giocare la Champions League? Se la Juve sarà punita con una retrocessione, addio Europa [tanto non vincono mai lì, N.d.R.]. Ma anche una semplice penalizzazione la allontanerebbe dalla zona Champions, visto che la pena dev’essere afflittiva (deve, cioè, procurare un danno). L’Uefa si atterrà alle comunicazioni della Federcalcio e iscriverà nelle coppe i club qualificati (se rispondono ai requisiti delle "licenze"). A Nyon sono curiosi e impazienti: vogliono sapere se anche nelle intercettazioni di Napoli ci sono elementi più rilevanti e gravi dei dialoghi tra Moggi e Pairetto sugli arbitri della Juve nelle Coppe. In questo caso, interessando la Champions, potrebbero scattare squalifiche o altri provvedimenti. In caso di penalizzazioni, Roma e Chievo possono aspirare alla Champions League? Per l’Uefa varrà la classifica definitiva. Possibili scenari: Juve retrocessa in B con penalizzazioni; Fiorentina e Lazio retrocesse; Milan penalizzato. In Champions andrebbero allora Inter, Roma, più Chievo e Palermo (preliminari). Con (magari) Milan, Livorno ed Empoli in Coppa Uefa e Parma in Intertoto. Le squadre attualmente retrocesse possono sperare in ripescaggi? E quelle danneggiate dal "sistema Moggi" verranno risarcite? In uno svolgimento "normale" della questione, se Juve, Fiorentina, Lazio o Milan dovessero scalare in fondo alla classifica, saranno salvate automaticamente le formazioni retrocesse: nell’ordine Messina, Lecce e Treviso. Ma domani la Federcalcio sarà commissariata: e il commissario potrebbe decidere di tutto, anche di rivedere la formula dei campionati, magari riducendo la Serie A a 18. Difficile ipotizzare risarcimenti per le squadre danneggiate. Alcuni presidenti, comunque, minacciano già cause civili».
Scandalo intercettazioni: spunta anche la Roma
CurvaSud.com mica ce l'avrai tirata?: «Ragazzi, attendiamo fiduciosi la conclusione di questa vicenda, nella speranza (bisogna dirlo) che non salti fuori il nome AS ROMA da queste GIUSTISSIME indagini».
Tutti a casa!
Calciopoli: pettegolezzo interruptus
«Dicheno che l'inchiesta su Calciopoli sia stata incoraggiata dalla clamorosa vendetta di una gola profonda. Che, incastrata non dal telefonino, ma da un travestimento di troppo, avrebbe deciso di vuotare il sacco contro chi voleva sbalzarlo dalla sella di una certa vecchia Signora. Dicheno».
AGGIORNAMENTO: il 29 maggio sull'inserto sportivo del Giorno (nell'ironica rubrica di Giorgio Comaschi "Voti a perdere"): «Lapo. Secondo voi Lapo e Moggi erano amici? Secondo noi no. E da lì... (i puntini puntini potrebbero essere all'infinito ma il giornale a un certo punto finisce)». A buon intenditor...
12 maggio 2006
A rischio i playoff di Serie C1
P.s.: forse se li spostano è meglio, infatti il 27 maggio è prevista al Brianteo la finale del campionato italiano di rugby e, dato che la volta precedente lo stadio è stato lasciato in una maniera indecente, rischiamo di trovarci di nuovo un terreno di gioco non consono alla disputa di una semifinale di playoff.
AGGIORNAMENTO DA ACMONZABRIANZA: «La Commissione Disciplinare ha accolto la richiesta formulata dal Procuratore Federale ed ha inflitto una penalizzazione di 4 punti al Teramo con decorrenza immediata. La società abruzzese è intenzionata a presentare ricorso alla Caf ed al Tar del Lazio per ribaltare una sentenza che al momento qualifica ai playoff la Salernitana. Probabile, ma non certo, lo slittamento delle semifinali d'andata dal 21 al 28 Maggio».
Consolazione finale - Meglio di niente
Siamo sinceri: se la sono meritata, ma che non se la tirino troppo, perché è solo l'ennesimo contentino!
P.s.: ¤fonti autorevoli¤ mi hanno confermato che anche la circonvallazione di Milano era piena di tifosi festanti e clacsonanti, anche se gli interisti "veri" hanno salutato la vittoria della Coppa Italia esponendo questo striscione in curva nord allo scadere del match: "Una mezza coppetta non vi restituirà la vostra dignità!!!".
11 maggio 2006
L'ombra dello scandalo scommesse
Ma su cosa avrebbero scommesso i facoltosi calciatori? Gli inquirenti per ora non possono formulare risposte precise. Certamente però le scommesse avvenivano attraverso canali non autorizzati: soggetti cioè che operavano nel campo delle scommesse senza licenze né controlli. Ma c'è anche qualcosa di più. Approfondendo le singole posizioni sarebbe emerso che i contatti telefonici tra i "gestori" dei soldi dei calciatori e questi ultimi si sarebbero intensificati proprio in concomitanza con alcune partite di calcio. E gli inquirenti si sarebbero in particolare soffermati su due-tre incontri della passata edizione della Coppa Italia. Di sicuro le movimentazioni di denaro erano davvero consistenti e "insolite". Tanto da far scattare l'allarme rosso, nell'inverno del 2004, all'Ufficio italiano cambi. Ci si è infatti accorti che alcuni operai, piccoli commercianti, autisti tra l'Emilia e il Piemonte da una parte incassavano meno di 2mila euro di busta paga, dall'altra movimentavano capitali senza apparente giustificazione. E così si è scoperto che uno di questi aveva accesso a sette conti correnti, un altro a una mezza dozzina. Con assegni, prelievi, giri di conto per milioni di euro. Ma da dove arrivavano tutti questi soldi? È emerso, proprio grazie agli esperti dell'Uic, uno schema inquietante: questi soggetti (quasi tutti appunto con precedenti proprio per scommesse clandestine) ricevevano bonifici, assegni girati e denaro in contante da alcuni calciatori. Dopo l'incasso le somme venivano polverizzate, fatte transitare su numerosi conti correnti. E quindi via alle scommesse. Tutte attività finanziarie e di gioco non consentite dal nostro codice che al riguardo prevede precise autorizzazioni da parte dello Stato. L'Uic ha anche compiuto altri accertamenti. Si è ad esempio scoperto che gli sportivi effettuavano versamenti a cadenza pressoché settimanale. Cifre quindi consistenti che finivano così nella disponibilità degli indagati. A questo punto l'Uic ha deciso di trasmettere gli incartamenti alla procura di Torino per approfondire la vicenda. Ancora non è noto se analoga segnalazione sia stata inviata anche alla Figc per verificare i possibili rilievi disciplinari. Si tratta ora di capire fino a che punto i calciatori in questione erano o meno a conoscenza della destinazione illecita dei loro capitali. Se in pratica sono stati solo "superficiali" nell'affidare loro risorse finanziarie a personaggi che poi li "investivano" in modo assai spregiudicato o se invece consapevolmente usavano questi soggetti per "schermare" scommesse clandestine. Gli investigatori della Guardia di Finanza stanno cercando di ricostruire i flussi di denaro. In particolare si intende focalizzare gli avvenimenti sportivi sui quali venivano indirizzate le scommesse. Per un'altra pagina di calcio e denaro tutta da chiarire».
Mi sto sinceramente rompendo di tutto questo marciume! Continuerò a seguire il Monza, sperando che almeno lì continuino ad essere limpidi...
AGGIORNAMENTO: i nomi che starebbero saltando fuori [ma usiamo il condizionale per evitare querele, N.d.R.] sono quelli di Gianluigi Buffon (portiere bianconero), Mark Iuliano (difensore blucerchiato), Enzo Maresca (centrocampista del Siviglia, che ha appena vinto la Coppa Uefa) e Antonio Chimenti (portiere cagliaritano).
Tanti auguri a te!
"Noi vogliamo la Juve in B"

Non so quanto potrà servire ciò che sta succedendo sul "Portale della controinformazione giallorossa" Marione.net, ma mi sembra giusto dare notizia del tentativo di petizione contro la società bianconera, già firmata da più di 36.000 lettori: «In seguito alla pubblicazione delle intercettazioni telefoniche di Luciano Moggi, direttore generale della società Juventus, e di Antonio Giraudo, amministratore delegato della società Juventus, sembra palesarsi un orientamento punitivo nei confronti dei soli tesserati della società Juventus. Qualora venga riconosciuta dalla giustizia sportiva la responsabilità di Luciano Moggi e/o di Antonio Giraudo nella violazione dell’articolo 6 del Codice di Giustizia Sportiva della F.I.G.C., illecito sportivo, i sottoscritti chiedono che la società Juventus venga retrocessa all’ultimo posto in classifica dell’attuale campionato di Serie A come previsto dall’articolo 13, comma 1, lettera g, dello stesso Codice di Giustizia Sportiva della F.I.G.C.».
Se volete firmare anche voi la petizione, cliccate qui.
10 maggio 2006
Arrestato ex juventino per importazione e spaccio di hashish
Padovano è accusato di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di droga. Gli è stato contestato il ruolo del finanziatore. Secondo quanto hanno raccontato i carabinieri, l'ex calciatore era in rapporti di amicizia con il capo della banda di trafficanti di hashish, che avrebbe smerciato in un paio d'anni droga, importata dal Marocco, per un valore di 14 milioni di euro.
Dopo avere appeso le scarpe al chiodo, Padovano era rimasto nel mondo del calcio come procuratore e dirigente. L'anno scorso fu uno dei protagonisti dell'estate calda torinese, quando il Torino, a causa della grave situazione economica, non venne iscritto alla Serie A e il suo titolo sportivo fu rilevato da un gruppo di professionisti cittadini e dall'imprenditore ciociaro Luca Giovannone. Padovano venne chiamato a svolgere il ruolo di direttore sportivo, ma dovette abbandonarlo quando, dopo le forti contestazioni dei tifosi, Giovannone cedette il suo pacchetto di maggioranza all'editore-pubblicitario Urbano Cairo».
Fonte: Gazzetta.it.
AGGIORNAMENTO: «Nell'inchiesta, intanto, spuntano i nomi di altri due ex giocatori della Juventus. Sono quelli di Nicola Caricola, indagato, e di Gianluca Vialli, che avrebbe fatto uso di stupefacente solo per uso personale e contro il quale quindi non è stato ipotizzato nessun reato. Esistono due episodi di cessione da parte di Caricola a Vialli di un piccolo quantitativo di cocaina. Dall'indagine emerge che Caricola era in contatto con Padovano».
Fonte: Il Giornale.
Ronaldo si dà allo spiritismo seguendo le orme della fidanzata Raica
Tormentato dalla difficile situazione al Real Madrid e dalle continue voci di una vita sregolata, Ronaldo cerca serenità nello spiritismo. Spinto dalla fidanzata, la modella brasiliana Raica, il Fenomeno, fervente cattolico, si sta aprendo a questa nuova filosofia. Il primo passo è la lettura di un libro sul tema. Corrente filosofica e spirituale che apparve nel 1857 in Francia, codificata dal pedagogista Allan Kardec, questa filosofia ha trovato fertile terreno proprio in Brasile. La maggior parte degli adepti alla dottrina spiritica si trova oggi in questo paese di tradizione cattolica. Il motivo di questo fenomeno può essere spiegato dal fatto che la cultura brasiliana è caratterialmente tollerante verso pratiche spirituali diversificate. Dopo essere giunto in Brasile, lo spiritismo fu non solo accettato da persone di diverse classi sociali come profondamente riadattato alla tradizione mistica del paese. Lì è sorta la religione spirita che ha oggi più di due milioni di adepti in Brasile, secondo una recente statistica ufficiale. Tra questi si potrebbe presto aggiungere Ronaldo, alla ricerca del massimo equilibrio interiore per dare il massimo in Germania e portare con i suoi gol il Brasile alla conquista della Coppa del Mondo».
Fonte: TgCom.
08 maggio 2006
La fantasia degli ultrà
- Moggi e Pairetto coppia scudetto;
- Moggi videochiamami;
- Moggi, erano più sicuri i pizzini...;
- Iaquinta, Lippi + Gea = nazionale (a Livorno, con chiaro riferimento alla corsa, per un posto in azzurro per i prossimi mondiali tra l'attaccante dell'Udinese e il capitano amaranto Cristiano Lucarelli);
- Bagiamo le mani a don Lugiano (gli ultrà sampdoriani);
- Gli ultras condannati, Moggi e Giraudo sicuramente assolti: vergogna (la curva Sud dell'Olimpico);
- FC Juventus, associazione a delinquere (la curva Sud dell'Olimpico);
- Per un calcio pulito vogliamo Giraudo designatore, Moggi arbitro, Bettega e Capello guardalinee (la curva Sud dell'Olimpico);
- Ascoli in A, Moggi in galera...Dio c'è (gli ultrà dell'Ascoli);
- Nuova tariffa Tim Summer Juve, più chiami, più vinci (gli ultrà dell'Ascoli);
- Fuori gli ultras dalle galere, dentro Moggi e le m... bianconere (la curva Fiesole a Firenze);
- Con la Maserati scudetti assicurati (la curva Fiesole a Firenze);
- Carraro, Gea e Moggi: la mafia di ieri e di oggi. Il calcio è del popolo (la tribuna Est dello stadio di Lecce);
- Due punte più due trequartisti e un centralinista;
- Pronto sono Luciano: liberate Provenzano;
- Il male del calcio sono gli ultrà nonostante accordi con arbitri e partite truccate;
- Tim: Telecom Italia Moggi;
- Ieri... Moggi... e domani?;
- Moggi-Giraudo? Sì, li vogliamo radiati.
Questione di spot

Non so quanto sia fattibile cedere la propria immagine per due campagne pubblicitarie, ma il massimo è mandarle in onda una dopo l'altra: così prima vedi i palleggi del Capitano con il tubetto delle patatine e poi te lo vedi staccare la presa telefonica, al grido di: "Io ho staccato e tu?" [piccola parentesi: ma se stacchiamo tutti i fissi, poi chi chiamiamo con la 'vantaggiosissima' offerta verso i fissi? Misteri del cellulare!, N.d.R.], per terminare con lo slogan dell'operatore, questa volta dando sfoggio di insospettate capacità linguistiche... [anche se la foto ci spiega il trucco utilizzato per una dizione perfetta, N.d.R.].
Anche tu Pupone hai un futuro!
07 maggio 2006
Monza-Giulianova 2-1 (con mea culpa)

Il Monza parte bene e guadagna subito un calcio di rigore per fallo netto in area, che Beretta non riesce a trasformare, poi occasioni su occasioni solo per i biancorossi, ma nessuna concretizzata.
Il secondo tempo è di nuovo spadroneggiato della squadra di casa che trova il gol prima con Egbedi (che si porta così a 9 reti e chiude la stagione come miglior marcatore biancorosso), poi con Beretta: entrambi i gol sono stati ripresi malamente dalla vostra ¤FP¤ e ve ne renderete subito conto appena cliccherete per vederli; inoltre questa vostra pseudo-fotoreporter, forse per il gran caldo, forse perché ormai credeva di aver portato a casa il risultato (come tutti del resto) si è completamente addormentata sul gol degli ospiti e non può perciò fornirvene la prova video [ho persino chiesto se mi potevano fare il replay…, N.d.R.]. La partita si è poi indirizzata sui binari della noia e della melina da parte dei biancorossi, i cui tifosi erano già pronti per la festa finale: il sogno continua…
P.s.: stasera la squadra sarà ospite alla DS su RaiDue alle ore 22.35: tutti sintonizzati quindi!
I video (in progress):
- prima occasione del Monza;
- occasione per il Monza: alta;
- bella azione del Monza terminata in fuorigioco;
- bella parata del Giulianova;
- nuova occasione per il Monza;
- bel tiro del Monza da fuori area;
- grande accelerazione del Monza sulla fascia finita in niente;
- bella azione del Monza in area;
- azione del Monza in area con facile parata;
- un'altra occasione per il Monza;
- ultima occasione per il Giulianova su punizione, che fa sussultare i tifosi biancorossi.
05 maggio 2006
Una telefonata allunga la vita
"Se è un po' sveglio gli dimezza l'Udinese". Antonio Giraudo sta parlando al telefono con Luciano Moggi; è la domenica pomeriggio del 26 settembre 2004. L'arbitro Dattilo dirige Udinese-Brescia. I due dirigenti della Juventus stanno parlando di lui. L'interesse di Giraudo è alto visto il 3 ottobre, una settimana dopo, è in programma Udinese-Juventus. Come finirà Udinese-Brescia? 8 gialli e un rosso per Jankulovsky, gioiello dei friulani e una condotta assurda quando non viene fischiato il gioco pericoloso di Sculli su De Sanctis, che propizia il contestatissimo gol di Mannini con il portiere ancora a terra.
Ma questa non è l'unica intercettazione che mette nei guai gli arbitri. A chiarire il rapporto che Luciano Moggi vuole tenere con gli arbitri viene l'invito ad un giornalista moviolista perché dia una buona valutazione dell'operato dei suoi "pupilli". Luciano Moggi: "Devi salvare Bertini, Dattilo e Trefoloni. Sul Milan puoi battere quanto ti pare". La telefonata è fatta a Baldas (ex designatore arbitrale e commentatore della moviola del Processo di Biscardi). La chiamata risale a lunedì 20 settembre 2004. Poi vi è una telefonata che Baldas fa a Moggi la sera prima, al termine della gara Bologna-Milan arbitrata da Messina di Bergamo. Baldas: "Che dici di Messina?". Moggi: "Messina giù"...
Il poter dirigere la "vecchia signora" viene sentito come una sorta di premio per il proprio operato. Tanto che l'arbitro Dondarini non esita a ringraziare Pairetto. La telefonata risale al 21 settembre 2004, prima del turno infrasettimanale Sampdoria-Juventus: Pairetto: "Mercoledì fai una bella partita tutta sai che lì e sai che son sempre".Dondarini: "Eh, son particolari". P.: "Eh infatti, infatti". D.: "Sì sì sì no bisogna fare". P.: "Quindi". D.: "Con cinquanta occhi bene aperti". P.: "Come" D.: "Con cinquanta occhi aperti". P.: "Eh bravo per vedere anche quello che non c'è a volte". Infatti cinquanta occhi non sono sufficienti per vedere un rigore per la Samp. O meglio prima l'arbitro lo vede, poi cambia idea e niente penalty.
Antonio Giraudo e Luciano Moggi non si limitano ad esprimere giudizi solo sugli arbitri. Qualche volta le lamentele riguardano pure gli assistenti. È il caso di Aglietti presente al Trofeo Berlusconi. Moggi, però, rassicura Giraudo in una telefonata del 16 settembre del 2004: Moggi: "Quello non lo avremo più". Poi vedremo che non sarà così.
04 maggio 2006
Le intercettazioni non finiscono più...

MOGGI DESIGNATORE - "Con Gigi (Pairetto ndr) è una cannonata", si compiace Moggi con Giraudo: l'amico designatore ha appena telefonato dall'Uefa comunicando l'ottimo arbitro per il ritorno di Champions: "Mi ha detto "Pinochet" che viene Cardoso, è buono". Ma poi, a sorpresa, arriva l'inglese Graham Poll (Moggi lo chiama "Paul Green"): "Ci han cambiato l'arbitro, li mortacci loro. Che cazzo, oggi li voglio sentì". Sente Pairetto: "All'anima di Cardoso, eh?". Il designatore è imbarazzato: "E' successo qualcosa all'ultimo momento, io ho Cardoso: si vede che è andato male qualcosa". Andrà tutto bene: 4-1 in trasferta con il Djugarden, Juve qualificata.
IL PETTINE DEL CAVALIERE - Al Trofeo Berlusconi, dopo la partita, il premier Berlusconi organizza una cena con Galliani, Giraudo, l'arbitro Pieri e altri vip. L'indomani Giraudo chiama Moggi: "Berlusconi e Galliani sono andati al tavolo con Pieri e allora sono andato anch'io, li ho tallonati". Ma il meglio è accaduto negli spogliatoi dove, racconta Moggi divertito: "Berlusconi ha preso il pettine e ha pettinato "Pinochet" col pettine suo. Tanto i risultati sono relativi, eh eh". Infatti Pairetto continua a rivelarsi una cannonata. Il 1° settembre chiama Moggi: "Ho messo un grande arbitro per la partita di Amsterdam: Majer". Moggi: "Alla grande, dai!". Pairetto: "Vedi che io mi ricordo di te, anche se tu ormai ti sei scordato di me". Moggi: "Ma non rompere, vedrai quando torno, poi te lo dico se mi son scordato".
UNA BIONDA A RISCHIO (approfondimento del precedente)- Nei grandi giochi dell'Italia pallonara c'è pure tempo per questioni più prosaiche, come la sistemazione di una dirigente della Can (commissione arbitri nazionale) che segue i due designatori. E' molto legata a Bergamo, è amica di Moggi, ma invisa a Pairetto dopo avere sparlato di lui ("dopo quel che ha detto in giro di me - tuona Gigi - non la voglio più, una serpe in seno"). Bisogna paracadutarla in un altro ufficio, ma senza scontentarla, perché è depositaria di molti segreti. Chi interviene a sistemare quel piccolo affare di Stato? Moggi, naturalmente.
Il primo settembre telefona a Franco Carraro. La prende alla lontana. Parla del destino del Napoli, ormai nelle mani di De Laurentiis (Carraro: "E' un matto totale", Moggi: "Lì son tutti matti, ma ora poi ci faccio una chiacchiera io"). Poi butta lì che il nuovo ct della Nazionale, Marcello Lippi, va "tenuto a bada, riordinato". Come? "Creandogli un ufficio con una segretaria, una che conosce arbitri internazionali". Ecco, lui ne avrebbe una che fa proprio il caso: "Quella bionda, rampante, che conosce tutto l'ambiente". Una certa G. F. Moggi ne parla con il vice di Carraro, Innocenzo Mazzini, suo fedelissimo. Che mangia la foglia: "C'hai un culo da impiantare, eh, sudicione?".
Moggi confessa il movente del trasferimento: "Bisogna toglierla da dov'è". Mazzini: "La bionda va dicendo in giro che han messo di mezzo gli avvocati, e se non le danno ogni cosa fa scoppiare un gran casino, un bel bubbone". Moggi, prudente: "Io non so quel che ha fatto lei lì, ma non parliamone per telefono". Mazzini: "Mi avevi detto che non hai nessun controllo". Moggi ha un presentimento: "Eh, che ne so io di quel che combinano". L'importante è tenere Carraro all'oscuro dei retroscena: "Lui - raccomanda Moggi - non deve sapere, del meccanismo non sa niente". Lippi però fa resistenza. E Bergamo difende "la bionda". Mazzini teme ricatti: "Vuole una bella carriera, sennò canta ai giornali".
Moggi batte i pugni: se i due designatori continuano a litigare "vado da Carraro e faccio alzà di peso tutti e due. Se me fanno 'ncazzà il duo indivisibile va a casa prima del tempo". Anzi, "faccio mandare via Bergamo". Come se i designatori fossero cosa sua. Mazzini, terrorizzato: "Stai attento ai giornali, sanno tutto, lei si è premunita e se apre bocca". Alla fine G. F. è stata spostata dalla Can (commissione arbitri) a un altro ufficio della Federcalcio.
CENA A CASA DI GIRAUDO - Tutto è bene quel che finisce bene, salvo per il povero designatore Bergamo, strapazzato da Carraro davanti a tutti nel vertice del 17 settembre. Moggi se la ride con Giraudo: "Ha fatto una cazziata all'"Atalanta", che è colpevolissimo!". Poi chiama Bergamo e lo rincuora: "Martedì vieni a cena da Giraudo? Ti devo dire quel che mi ha detto Carraro, ce l'ha con te di brutto". Bergamo è ancora "incazzato nero" con il presidente per "come mi ha trattato, mi ha levato il rispetto". Cova propositi di vendetta: "Gliela faccio pagare, non so quanto resisto ancora, gli fò fare una figura sui giornali che si deve vergognà per tutta la vita". Moggi tenta di placarlo: "Stà calmo, ci ho parlato io, ormai è superato, dai, su. L'aggiusto io, non ti preoccupà, ho già messo tutto a posto io. Vediamoci martedì alle 7,30 a casa di Antonio".
La cena si tiene martedì 21 settembre, vigilia di Sampdoria-Juventus. Pare che partecipi anche Pairetto: alle 22,36 telefona al figlio (in lontananza si sente la voce di Moggi) per farsi leggere "il calendario di sabato-domenica", quarta di campionato. Evidentemente i due designatori ne stanno parlando con i due massimi dirigenti della Juve. A quale scopo, non si saprà mai: pochi giorni dopo le intercettazioni s'interrompono.
Nuovo capitolo di intercettazioni

Moggi Senior e Junior - Ci sono anche altre amorevoli conversazioni fra padre e figlio, direttore delle Gea. I Moggi discutono del futuro di giocatori come Cristiano Zanetti, Galante, Chiellini, Zalayeta, Salas, Jankulovski. Interessante il discorso relativo alla trattativa per Fabrizio Miccoli con la Lazio. Papà Luciano afferma: "Io a Lotito gli ho chiesto 10 milioni e lui mi ha detto 5, no? Tu gli devi dire: guarda che io posso convincere mio padre a farlo a 7,5. Fagli un po' di storie all'inizio". Ma Alessandro, che gestisce Miccoli, incontra difficoltà perché il giocatore fa qualche storia. E allora Luciano chiama un suo amico perché gli dica "di fare meno lo stupido" altrimenti "non lo faccio chiamare in Nazionale, così gli metto giudizio, perché in Nazionale ce l'ho mandato io".
Testimoni scomodi - Ci sono anche bionde che "sanno troppo" da accontentare (Mazzini a Moggi: "La bionda va dicendo in giro che han messo di mezzo gli avvocati, e se non le danno ogni cosa fa scoppiare un gran casino, un bel bubbone". E ancora: "Stai attento ai giornali, sanno tutto, lei si è premunita e se apre bocca"), e personaggi da controllare (Moggi a Carraro: "Lippi va tenuto a bada, riordinato...Creandogli un ufficio con una segretaria, una che conosce arbitri internazionali").
Le intercettazioni dell'amico Luciano

ARBITRI SOTTO DETTATURA:
Moggi: "Ma che c...o di arbitro mi avete mandato?" riferendosi all'andata dei preliminari di Champions con il Djungarden. Pairetto: "E' Fandel, uno dei top". Moggi: "Ma ha fatto un casino, il gol di Miccoli era valido. Gigi questo deve andare in c... fidati di me. Ora mi raccomando giù a Stoccolma".
Si parla anche della scelta di arbitri per le amichevoli. Moggi: "A Messina mandami Consolo e Battaglia - riferendosi ad una amichevole precampionato - con Cassarà eh. E per il Trofeo Berlusconi mi raccomando Pieri".
Pairetto: "Mi sono ricordato di te, ho messo un grande arbitro per la partita di Amsterdam. E' Meier" parlando della designazione di Ajax-Juve di Champions League. Moggi: "Alla grande!". Pairetto "vedi che io mi ricordo di te?"
UNA MASERATI PER PAIRETTO
Si parla poi di una Maserati Quattroporte in omaggio a Pairetto. Moggi: "Sono Moggi buongiorno. Avrei bisogno di Nalla" Nalla: "Ciao Luciano" Moggi: "Io avrei bisogno in tempi rapidi perché siccome dobbiamo fare..." Nalla: "Sì" Moggi: "Per un amico importante, di una Maserati". Nalla: "Sì". Moggi: "Quattroporte". Nalla: "Quattroporte?". Moggi: "Sì. Ti diamo tempo una settimana dieci giorni, va bene?". Nalla: "Va bene".
Pairetto: "Ascolta volevo dirti la macchina ce l1ho già praticamente". Enzo: "Quale?". Pairetto: "Quindi quando vogliamo andare poi a prenderla c'è a disposizione praticamente la Maserati". Enzo: "Ma dai". Pairetto: "Sì quindi". Enzo: "Madonna". Pairetto: "Adesso quando rientro domani chiamo direttamente la Casa Reale".
CHI E' "IL CORVO"?
Tra Giraudo e Moggi si parla di arbitri: Giraudo: "Lo vediamo subito come tira, tu hai notizia di che aria tira a Sportilia?". Sportilia è la sede estiva del raduno degli arbitri. Moggi: "Bene, bene con Gigi (Pairetto ndr)". Giraudo: "Ma non è come l'anno scorso?". Moggi: "No, no con Gigi è una cannonata". Giraudo: "però adesso bisogna dirgli che s'impegni per sto corvo perché non si può andare avanti con sta testa di ca...". Il "corvo" resta ignoto.
"ATTENTI CHE VI VOGLIONO FAR FUORI"
Il 10 settembre 2004. Tra Alessandro Moggi e Luciano Moggi. Alessandro Moggi: "Preziosi mi ha fatto un discorso sul calcio che cambia, bisogna stare attenti a Carraro, Galliani e mi ha detto: non vi fidate di Montezemolo. Perché ha sentito una conversazione alla Juve: vogliono far fuori tutti, rimane solo Giraudo. Luciano Moggi: "Sì ma questa è una cazzata". Alessandro Moggi: "Preziosi spesso è in ambienti di questo genere qui".
CALCIOMERCATO
Si parla anche di Liverani il 19 agosto. Alessandro Moggi: "Mi ha chiamato Morabito e Vigorelli (due procuratori ndr) per sapere se volevi fa' un cambio di prestiti per pijà Liverani". Luciano Moggi: "No, no ma perché ora lavorano per la Lazio?". Alessandro Moggi: "Che ne so?". Luciano Moggi: "Porca miseria, quello lì ha agganciato lì di sotto, mo ci voglio parlà con quello perché gli hanno dato Lopez e gli vogliono dare Marquez a loro eh. Quindi è sicuro che sono riusciti a entrarci poco, perché lì non è che si possa anda' granché, almeno che Cinquini (ex d.s. Lazio, ndr) non lavori ancora con la Lazio".
UN OROLOGIO PER BISCARDI
Ancora omaggi. Qui si parla di un orologio da 40 milioni regalato a Biscardi. Moggi: "Allora ieri ho chiamato qui il nostro amico di Trieste...Baldas (ex designatore e commentatore delle moviole del "Processo", ndr). Gli ho fatto una bella cazziata, ma non ce n1era bisogno. Lui non ha colpa" (...). Moggi: "Ma se non viene poi un cambio non prendo più nessuno, ma perché dobbiamo ammazzare il campionato?". Biscardi: "No, tu non ammazzi un c..., magari l'ammazzavi l'anno scorso, mi dovresti da' 40 milioni, hai fatto la scommessa con me e hai perso". Moggi: "Aldo, ma io... sei come un orologio già assicurato, che vuoi che ti dica?". Biscardi: "E dove sta?". Moggi: "E lo sai che quando te lo dico...". Biscardi: "E non lo so. Non me lo mandi mai...". Moggi: ".Ma vaff..., uno te l'ho dato costava 40 milioni".
"QUEL COGL... DI CARRARO"
Il 6 settembre Moggi parla con Innocenzo Mazzini, vicepresidente Figc. Parlano di Carraro. Mazzini: "Perché questo cogl... (riferito a Carraro, ndr), ricordati che lui crede, che anche se passa così come vuole normalmente, di vincere lui. Invece devi metterglielo nel c... Ricordatelo".
ANDARE A "FAR ARBITRI"
Moggi:"Ooh se ti dico lasciamici parlare, poi domani io ho l'appuntamento". Mazzini: "Va bene" (...) Mazzini. "Venerdì vado a fare gli arbitri". Moggi: "Venerdì vengo anch'io". Mazzini: "Gliel'ho detto ad Anto' e mi ha detto che non viene". Moggi: "Lascia sta', quello è un ambiente un po' ibrido, meno uno ci si confonde e meglio è, e vale neppure la pena di starci alla lontana: io uno ci faccio partecipa', o partecipo io o ci mando Alessio".
AI POSTERI L'ARDUA SENTENZA...
02 maggio 2006
Il Genoa è alla frutta?
Lascio scaramanticamente il dubbio, fatto sta però che dopo aver giocato “la partita della vita” contro il Monza, il Genoa ha inanellato una serie negativa (contro la Sambenedettese fuori casa e domenica contro il Cittadella in casa, con 3 pere di passivo), che lo ha portato a dire addio alla promozione diretta in Serie B, a favore di uno Spezia che vi mancava da ben 55 anni, ma che ha fatto soprattutto saltare la panchina di Attilio Perotti, dopo appena 6 partite, col ritorno del già esonerato Giovanni Vavassori.
Non so come andrà a finire, so solo che il Monza è ormai sicuro di disputare i playoff e i sogni non costano niente…