Tifosa giallorossa da quando era nella pancia della mamma, tifosa biancorossa con la maggiore esperienza e velleità da giornalista dalla terza elementare (21 anni ci sono voluti, ma poi il tesserino è arrivato!!!): cosa verrà fuori? Per ora varie collaborazioni (Monza-News e TuttoLegaPro), uno stage (ormai terminato) a SportMediaset e la gestione dell'ufficio stampa del Fiammamonza. Ma il blog resta il blog, magari con qualche mio "dietro le quinte" in più...
30 novembre 2005
Con il Giorno c’è il poster del MonzaBrianza
“Giovedì primo dicembre, a tre giorni dall’attesissimo Monza-Genoa [Claudio ti aspetto, N.d.R.], il nostro quotidiano regalerà ai lettori il poster plastificato a colori del Monza Brianza 1912.
Connubio commerciale fra la società biancorossa e la nostra casa editrice a parte, si pone al centro dell’iniziativa un significato più ampio, figlio del desiderio unanime di trasformare la squadra della propria città nel simbolo sportivo del nostro territorio che, sulle mappe geo-politiche aggiornate, appare già con i contorni della Provincia a venire.
Appendere il poster del Monza Brianza nella propria stanza, magari per il momento accanto a quello di Inter o Milan o Juventus [o come si vede dalla foto, quello di Giaretta vicino a quelli della Magica, N.d.R.], può davvero rappresentare il primo passo del tifoso monzese verso l’autonomia (se non proprio indipendenza) calcistica dalla grande «griffe» pallonata; questo in attesa che la futura Provincia di Monza Brianza non si riconosca istituzionalmente nei colori e nella casacca che oggi portano sulle spalle Giaretta e compagni.
Come direbbe l’allenatore biancorosso Giuliano Sonzogni, è questione di mentalità. Questione legata al saper pensare ad una fede sportiva dettata dalle proprie radici socio-culturali ed al voler riconoscersi in una realtà propria.
Una realtà capace di camminare da sola perché tenuta per mano da una città con centoquarantamila braccia. “Araba fenice” in versione “monsciasca”? Utopia biancorossa del terzo millennio? Sì, fino a che voci come quelle del presidente Giambattista Begnini («Non mi interessa dirigere la terza squadra della Lombardia ma la prima della provincia di Monza Brianza») si perdono nel vuoto. Un poster rimane un poster, ma l’idea che ne accompagna il semplice possesso può diventare l’obiettivo di una cultura sportiva rinnovata e pulita, in chiave «briantea».”
1 commento:
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bellissimo blog
RispondiEliminafinalmente un blog che parla solo di sport e brianza