29 ottobre 2006

Monza-Pro Sesto 0-0


Termina a reti bianche l’atteso derby [causa insurrezione popolare ho unilateralmente deciso di cancellare la locuzione con cui avevo descritto tale derby, N.d.R.] e il Monza cede così il primo posto in classifica al Sassuolo (4-0 contro il Pizzighettone). Come è scritto su Il Biancorosso, eravamo a “due indizi e mezzo” (cioè le partite in cui non abbiamo violato la rete avversaria: col Grosseto con l’alibi dell’inferiorità numerica, col Padova per la solidità dell’avversario), ma ora siamo saliti a “tre e mezzo” e anche se “tre indizi non fanno una prova”, l’aria che si respirava in curva era di demoralizzazione, consci che il gioco ha subito un’evidente involuzione e che abbiamo difficoltà a “vedere” la porta avversaria. Meno male almeno che anche la nostra porta oggi è rimasta inviolata, non per merito di Concetti, ma della pochezza dell’attacco della Pro Sesto.
Siamo di nuovo scivolati nel baratro conosciuto l’anno scorso nei mesi di ottobre, novembre e dicembre? I mesi sembrano essere gli stessi e sembra proprio che anche il nostro approccio alle partite sia molto simile. Diamoci una svegliata, perché, come oggi non siamo più capolisti, domani potremmo non essere nemmeno più nel novero delle squadre con accesso ai play-off (non sono disfattista, ma realista visto la mancanza di idee in campo).
I video:

La tribuna del Brianteo


I cambi tra le file biancorosse




La curva biancorossa


La curva della Pro Sesto


26 ottobre 2006

Incontri


Oggi mi sono incontrata con Matteo di MonzaBiancorossa in quel della Cattolica. Entrambi, come segno di riconoscimento, abbiamo adottato la sciarpa del mitico Monza: lui stoicamente al collo, io a mo' di cintura legata in vita. E' la prima volta che la porto al di fuori delle domeniche allo stadio e sono riuscita a farla indossare anche a ¤qualcun altro¤, che, fotografato a testimonianza dell'evento, ha deciso di non firmarmi la liberatoria.


Durante l'incontro con Matteo abbiamo inoltre visto entrare a Vita e Pensiero, Simon Barjie, difensore biancorosso, iscritto anche lui in Cattolica, alla facoltà di Scienze Motorie. Se lo ri-incontro, prometto, lo fermo: mica capita tutti i giorni di poter "studiare" con un calciatore (tra l'altro diplomato al linguistico come me!).

Roma-Ascoli 2-2



Sorvolando sul fatto che il primo gol ascolano è stato siglato da un ex (e che ex), Marco Delvecchio, riporto da CurvaSud.com: «Rosella Sensi: Sono molto amareggiata soprattutto per i tifosi della Roma. Se avessimo messo per tutta la partita la grinta degli ultimi cinque minuti non sarebbe finita così, credo che i giocatori debbano impegnarsi maggiormente. La scelta di non far fare il ritiro prepartita? Quella è una cosa che decide Spalletti, io condivido il suo operato. Non condivido invece il comportamento dei giocatori in campo, devono dare molto di più perchè non hanno ancora vinto niente». E io, una volta tanto, condivido quello che dice Rosella.

23 ottobre 2006

Il commento del lunedì

Ammetto di non aver seguito ieri il calcio, preferendo un giro per le bancarelle della festa rionale di via Washington, ma al mio ritorno non potevo perdermi le ultime gesta di Michael Schumacher. Sorvolando sull’immensa tristezza al pensiero che l’anno prossimo non correrà più, mi vorrei soffermare sulle parole del “geometra di Cuneo”, mister Briatore: «Prima di parlare dei nostri meriti, lasciatemi esprimere un sentimento di ammirazione nei confronti del pilota tedesco». Sorvolando anche qui sulla mia reazione a caldo [una canzoncina irripetibile, N.d.R.], mi è venuta in mente un’analogia: Briatore parla di Schumacher come la gente del mio paese parla dei morti! Avete mai visto un paese che alla morte di qualcuno si lascia andare ad un commento tipo “l’era un malnat!” (era un malnato!)? No! Tutti ricordano le belle cose fatte da vivo: “che bravu homm c’a l’era!” (che brav’uomo era!). Così Briatore, anche se non ammira affatto Schumacher, ha fatto la solita sviolinata di chi se la gode perché non l'avrà più tra i piedi.
Io, invece, per andare controcorrente, ammetto di aver provato sentimenti di odio profondo per quello Schumacher che tutti osannano, solo che li ho provati nei primi anni della sua carriera, quando lo “gufavo” e tifavo perennemente per Villeneuve o per Coulthard o per Hakkinen: odiavo quel suo non imparare una parola di italiano e odiavo il fatto che vincesse sempre. Poi un giorno mi sono trovata innamorata di lui e ho scacciato quel pensiero, ma era sempre più forte e pur di non ascoltarlo tifavo Ferrari, ma solo per il compagno di Schumacher (Irvine in primis). Alla fine mi sono arresa e ora “piango” per Alonso campione del mondo.
Parlando invece di calcio, so quello che ho letto dai giornali: prima sconfitta stagionale per il Monza, con mantenimento del primo posto grazie ai risultati dagli altri campi [Dany ha detto: «Certo che con la formazione rinunciataria di oggi, non speravo di far punti!», N.d.R.] e pareggio “rubato” all’Olimpico. A questo punto mi sorge il dubbio, data l’epurazione conseguenza di calciopoli, che sia proprio la nostra classe arbitrale a fare acqua da tutte le parti: una menzione speciale per il signor Maggiani.

18 ottobre 2006

Tre giornate a Tricarico


Guardatevi questo video e ditemi se la squalifica di tre giornate, inflitta dal Giudice Sportivo a Fabio Tricarico, è realmente proporzionata al fallo e alla sua volontarietà.

15 ottobre 2006

Monza-Grosseto 0-0


In un bel pomeriggio d’ottobre, con la bella Tina fuori dallo stadio in minigonna e tacco a spillo [tipico abbigliamento da stadio, N.d.R.], un Monza, che sarebbe forse stato bello senza l’espulsione a neanche 15 minuti del primo tempo di Tricarico, si è scontrato contro un Grosseto, pericoloso solamente nel secondo tempo.
La partita è iniziata con un’occasione nettissima per Espinal, il quale però non l’ha sfruttata a dovere, è continuata con l’“incredibile” decisione dell’arbitro di comminare il rosso diretto a Fabio Tricarico, reo forse di aver tirato una gomitata ad un giocatore del Grosseto, che però era l’autore del primo fallo ai danni di Tricarico ed è terminata con un primo tempo alla pari ed un secondo tempo di marca grossetana, in cui Concetti si è dato da fare in qualche occasione ed è stato aiutato pure dalla fortuna (e dal palo).
Di sicuro l’arbitro si è dimenticato molto spesso i cartellini nella giacchetta, quando si trattava di falli del Grosseto e non ha, invece, esitato un attimo contro Tricarico [forse sono troppo tifosa nel continuo sottolineare questa espulsione, N.d.R.].
Incomprensibile, a parer mio, anche il cambio tra Beretta e Guidone: perché non Egbedi, invece?
Infine Enrico Maria Amore, ex Cremonese, è stato giustamente fischiato per tutta la partita dalla curva biancorossa, stessa fine di Angelo Pagotto, estremo difensore del Grosseto, deriso per i suoi trascorsi poco limpidi.

I video:

Forza ragazzi!


I cambi tra le file biancorosse




Angelo Pagotto


Morgan Egbedi


Simon Barjie


La curva del Grosseto


13 ottobre 2006

Una giornata a RTL 102.5


Se oggi vi è capitato di ascoltare (o vedere) il programma di RTL 102.5 condotto da Charlie Gnocchi (nella foto "rubata" col mio Nokia 3200), sappiate che tra "i ragazzi della Cattolica" da lui nominati alla fine della trasmissione, c'ero anche io!

12 ottobre 2006

Cosa è peggio?

La cravatta rosa che Stefano Peduzzi indossava ieri sera durante la diretta di Reporter Sport delle 19.40 circa su TeleReporter o l’articolo odierno del Corriere (che mi è stato ¤riportato¤) in cui Begnini si lamentava per l’ennesima volta del numero inconsistente di tifosi paganti la domenica al Brianteo, a fronte di un impegno costante da parte della dirigenza (vedi la Kids Area) e a fronte del primo posto in classifica?
P.s.: grazie a chi di dovere per la registrazione della partita Ivrea-Monza su PlayTv Italia.
AGGIORNAMENTO: altra opzione a "cosa è peggio?": le riprese di Ivrea-Monza simil-amatoriali con commenti degli spettatori in tribuna di sottofondo.

09 ottobre 2006

Quando i “Voti a perdere” non fanno affatto ridere (con anticipazione)

Oggi nella rubrica del Giorno tenuta da Giorgio Comaschi, si legge: «Inchiestona sui giornali sportivi: “La Juve sarebbe prima anche in A?”. Giù pagine di robe, di pareri e di cose a vanvera». Mi sa che, però, anche lui qui sta parlando a vanvera, infatti continua così: «E perché allora non la Lucchese che è prima in C?». Caro il mio Comaschi, informati meglio la prossima volta: la Lucchese è stata prima solo a pari merito con il Monza, che è l’attuale capolista della Serie C1, a 3 punti dalla stessa Lucchese, ora seconda.

P.s.: l’anticipazione è che per il project work dell’esame di Piermarco Aroldi (Media e Processi Sociali) ho pensato di analizzare il forum del S.A.B. Monza.

08 ottobre 2006

Altro che Ivrea-Monza 1-2


Ecco cosa fa un tifoso biancorosso-doc (o almeno così lui dice), mentre in quel di Ivrea il Monza è in vantaggio per 2-1 (proprio allo scadere del primo tempo, infatti, l'Ivrea ha accorciato le distanze. Ciò che mi rasserena, però, è che, secondo Monza-News, stiamo comunque dominando): si mangia un piatto straripante di sauté di vongole.

AGGIORNAMENTO: la partita è terminata 1-2 e su Agenfax (Quotidiano di informazione e cultura di Alessandria) ho letto: «Il Monza è sempre più una macchina da gol e ne fa altri due a Ivrea dove vince 2-1 soffrendo però nel finale»: l'importante è portare a casa i 3 punti!

03 ottobre 2006

Sono finita sul forum del Pavia

Grazie ai colleghi di ¤Roby¤, ultrà pavesini [poverini, N.d.R.], ho scoperto che una mia foto è finita sul loro forum: certo, il merito è di MONZA-ALCOLICA, però fa sempre piacere.

01 ottobre 2006

Monza-Pavia 1-0


Saranno le nuvole che mettono malinconia, sarà l’aggiunta della pioggia che scombina i piani perché ti devi coprire e puoi filmare ben poco, sarà una partita che già di suo è stata poco entusiasmante, fatto sta che oggi ho il blocco dello scrittore.
Quel poco che so dire è che il primo tempo (quello senza troppi scrosci di pioggia) è stato abbastanza combattuto da parte dei biancorossi, che sono riusciti a creare qualche occasione da gol e persino a segnare col solito Matteo Beretta, e che il secondo (con pioggia più battente e caratterizzato dal fatto che i giocatori pavesini non uscivano più dallo spogliatoio) è stato abbastanza sonnacchioso, con rare fiammate del Monza e alcuni tentativi del Pavia non concretizzati.
Migliore in campo: Valerio Capocchiano, un nome che è una garanzia [eh eh eh, N.d.R.].

Vi lascio gustare i video, che sono più espliciti di tante parole:

I cambi tra le file biancorosse



I festeggiamenti alla fine della partita

I festeggiamenti dopo il gol di Beretta

La panchina si allena

La curva del Pavia


Come si può notare dallo striscione, non hanno gradito il prezzo del biglietto.

L'inaugurazione della nuova area Kids