31 maggio 2007

Un consiglio giornalistico

Proporrei ai telecronisti (???) di èTV (emittente satellitare 891) di leggersi l'interessantissimo articolo, linkato da queste parti tempo fa, "Che fastidio vedere (e leggere) i giornalisti tifosi": lì troveranno sicuramente qualche dritta su come si deve fare il mestiere di giornalista [sempre che lo siano, infatti proporrei sia a èTV sia all'Ordine dell'Emilia Romagna un controllino..., N.d.R.]: sapete sono un'idealista e penso che la speranza sia sempre l'ultima a morire. Anche se dopo averli visti a Monza Alè...: parlano di antisportività monsciasca in modo emblematico [Beretta nell'almanacco della pallamano è solo la punta dell'iceberg, li avessero sentiti quelli del Chievo...ma loro sono gli unici tifosi signori, N.d.R.], forse perché ne sono grandi esperti.
AGGIORNAMENTO: il patron del Sassuolo ha tenuto a precisare che la società si dissocia dall'atteggiamento dei due telecronisti.

30 maggio 2007

Quando il pesce d'aprile è fatto il 30 maggio

Torno a casa dopo una giornata mezza storta e mi viene dato un avviso: «Guarda che Dany stasera passa all'Iper a comprare il biglietto per Sassuolo-Monza, ma solo per lui». Gaudio e felicità. Vado anche io - penso, povera illusa. Telefono. Mi risponde sua moglie. Me lo passa. «Grande! Guarda: a costo di perdere un giorno di studio, vengo anche io! Certo potevi dirmelo che ti facevo comprare il biglietto anche per me! Ma fa niente: ci passo io!». E poi la scoperta: «Guarda che era un pesce d'aprile fatto quasi a giugno...». Silenzio. «Eravate d'accordo e m'avete preso per il c**o in tre?!». Risposta agghiacciante: «Sì! Mica ti crederai che vado a vedere una sconfitta?!». Certo che no - penso - anche a me il pensiero di perdere una giornata per vedere perdere la mia squadra del cuore me le fa girare. E continua: «Era un test! O mi dicevi "Sei pazzo!" o ti galvanizzavi». Chiedo: «Almeno l'ho passato?». Risponde: «Sì. Buona la seconda». Meno male. ;)

27 maggio 2007

Play-off di Serie C1: Monza-Sassuolo 0-1

Non ci sono parole per definire questa partita e così lascio parlare le immagini attraverso il servizio che ho montato con tutte le azioni, che altro non sono che cartellini gialli e rossi comminati a destra e a manca e un rigore per i neroverdi emiliani causato da un fallo in area di Simon Barjie. Il risultato finale di 0-1 obbliga i biancorossi ad andare a Sassuolo e segnare ben due gol per poter passare alla finale. Impossible is nothing recita una famosa pubblicità: varrà anche per il Monza? Lo scopriremo tra una settimana, ma se penso che siamo andati in campo con una sola punta, Matteo Beretta e poi Mister Sonzogni l'ha pure sostituito con Massimo Borgobello...mi viene la pelle d'oca.



E a domani per tutte le foto: perdonatemi, ma oggi ho fatto tardi e sono stanca!!!
P.s.: guardatevi il video direttamente su YouTube così vi potrete gustare la discussione in atto nei commenti sottostanti!

Iacopino e Gentile



La foto del rigore del Sassuolo


Il Pres ad inizio partita con la bandierina



Quelle bandierine (è oramai assodato) portano tanta sf**a!

Il saluto dei biancorossi alla tribuna


I cambi del Monza




La curva del Sassuolo



La curva del Monza



I festeggiamenti dopo il rigore del Sassuolo


I vostri fotoreporter dalla tribuna


26 maggio 2007

Play-off di Serie C1: Monza-Sassuolo

Anche il Bar Passoni di Agrate (nella foto) ci invita numerosi!
(Vai direttamente al post con la cronaca e il servizio cliccando qui)

24 maggio 2007

Che doppia figuraccia!

Non è bastato ai Reds aver perso la Champions League in favore del Milan, hanno pure fatto una gaffe atroce, da derisione eterna: nel pomeriggio il sito ufficiale ha mandato on-line la pagina che vedete qui riprodotta, nella quale si può leggere: «Liverpool Football Club
Vincitore Champions League 2007
I Reds hanno vinto ad Atene!
Nell'Antica Grecia...Abbiamo vinto per la sesta volta!!! Gli eroi Red di Rafa [Benitez, l'allenatore del Liverpool, N.d.R.] stanno festeggiando un altro memorabile trionfo europeo dopo la vittoria contro l'AC Milan che ci ha assicurato il più importante trofeo scintillante per la seconda volta in tre stagioni. Rimanete collegati a Liverpoolfc.tv per avere la migliore copertura possibile delle reazioni di un'altra storica notte nella gloriosa storia del club».
Fortuna che sono tornati coi piedi per terra e nella cronaca della partita ora si può leggere un più realistico: «I sogni dei Reds si sono distrutti ad Atene».

21 maggio 2007

Un ironico applauso

Il mio ex lavoro mi ha "rovinato": mi saltano all'occhio solo gli errori dei quotidiani. E oggi ho visto l'ennesimo sproloquio: il City, in prima pagina, esibiva questa frase: "Fiorentina ed Empoli in Uefa. Siena, Reggina, Catania, Chievo e Palermo a rischio B". Sarà forse Parma quel Palermo galeotto?
P.s.: certo che un giornale al cui interno compare un articolo su Polanski che afferma che i giornalisti sono stupidi e lo infarcisce pure di miriadi di errori che ne rendono impossibile la lettura dà solo ragione a Polanski. Complimenti!

18 maggio 2007

Il telefono: la tua voce

Altro che parlare di vittoria in Coppa Italia, di trofei che mancano dalla bacheca giallorossa dal 1991, di un indiavolato Mancini che si è fatto espellere per le troppe critiche all’arbitro [nella foto a lato il mio balcone adornato per l'occasione e per ripicca a mia mamma, N.d.R.]: no, oggi parlerò di due strane avventure capitate ad un uomo e ad una donna per colpa o per merito del telefono cellulare.
Un imprenditore di Abbiategrasso, dopo aver acquistato una Sim-card e averla attivata, ha iniziato ad essere subissato di telefonate di persone che chiedevano dell’ex CT della Nazionale Azzurra, Marcello Lippi. Ha così scoperto di essere entrato in possesso del numero che fu proprio di Marcello Lippi e per un paio d’anni ha dovuto sopportare chiamate di richiesta di incontri con Alex Del Piero o di informazioni sul calciomercato, finché non è finalmente riuscito a farselo cambiare.
L’altra storia, invece, ha per protagonista una ragazza che ha ritrovato in discoteca il telefono cellulare di Adrian Mutu e ha pensato bene di farsi gli affaracci suoi [nel senso di lui, N.d.R.]: s’è guardata foto e filmini salvati in memoria, s’è letta tutti gli SMS, s’è segnata tutti i numeri trovati in rubrica ed infine ha venduto, separatamente, il telefono cellulare al migliore offerente e le utenze in esso contenute: si dice che tra le altre ci fossero persino i numeri privati di Pelè, Ronaldo e Maradona. Altro che legge sulla privacy…
Fonte cartacea: Il Giorno.

17 maggio 2007

E Chanel allora?

Il 2 maggio il Corriere.it aveva pubblicato una ricerca fatta dall'Università della Florida sui nomi di battesimo, i quali influenzerebbero il corso della vita delle persone, soprattutto le donne.
Probabilmente - ho pensato - Francesco e Ilary Totti non l'hanno minimamente letta se hanno chiamato la nuova arrivata Chanel [a questo proposito ho sentito dire cose tipo: "Allora io lo chiamerò Armani!" o "E' comunque meglio di Alfonsa!", "Sì, ma allora anche 'autostrada' è meglio di Alfonsa!", N.d.R.]: la ricerca, infatti, afferma che «chi porta nomi considerati tradizionali gode instantaneamente di maggiore fiducia rispetto a bambine con nomi meno canonici» [e scusate, cos'ha di canonico Chanel? Mi ricorda solo una stilista e un profumo, N.d.R.] e anche che «per evitare un passo falso con ripercussioni generazionali, è poi sconsigliatissimo scegliere nomi scritti in modo strano o nomi inventati. Denotano, secondo gli snob inglesi, un "basso livello culturale" della famiglia».
Ma tant'è: a me basta che pomeriggio Francesco alzi la Coppa Italia (e poi che la dedichi pure a Chanel).
AGGIORNAMENTO: è da leggere cosa ne pensano Luca&Paolo, copresentatori de Le Iene con Ilary, del nome prescelto [ma anche i commenti al post in questione, N.d.R.].

13 maggio 2007

Monza-Pizzighettone 2-1

Oggi serviva una vittoria: e abbiamo vinto! Chi se ne frega se una squadra che gioca in questo modo [abbiamo preso un bel gol su calcio d'angolo e nel secondo tempo abbiamo lasciato troppo spazio alle incursioni avversarie, ma San Ivano Rotoli ci ha messo ben più di una pezza, N.d.R.] non andrà poi tanto lontano: il 27 maggio ce la giocheremo contro il Sassuolo e il 3 giugno saremo (sarò) nella bolgia emiliana a tifare e sperare [un "bel" week-end nella mia casetta cerredolese non me lo toglie nessuno: neppure gli esami universitari ^-^, N.d.R.]!
La partita per l'esattezza ha visto quattro gol di marca biancorossa, ma ben due sono stati annullati per fuorigioco [di quelli convalidati il primo è un colpo di testa di Tavares su calcio d'angolo e il secondo dell'instancabile bomber Iacopino, N.d.R.] ed è un peccato perché ci aveva messo lo zampino persino Borgobello in una di queste azioni [da vedere qui e qui, N.d.R.].
Una manna dal cielo anche il cartellino giallo comminato ad Andrea Guerra che, diffidato, salterà l'andata dei play-off: forse rivedremo all'opera dal primo minuto Simon Barjie e la fascia sinistra sarà finalmente presidiata a dovere.
Chiosa finale: ora sappiamo come fare a vincere. Mandiamo Dany alla messa domenicale delle 8.30! ;)
Ecco il servizio montato con le migliori azioni della partita (e i festeggiamenti sotto la curva: "Serie B! Serie B!"):

I cambi del Monza




La panchina del Monza si allena


Piccoli ultrà crescono


Diego Foresti, team manager biancorosso


Gli inutili festeggiamenti del Pizzighettone dopo il momentaneo pareggio


I festeggiamenti dopo i gol biancorossi



La curva del Pizzighettone



Da notare nella prima foto il tifoso sdraiato sugli spalti a prendere il sole ;)

10 maggio 2007

Il vero "Begnini-show" è questo qua

Altro che la parafrasi offerta dai vari giornali on-line e non. Il vero sfogo del Pres del Monza, Giambattista Begnini me lo sono appena sbobinato io da You Tube su consiglio di Dany e ve lo posso proporre in tutta la sua incomprensione simil-trapattoniana: «Non me ne frega niente dei tifosi perché i tifosi quest'anno non c'han dato...onestamente adesso comincio ad avere un po' le tasche piene, cioè io...è dall'inizio del campionato che la squadra aveva...così...manifestato l'intenzione di andare ai play-off e noi ci dobbiamo arrivare, però ho visto il comportamento di qualche tifoso in queste ultime dieci partite che abbiam giocato in casa, cioè onestamente...sia tifosi sia pubblico devo farmi...devo ricredermi su certe cose, cioè adesso...oggi avevo un po' di amaro in bocca...perché d'una parte visto la squadra che fa fatica a chiudere le partite, però oggi come oggi siamo nei play-off per cui...la contentezza da quella parte lì, però...non voglio pensare che i tifosi ci siano stati vicini, perché come avete visto voi, cioè è alla luce degli occhi quello che è successo in queste...che io non sono riuscito a capire perché loro han tenuto una tesi...che invece altri vedete anche oggi qua i tifosi della Massese han sostenuto la loro squadra e han fischiato la squadra gli ultimi quarto d'ora...come del resto anche noi abbiam visto che la prestazione l'ultimo quarto d'ora...però ci andava bene a tutti e due...cosa vuoi andare devi andare a cercare di svegliare il can che dorme, che quando eravamo in contatto con gli altri campi ci andava bene questo pareggio, cioè...indubbiamente...un po' di fatica la sentiamo però se anche loro non ci danno quell'apporto, come non ce l'han dato adesso, come i tifosi non ce l'han dato...io onestamente mi devo ricredere veramente perché gli sforzi economici che abbiam fatto in questi tre anni non è poca cosa...se il risultato è questo mi spiace anche io mi sono sbagliato».

08 maggio 2007

E' il "Begnini-show" che lascia l'amaro in bocca

Leggo dal Giorno stamattina e su Monza-News ora le aspre parole pronunciate dal Pres Giambattista Begnini nel dopogara di Massa Carrara: «Me ne frego dei tifosi e ne ho le tasche piene del loro atteggiamento [e noi della squadra!, N.d.R.]! La squadra in questo momento fa fatica [non ce n'eravamo accorti!, E comunque non solo "in questo momento"..., N.d.R.] e questo mi lascia l´amaro in bocca, ma il nostro obiettivo era sin dall´inizio quello di raggiungere i play-off [non è vero! Lo era l'anno scorso perché c'era il Genoa di mezzo, ma quest'anno si puntava al PRIMO POSTO!, N.d.R.] e ad oggi siamo dentro, nonostante che il fatto che i tifosi non ci sono stati vicini. Oggi la Massese ha avuto il sostegno da parte del proprio pubblico, che solo alla fine ha fischiato manifestando la propria delusione. Noi volevamo i 3 punti, ma gli avversari ci hanno messo in difficoltà e visti i risultati dagli altri campi il pari ci stava bene [l'ho già detto e lo ripeto: ma perché non dobbiamo essere artefici del nostro destino senza buttare l'occhio alle disgrazie altrui?, N.d.R.]. Il risultato finale mi sta bene [a noi no, perché ci tocca soffrire un'altra domenica, sperando! E alle nostre coronarie chi ci pensa?, N.d.R.], la prestazione non tanto perché si soffre. [...] In tre anni siamo sempre stati in lotta per i play-off ed abbiamo fatto sacrifici economici importanti e per tutta risposta in partite decisive facciamo fatica a fare 600 paganti [se la gente allo stadio non viene, non puoi obbligarla a colpi di bazooka! Chi è sempre venuto, a meno della morte (o dello sco****namento, che è ancora più probabile), sono convinta continuerà a venire. E poi siamo proprio sicuri che in Serie B gli spettatori aumenterebbero, considerato che si gioca in giornate e orari spesso più improponibili della domenica pomeriggio?, N.d.R.]. Fra un mese ne riparleremo, ma è chiaro ora potremo rivedere certi progetti ambiziosi che avevo in mente».
Ma come dice (ironicamente) Luca: «E allora, cominciamo a pensare che, in fondo, un altro anno di C non farebbe male e la B si gioca il sabato, spesso di sera o in settimana, costa di più vederla, ecc... No no, meglio rimanere ancora qui...!».

Quando lo stagista è prezioso

Oggi scrivo un post riservato e pericoloso: riservato perché sono spetegules tra amiche e pericoloso perché se lo sa il prof (direttore della radio in questione) s'arrabbia retroattivamente (e pure l'amica che lo ha spifferato) ;)
Sapete che se la telecronaca della finale di Champions League di Istanbul di due anni fa tra Milan e Liverpool è stata trasmessa in diretta sulle frequenze di una grande radio nazionale è tutto merito di una semplice stagista che ha telefonato nientepopodimeno che all'Uefa a Ginevra per avere conferma dell'arrivo del fax di acquisto dei diritti?! Nessuno in redazione se la sentiva di parlare al telefono in inglese e così hanno mandato allo sbaraglio la suddetta stagista, diplomata in lingue col massimo dei voti.
Tutto è bene quel che finisce bene.

06 maggio 2007

Dove vogliamo andare?

Mi è sorta spontanea la domanda, dopo aver passato il pomeriggio connessa alla cronaca in tempo reale della partita Massese-Monza, terminata 1-1.
Partiti ad agosto con grandi proclami e grandi speranze abbiamo visto affievolirsi sempre più le suddette grazie (o meglio a causa di) prestazioni improponibili, arrivando all'ultima giornata senza nessun tipo di certezza (e non parlo solo di quella matematica), visto che anche oggi ci siamo accontentati di un pareggio (per altro sofferto) portato a casa tra i fischi del pubblico.
Ma noi tifosi non ci meritiamo un pochino più di rispetto? Se non siete in grado di offrirci quello che speravate di offrirci, ditecelo e basta! Basta con quelle assurde puntate di Monza Alè in cui ti danno l'impressione che, la domenica seguente, saran pronti a sfracellare il mondo e poi, la domenica seguente, entrano in campo e si fanno piccoli piccoli.
Diteci: noi pensavamo di portare la squadra in Serie B, ma ci siamo accorti di aver cannato tutto. Sarà per un altro anno. E uno si mette il cuore in pace (se già non se lo era messo, dopo che, andando a rischiare le coronarie tutte le domeniche al Brianteo, si era accorto dello sfacelo)!
Non si può ogni domenica dover buttare l'occhio sugli altri campi e sperare che gli altri facciano peggio di noi (il che non è sempre possibile, se noi facciamo schifo): invece è quello che succederà anche domenica prossima contro il Pizzighettone.
P.s.: scusate lo sfogo da tifosa inviperita e delusa!

04 maggio 2007

No comment!

Uno va a Roma una volta nella vita e si vede sempre e inequivocabilmente trattato a pesci in faccia. Sembra un déjà-vu, invece è la realtà.
30 novembre 2002: sono a Roma, vado in Piazza Colonna e una zelante commessa mi chiude la porta in faccia perché sono le 19.28 e il negozio, pieno come un uovo, chiude alle 19.30. Non basta dirle: "Sono di Milano, ma in me scorre sangue giallorosso. E' la prima volta che vengo a Roma e vorrei acquistare dei gadget della mia squadra! Domani è domenica e poi devo tornarmene tra le nebbie di Milano", la zelante commessa chiude a chiave la porta e mi dice: "Beh, tanto siamo aperti anche domani mattina!".
2 maggio 2007: Roby va a Roma con l'obbligo di portarsi in Piazza Colonna per l'acquisto di gadget espunti dall'ultimo catalogo. Ci va nell'orario adatto, ma il commesso risponde: "Qui non abbiamo nulla! Vieni nel negozio di Via Appia: io lavoro lì e lì abbiamo tutto!". E intanto assiste ad una simpatica scenetta: un uomo che da due mesi sta dietro ad un cappellino esposto in vetrina che nessuno gli vuole vendere perché serve per la vetrina. Allora lo ha ordinato, ma dopo due mesi ancora non l'ha visto.
Risultato: ma che vergogna che mi fa quel negozio!
P.s.: Dany ma perché tu sei stato più fortunato di noi?