27 febbraio 2007

Beretta o Sala?

Titolone sparato nella sezione sport del Giorno-Brianza: "Beretta: «Ho la ricetta per portare in salvo la Pro Sesto»". Peccato solo che il nuovo allenatore sestese, subentrato all'esonerato Muraro, sia Antonio Sala, ex allenatore biancorosso, e che, infatti, nell'articolo non si parli altro di Antonio Sala e delle sua qualità (con annesse foto e didascalia esatte).
E allora chi diavolo è questo fantomatico Beretta, di cui si parla nel titolo? Sarà mica l'ennesima cantonata di quel "giornale"?

25 febbraio 2007

Altro che Grosseto-Monza 1-1

Da TvBoomerang: "Dicheno che un'avvenente soubrette non proprio accostabile a un salice piangente abbia trascorso momenti indimenticabili con un aitante calciatore della Brianza. Single? No, con moglie e pargoli. Dicheno.. Si ringrazia la ¤fonte¤!".

23 febbraio 2007

Di Champions…soprattutto!

Dalla N.l. di CoreDeRoma: «E’ bella l’atmosfera della Champions League.
Non ci sono quegli odi centenari del campionato italiano, c’è un’altra sensazione: quella che possano accadere cose grandi, giocate fuori dal comune.
Poi magari ti vai a vedere Roma-Lione e ne esce fuori una partita di scacchi prima che di calcio, nella quale ognuna delle due squadre ha inaridito le fonti di gioco avversarie dando luogo al risultato perfetto declamato dai tattici del calcio.
Bella la cornice di pubblico anche se sembravamo uno stadio scandinavo senza neanche uno striscione e senza nessun coro chilometrico che tanto gli occasionali dello stadio non conoscono e non seguono. Tanto, invece, il tifo spontaneo che partiva da ovunque.
I gruppi organizzati della Sud hanno deciso di non lanciare i cori ed assistere seduti alla partita. Come sempre rispettiamo la loro decisione perché sicuramente sarà stata sofferta, però noi vogliamo la curva sud e noi non siamo né Pisanu né Amato. A loro poco importa se durante Roma-Lione si sia tifato o meno, si siano portati gli striscioni o meno, importa di più alla squadra che colpe non ne ha, e importa a noi che siamo cresciuti con il mito del tifo Romanista (e oltre a crescerci abbiamo anche contribuito a crearlo quel mito…) [messaggio valido pure per la curva Davide Pieri, N.d.R.].
Come ampiamente preannunciato la solidarietà e lo sgomento per la morte del povero Raciti sono durati il tempo di una sigaretta, poi anticipi e posticipi, notturne e pomeridiane sono riprese immediatamente.

A Milano è andato in onda la pantomima dei tornelli montati di corsa, per permettere ai tifosi dei governativi (della politica e del calcio) di assistere alle partite (e gli altri?) con l’unico tornello funzionante ripreso dalle televisioni mentre attraverso tutti gli altri si passava indisturbati…
L’Italia è questa, meglio di come l’hanno cantata Elio e le storie tese non si può fare…"italia sì italia no se famo du’ spaghi...".
A Lione spavaldi, ci temono almeno quanto temiamo loro, crediamoci tutti, contribuirà a creare quel karma collettivo che si trasferirà ai destini dell’ASR, è tempo di voltare pagina e scrivere il nostro nome tra quelli che contano!

Ps – pare che ci sia un campionato in corso…dicono… e dicono anche che domenica si giocherà Roma-Reggina, speriamo che se lo ricordino tutti, che bisogna giocare…».

22 febbraio 2007

Tanti auguri Paoletta!!

23 anni buttati nel Lambro ;op Dai scherzo! Sei la mia più assidua lettrice! Buon compleanno!!

Che fine hanno fatto i sottopancia a PlayTv Italia?

Anche ieri mi sono deliziata con la visione di Monza Alè su Prima Rete Lombardia Telecolor, anche se mi sono sintonizzata solo alle 22.45 a causa della partita di Champions League su Raiuno, cioè Roma-Lione, terminata 0-0 con 8 ammoniti nelle file giallorosse e solo grazie al fatto che ¤qualcuno¤ me lo ha prontamente ricordato.
Per chi se lo fosse perso (ma vi ricordo che stasera su PiùBlu Lombardia potrete rimediare) eccovi un breve sunto: in studio con Riccardo Este troviamo Frank Farina, secondo di Mister Sonzogni, che afferma che il nostro prossimo avversario, il Grosseto, "è una buona squadra, la più forte del girone, ma noi siamo carichi e sono fiducioso". Poi ecco lanciate le due interviste nel post-partita di domenica: al microfono del solito Dario Martucci troviamo un Begnini che si sfoga contro i giocatori per la pessima prestazione, d'altronde "il Mister sta lavorando con professionalità" e un Sonzogni che non vuol sentir parlare di sfortuna "perché la sfortuna è per i deboli", ma che sottolinea come in occasione del gol dell'Ivrea "la nostra difesa fosse ben schierata" [ma siamo proprio sicuri?, N.d.R.] e che "ai punti avremmo meritato noi". Sonzogni si lamenta, però, che, a causa dei pochi punti presi nelle ultime partite, "il pubblico è sempre meno", quindi si scusa con tutti ma lui e la squadra escono a testa alta, d'altronde "solo l'Inter può giocare senza paura: basta pensare al fatto che è l'Empoli la quarta in classifica, quando una squadra come l'Empoli, di solito, fatica persino a salvarsi. Questo perché la Serie A è ormai diventato un campionato anomalo". Infine il Mister ci ricorda che lui non parla mai dei singoli (e giù "sproloqui" sull'ottimo Bergamelli) e neppure degli altri (e giù "sproloqui" sulle prestazioni offerte sugli altri campi, che ci hanno permesso di non perdere la scia neppure con 2 punti conquistati su 6 in palio).
Al ritorno in studio accanto al conduttore appare Gabriele Perico, attualmente infortunato, che si salva dalla solita storia del "canta l'inno del Monza con noi" grazie alla messa in onda di due servizi straordinari, che mostrano tutte le carenze di PlayTv Italia: è mai possibile che prima con l'Work Meeting del Monza con gli sponsor, poi con il Progetto Scuola & Sport in collaborazione con il comune non sia stato messo neppure un sottopancia esplicativo del personaggio che si stava intervistando? E' una mancanza anche quando si è in studio, ma è sopperita dal fatto che il conduttore o l'intervistatore presentano il personaggio in questione, invece nei servizi venivano mostrate più interviste, una giustapposta all'altra, senza una minima indicazione per il povero telespettatore, che, senza un background adeguato, non può avere la minima idea di chi siano gli intervistati. Non pensate sia giunto il momento di utilizzare questi benedetti sottopancia?
P.s.: io penso di aver riconosciuto l'assessore allo sport di Monza, Dino Dolci, il quale si è lasciato andare ad una triste constatazione: "anche al Brianteo ci sono cori e atteggiamenti non accettabili". Io non me ne sono mai accorta, ma si vede che sono un'ultrà!

19 febbraio 2007

Le voci dello stadio: quando il tifoso si esprime a ruota libera

Ieri avevo scritto che se avessi dovuto riportare ciò che avevo sentito in 90 minuti di partita, avrei riportato tanti insulti meritati per una squadra indecente.
Ecco oggi ho pensato di riportarli veramente e farvi testare il polso della tifoseria biancorossa: la misura è ormai colma e si fa sentire.
Da Guerra a Beretta ce n'è per tutti e nessuno rimane fuori dalle analisi incresciose di chi ha sangue biancorosso nelle vene, da «Iacopino non combina mai niente» a «Carrara è lì che dorme e non guarda l'azione!» sono solo due delle tante affermazioni che ora potrete sbizzarrirvi a leggere:
  • «Correvo di più io!»;
  • «Ma come si fa a farlo giocare [Andrea Guerra, N.d.R.], come fa a sbagliare quel passaggio lì?!»;
  • «Che oratorio!»;
  • «Troppi passaggi…giocate di prima!»;
  • «Nessuna personalità»;
  • «[Begnini, N.d.R.] Devi cambiare l’allenatore non venti giocatori: è l’allenatore che non vale un ca**o»;
  • «Forza proponetevi lì davanti!»;
  • «Sa po no tira inscì [non si può tirare così, N.d.R.]…telefonata così!»;
  • «Cosa fa, ma chi lo fa giocare?»;
  • «Su ragazzi sveglia!»;
  • «Dai vogliamo correre lì…pelandroni!»;
  • «Ma varda che ciuculatè [ma guarda che cioccolataio, N.d.R.]»;
  • «Siam sempre a sinistra e non riusciamo a giocare a sinistra: è quello il bello!»;
  • «Per forza c’è quell’asino lì [Andrea Guerra, N.d.R.]…sempre lui…li mira quelli bianchi…vede la maglia bianca e gliela dà»;
  • «Guerra svegliati : quello va a prendere il pallone che il pallone è già in campo e la rimessa è già battuta, ma ti rendi conto come siam messi?»;
  • «Il p***a non è Guerra, è quello che lo fa giocare [l'allenatore, Sonzogni, N.d.R.]»;
  • «Bertolini l’ha giugà dumenica ma inco... [Bertolini ha giocato domenica scorsa, ma oggi no!, N.d.R.]»;
  • «A lavorare domani!»;
  • «Questa è una partita scapoli-ammogliati!»;
  • «Lo tira fuori perché è nervoso [l'allenatore dell'Ivrea, Buglio, cambia al 45' l'ammonito Berardi con Mercuri, N.d.R.]: il nostro [Sonzogni, N.d.R.] non ci arrivava: l’altra volta ha lasciato dentro Coti che ha preso il rosso»;
  • «Quando giocavano Beretta ed Egbedi era tutta un’altra cosa!»;
  • «Metti dentro Savi che quei due lì a centrocampo fan ridere [Gentile e Vicari, N.d.R.]!» e «Ma sì abbiam cambiato Espinal per due scemi!»;
  • «Oggi c’è da piangere lacrime amare!»;
  • «Sonzogni cambia» e «No, è lui che deve essere cambiato!»;
  • «Ecco che [Guerra, N.d.R.] ha preso anche stavolta il bianco»;
  • «Fai giocare il portiere di riserva Rotoli»;
  • «Bravo hai trasformato la meta»;
  • «Cambialo "impresa edile" lì [Carrara, N.d.R.]»;
  • «E’ una vergogna» e «Mancano di grinta» e «Sono proprio demotivati» e «Anche quel Gentile lì non serve a niente»;
  • «Ta set minga Del Piero [non sei mica Del Piero, N.d.R.]»;
  • «Ma [Sonzogni, N.d.R.] non cambia nessuno?» e «No ogni tanto si gira guarda…forse non sa neanche chi c’ha in panchina!»;
  • «Almeno salta la panchina»;
  • «Iacopino sei proprio un cretino…fa anche rima!»;
  • «Vanno a due all’ora…sono lenti!»;
  • «Sei molle anche tu Matteo [Beretta, N.d.R.]»;
  • «Iacopino gli ha regalato il calcio d’angolo? Vabbè ma ha battuto il rigore bene»;
  • «Sempre penosa comunque la squadra»;
  • «[Sonzogni, N.d.R.] Firma le dimissioni e vai fuori dai c******i» e «Sì, firmale stasera che è meglio»;
  • «Giocano al rallentatore»;
  • «Dai cambia…ah no lui aspetta l’ultima azione!»;
  • «Vicari tornati nella Calabria…da dove c***o arrivi!»;
  • «L’è sciupà [è scoppiato, N.d.R.]: è lì fermo immobile [Vicari, N.d.R.]»;
  • «Fabiano ha giocato bene…l’unico!»;
  • «D’altronde vinciamo 4-1: dobbiam perdere tempo!».

18 febbraio 2007

Monza-Ivrea 1-1

Se dovessi riportare ciò che ho sentito in 90 minuti di squallore (cioè di partita), riporterei tanti insulti meritati per una squadra indecente, che per l’ennesima volta va a pareggiare fortunosamente con un avversario, l'Ivrea, che sarebbe dovuto essere alla sua portata.
La richiesta più frequente è che Mister Sonzogni se ne vada già stasera e non si nasconda più dietro alibi incomprensibili, anche perché se l’arbitro non ci avesse praticamente regalato quel rigore, prontamente realizzato da Vincenzo Iacopino, nemmeno un punticino striminzito avremmo portato a casa, dato che dopo neanche 15 minuti dall’inizio del primo tempo eravamo già sotto di un gol.
Ciò che a mio parere appare veramente inesplicabile è la continua decisione di mettere in campo Andrea Guerra e di giocare continuamente sulla sua fascia, quella sinistra, dal momento in cui è un giocatore incompetente, che scambia gli avversari per i propri compagni, passando loro sempre la palla e distruggendo quel poco di gioco che potrebbe essere costruito.
E poi se il calciomercato ci ha portato un sacco di volti nuovi, qualcosa vorrà pur dire, no? Ad esempio che l’allenatore non ha ben chiare le idee o che il suo brutto carattere fa scappare tutti i “veterani” verso lidi più confortevoli.
Ecco comunque il servizio montato con le azioni della partita: [se i video di YouTube non dovessero funzionare, prendetevela con YouTube che è da ieri sera che mi fa dannare: io li ho caricati e non so dirvi null'altro, N.d.R.]

Le foto più belle delle azioni di Monza-Ivrea 1-1






Altre foto le trovate a questo link.

I festeggiamenti dopo il gol dell'Ivrea


I cambi tra le file biancorosse




La curva dell'Ivrea





17 febbraio 2007

Complimenti dottoressa!

Ieri si è laureata una mia amica e benché io sappia che lei non vuole pubblicità, non posso esimermi dal farle i miei più cari auguri per un futuro professionale radioso! ;)

15 febbraio 2007

Monza Alè da non perdere

Stasera alle 20, in chiaro, su PiùBluLombardia non perdetevi (se non l'avete ancora vista) l'ennesima replica di Monza Alè. In studio con Riccardo Este, il nuovo portiere biancorosso, proveniente dallo Spezia, Ivano Rotoli, che spiega perché scegliere di essere il secondo portiere di una squadra di Serie C1, piuttosto che di Serie B e Dario Bergamelli, 19 anni, difensore proveniente dall'Atalanta, con cui il conduttore, al termine della trasmissione, si sbizzarrisce in prese in giro: «Canta con noi l'inno del Monza, lo hanno cantato tutti» e all'accenno di Bergamelli, ecco svelata la verità: «Ci ho provato con tutti, ma sei l'unico che ha accettato, dai che c'è Sanremo tra poco, sei già lanciato!» ed infine: «Sul sito del Monza potete contattare il marketing e l'ufficio stampa, ma anche Bergamelli: se lo volete a casa a cantare, si sta attrezzando!».
Dal campo e dagli spogliatoi, invece, interviste del solito Dario Martucci ad Alberto Bertolini («Con l'Ivrea magari si può vincere anche al 90' con un autogol!») e a Cataldo Montesanto, che ci spiega la differenza di gioco con palla a terra e con palla alta.

12 febbraio 2007

Iacolino nuovo acquisto del Monza?

Sarò monotona, ma è mai possibile che non passa settimana senza che il Giorno non ci delizi con i suoi refusi? Oggi sembra che nel Monza giochino tal Iacolino (forse che vi è sfuggita una "l" invece della "p" di Iacopino?) e Barje (ma lui sappiamo bene che non lo scrivono mai giusto, cioè Barjie: troppi sono gli esempi in tal senso a loro sfavore). Io mi sono sinceramente stufata, e voi?

11 febbraio 2007

Il rinnovato commento domenicale di chi si sente controllata e le spariscono i post già scritti dal blog!

C'è qualcuno che si lamenta perché non scrivo: ecco, proprio a te, sappi che avevo scritto il commento domenicale alle partite ed è sparito completamente prima che lo pubblicassi.
Di riscriverlo non ne ho proprio voglia, quindi accontentati di sapere che attualmente ho un gran nervoso che non si mitiga certo al pensiero che il Monza ha pareggiato pure col Pavia, penultimo in classifica, a tre punti dal Pizzighettone, grazie ad un gol di Bertolini. Dany ha detto: "Forse è meglio che giochino a porte chiuse domenica...neanche coi derelitti pavesi si vince", per la cronaca invece vi dirotto al sito ufficiale o a Monza-News.
Mi consolano invece le tre pappine al Parma e la rimonta vicentina ai danni della Juventus.
P.s.: oggi la Canalis a ControCampo appariva la metà di quello che si vede in queste foto, in più era un po' cascante: permettetemi una volta delle cattiverie da donna (già incavolata con la tecnologia...).

07 febbraio 2007

Oh Berlusca, dacci Kakà!

Ieri Berlusconi è stato protagonista dell’ennesimo show. Questa volta a Monza, in occasione della presentazione del candidato sindaco per la Casa delle Libertà, Marco Maria Mariani, che ha avuto una grande idea: ha chiesto all’ex premier: «Se lei ci prestasse Kakà, Pirlo, Gattuso e Seedorf?». Ma per far cosa? vi chiederete: non certo come nuovo schieramento politico di giunta, ma per il nostro Calcio Monza, infatti Mariani ha proseguito così: «Basterebbero sei mesi: il Monza andrebbe in Serie B e l’anno prossimo ci troveremmo in Coppa Italia». Fantamercato? Non c’è dubbio, ma l’importante è sognare.
P.s.: e magari con questa boutade si acquista pure il voto di qualche tifoso biancorosso…

04 febbraio 2007

L’opinione (inutile)

Oggi doveva essere una giornata di sport, un po’ di sano calcio come medicina di quella grave malattia di cui soffro: il tifo. Oggi invece tutti i campionati, dalla A alla B fino alla C e ai dilettanti, si sono fermati.
Faccio parte di quella minoranza di italiani che non sono d’accordo con questo provvedimento: ricordo ancora un certo 11 settembre 2001, in cui in America morirono migliaia di persone e qui in Europa non si riuscì neppure a fermare il grande carrozzone mediatico della Champions League. Quel martedì si giocò comunque Roma-Real Madrid (ma anche altre partite) e non ho mai capito il perché, dato che poi il mercoledì si pensò bene di sospendere tutto per rispetto e partecipazione di un dolore così grande.
Insomma sembrava non volessimo darla vinta ad Osama Bin Laden, vogliamo darla vinta a quei quattro scemi a cui non frega nulla del calcio, ma che lo prendono solo a pretesto per “fare il loro Edipo con la polizia”? Vogliamo chinare la testa per questi quattro teppisti (che purtroppo sono sempre esistiti negli stadi e anche fuori)? E allora perché non l’abbiamo chinata anche qualche giorno fa, quando hanno ammazzato quel povero dirigente tra i dilettanti? No, lì solo un minuto di silenzio su tutti i campi…
Siamo il paese delle contraddizioni purtroppo e chi ci va di mezzo sono solo i tifosi, quelli veri, che vogliono passare un pomeriggio di spensieratezza ad incitare i propri beniamini.
Si può non essere d’accordo, perché la vita è sacra e non si può morire così e non è vero che “the show must go on” sempre e comunque, ma nessuno porterà purtroppo indietro quell’uomo alla sua famiglia: è l’unica triste certezza di questa domenica senza calcio.

01 febbraio 2007

Dedicato a tutti quelli che…

…credono che Costacurta all’alba dei 41 anni sia ancora un giocatore di primo livello che con la sua esperienza può condurre da leader una difesa e non regalerebbe mai una rete agli avversari;
…credono che Cafu all’alba dei 37 anni sia ancora un Pendolino che con la sua esperienza può riconoscere quando il fallo è necessario e quando no e non regalerebbe mai un rigore agli avversari;
…credono che comprare Ronaldo (e Oddo) sia la panacea di tutti i mali;
…credono che quest’anno scudetto, Coppa Italia e Supercoppa Italiana siano già in saccoccia;
…per farsi del male all’andata hanno guardato il GF e al ritorno Cultura Moderna Slurp, ma non si sono accorti che alla fine il calcio vince sempre;
…hanno promesso Fabio Gallo e De Sousa e hanno comprato Tavares e Savi;
…hanno lasciato il ricordo di un’espulsione come ultimo sigillo con la maglia biancorossa;
…sono stati eliminati pure dalla Coppa Italia di Serie C.