 Nel tardo pomeriggio di ieri, ho avuto l'onore (e l'onere) di intervistare Dario Allevi, vicesindaco di Monza con delega al Turismo, allo Spettacolo e agli Eventi, ma soprattutto allo Sport [per questo poi ho saltato le rassegne stampa di Euro 2008, N.d.R.].
Nel tardo pomeriggio di ieri, ho avuto l'onore (e l'onere) di intervistare Dario Allevi, vicesindaco di Monza con delega al Turismo, allo Spettacolo e agli Eventi, ma soprattutto allo Sport [per questo poi ho saltato le rassegne stampa di Euro 2008, N.d.R.].La chiacchierata si è sviluppata intorno al suo tifo per i colori biancorossi e ai rapporti tra l'amministrazione comunale e il Calcio Monza. Tra le domande che gli ho posto, una proveniva direttamente da un amico ultrà dei Graziosa di cui mi sono resa simpaticamente portavoce: Luca pure il vicesindaco si pone le domande che ti poni tu e tutti i tifosi biancorossi con te ("perché cittadine come Sassuolo e Cittadella – che comunque non portano un gran numero di supporters allo stadio – sono riuscite ad arrivare alla Serie B e una città come la nostra non ha ancora ottenuto il suo obiettivo?"), ma come te non sa darsi una risposta concreta se non che "Il calcio oggi non si improvvisa: è programmazione, è giovani e tecnici preparati, c’è dietro un lavoro che porta a dei risultati. Evidentemente a Sassuolo e a Cittadella sono riusciti a programmare questo lavoro e i risultati sono sotto gli occhi di tutti: speriamo che tutto ciò possa avvenire anche a Monza".
Per leggere l'intervista integrale, rimanete sintonizzati su Monza-News.
 
Tutto vero quello che ha detto il vice Sindaco. Aggiungerei che servono anche e soprattutto gli investimenti (i danè) come dappertutto, se no puoi programmare tutto quello che vuoi ma non raggiungi gli obiettivi prefissati. Ciao
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