03 dicembre 2008

Assurdità in campo#2: le peggiori pettinature

Seconda puntata delle "assurdità in campo": questa volta analizziamo le peggiori pettinature viste calcare i campi di calcio di tutto il mondo, grazie ad un articolo apparso sulla CNN, la quale si rifa al sito inglese Football Fanzone. «Ci sono stati tantissimi calciatori con pettinature orribili nel corso degli anni. Football Fanzone presenta un undici dal gioco spettacolare, ma non dal bell'aspetto. E il taglio non è stato deciso da David Beckham».
La squadra è disposta con un 4-3-3 e vede in porta David Seaman: «Molti giocatori hanno fatto crescere i loro capelli in modo da sfoggiare una coda di cavallo - testimonianza di ciò sono Beckham e Roberto Baggio, il divin codino. Ma tanto crescevano i capelli di Seaman, quanto le sue capacità come portiere declinavano. Nel 2002, i capelli di Seaman erano troppo lunghi e Ronaldinho lo sapeva: tirò una scheggia da 40 iarde nel quarto di finale della Coppa del Mondo e mise fine alla carriera internazionale di Seaman. Riconoscente». I quattro della difesa sono Taribo West, Abel Xavier, Alexi Lalas e Trifon Ivanov: «2-Taribo West: tranquillo perché West, il difensore peripatetico nigeriano, credeva che il suo look fosse utile anche agli altri. Rasato ovunque tranne in due zone dove aveva lasciato crescere due antenne tinte coi colori della Nazionale. Almeno non gli ricadevano i capelli sugli occhi»; «3-Abel Xavier: è difficile immaginare oggi Xavier senza quella sua pettinatura, ma c'è stato un tempo in cui era contento di non sembrare così pazzo. Ma da Euro 2000, il difensore portoghese ha cominciato ad apparire con un look giovanilistico e trendy alla Babbo Natale. Ora con i Los Angeles Galaxy continua a fare regali agli attaccanti»; «5-Alexi Lalas: Era un calciatore o un rocker di musica grunge? Sembra che lo stopper statunitense non sapesse decidersi. Dopo la fine della sua carriera calcistica, Lalas divenne un CEO dei Los Angeles Galaxy e mise in mostra una più ragionevole capigliatura»; «6-Trifon Ivanov: l'irsuto difensore Ivanov era conosciuto come il Lupo Bulgaro - e non è difficile capire il perché. Il calciatore bulgaro dell'anno 1996 era sicuramente una presenza distintiva sul campo. Era uso tirare in modo non accurato da miglia di distanza». Al centrocampo troviamo Kazuyuki Toda, Carlos Valderrama e Chris Waddle: «4-Kazuyuki Toda: il Giappone e la Corea del Sud erano determinati ad organizzare un ottimo spettacolo quando ospitarono insieme la prima Coppa del Mondo affidata a paesi asiatici. Ma il giapponese Toda rese le cose più complicate. Combinando la cresta di gallo alla Beckham e la tonalità rossa alla Ljungberg, il combattivo centrocampista si guadagnò il passaggio al Tottenham»; «8-Carlos Valderrama: grande calciatore, ma non altrettanto si può dire della sua capigliatura. Il regista colombiano sarebbe saltato all'occhio anche senza una scioccante capigliatura biondo tinto, grazie alle sue doti calcistiche. Ma insieme ai suoi baffetti, i suoi ricci diventarono un marchio. Non poteva essere una parrucca, vero?»; «11-Chris Waddle: i suoi capelli al vento sono difficili da dimenticare, parzialmente perché lo fece negli anni '80. La sua pettinatura non è mai stata considerata un bel look neppure ora che viene ironicamente rivisitata». L'attacco è infine composto da Claudio Caniggia, Ronaldo e Rudi Voeller: «7-Claudio Caniggia: l'argentino è ricordato per il fallo subito da un camerunense ai Mondiali di Italia '90 nel match inaugurale e pe la sua interpretazione di Time, Love and Tenderness e di How can we be lovers? Ma ha anche compromesso la sua carriera internazionale, rifiutando di ascoltare il consiglio del CT Passarella nel 1995 di tagliarsi quella pettinatura da ragazzetta»; «9-Ronaldo: le capacità del brasiliano sono state messe in ombra da un taglio che appariva finito solo per due terzi. Ciò che rappresentava questa enorme isola sulla fronte di Ronaldo rimarrà un mistero come ciò che gli è successo alla finale dei Mondiali del 1998»; «10-Rudi Voeller: la sua capigliatura era brutta».

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