10 giugno 2010

Intervista esclusiva al presidente Salaroli: "Le critiche a De Petrillo rasentano il razzismo"

E' questione veramente di pochi giorni perché si ufficializzi il nome di Alessio De Petrillo per la panchina del Monza. A sottolinearlo il presidente Salaroli, in una lunga intervista concessa al mio microfono per Monza-News, dove mostra tutta la sua indignazione per le proteste sorte in questi giorni contro il futuro tecnico biancorosso: "Capirei la critica se fosse rivolta alla professionalità della persona: alle sue qualità tecniche e umane, ma non al fatto che appartenga alla categoria dei pisani". E sull'allontanamento di Roberto Cevoli, sul progetto e gli obiettivi della prossima stagione dice che...
Per leggere l'intervista integrale, collegatevi a Monza-News [l'intervista è stata ripresa anche da TuttoLegaPro, N.d.R.].

5 commenti:

  1. Anche io scrivo sul forum di Monza-News (nick: Monzasempre) ed è vero che molti commenti hanno sfondo razzista. Tuttavia è facile constatare che nella maggior parte dei casi le critiche sono relative al curriculum da postit di De Petrillo (nel senso che un postit è largamente sufficiente a contenerlo).
    Il razzismo è stato l'argomento che ha inutilmente dominato la prima parte dell'intervista. Dico inutilmente perchè avrei preferito si dedicasse più tempo ai motivi legati alla scelta di questo signore.
    Il parallelo tra Cevoli semi-sconosciuto (ma fino ad un certo punto dato che ha giocato in serie A e era stato sulla panca del Foligno) e De Petrillo per giustificare la scelta è largamente insufficiente a mio avviso.
    In ogni caso pare di capire che:
    a) fino a luglio nulla si saprà, almeno in via ufficiale su cessioni e acquisti o prestiti;
    b)non è ancora chiaro se questa società investirà in attività di promozione e marketing per portare più gente allo stadio
    c)non si capisce cosa sia il comitato tecnico e come operi nel concreto (almeno in via generale).
    Sarà che noi brianzoli siamo un pò cavillosi, pessimisti e contorti però sentendo parlare l'Avv. Salaroli e leggendo le sue interviste si innesca un processo inibitore dell'entusiasmo.
    Non dico fare come i presidenti delle squadre del sud che d'estate fanno proclami tipo Real Madrid, ma una onesta via di mezzo non sarebbe disprezzabile.

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  2. Ci sarà una seconda parte dell'intervista, visto che è durata 20 minuti (di cui almeno 10 "rubati" ad altre domande per far presente che ci siamo fatti portavoce di una protesta razzista che non ha senso - secondo lui, s'intende!)
    Ho fatto di tutto per incanalare il discorso verso argomenti di interesse, ma se lui voleva prima mettere i puntini sulle "i", trasformandosi da intervistato a intervistatore (si nota che alcune sue affermazioni sono domande esplicite, cui ho cercato di rispondere facendomi portavoce del malumore biancorosso). Comunque ti assicuro, che purtroppo per quanto tu parta con tutti i più buoni propositi, finisce sempre che l'intervista - quando si toccano le alte sfere - venga incanalata sui binari che fan più comodo a loro.
    Tanto se fai domande dirette, ci girano intorno e prima di arrivare al punto...beh, si fa notte!!
    Lo hai potuto notare quando si è parlato di obiettivi: il senso lo hai esplicitato al meglio tu nel punto a)
    E' deleterio fare proclami perché poi finisce che ti si ritorcono contro!

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  3. Comunque do un'anticipazione: almeno quando s'è messo a parlare degli abbonamenti per la prossima stagione (anche se anche lì vale la massima "molto fumo e niente arrosto") almeno ha ammesso che l'unico modo per attirare gente è costruire una squadra che vinca, convinca e faccia divertire. Poi che siano solo frasi di circostanza, beh... il dubbio rimane. Però almeno è una sparata un po' più terra terra, che lo avvicina ai comuni mortali, mi viene da dire.

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  4. Scusa, se sono già al terzo commento, ma mi vengono in mente mano a mano...
    Tanto per darti un'altra idea di come va il mondo...quando ho richiesto la possibilità di intervistarlo all'ufficio stampa, mi è stato risposto: "Beh, lunedì è stato ospite da Stefano in trasmissione, vedrai che le sue dichiarazioni non si discosteranno di molto da quanto già detto"!
    Quindi con che spirito poi ti devi approcciare, se non quello della rassegnazione?! :(

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  5. Mi rendo conto che non è facile interloquire con queste persone. Forse hanno poca dimestichezza a parlare con i giornalisti, forse hanno paura di essere fraintesi o molto più semplicemente non essendo, in primis, tifosi del Monza non riescono a comunicare la necessaria passione che si dovrebbe avere ricoprendo il ruolo di Presidente di una squadra di calcio (e non di una società farmaceutica o di un nosocomio).
    In ogni caso ritengo sia importante che sentano il "fiato sul collo" di voi giornalisti, dei tifosi e di tutti quelli che hanno simpatia per questi gloriosi colori.
    Insistere, magari cambiando strategia (se necessario): i tifosi senz'altro vi seguiranno e vi ringrazieranno!!
    Ciao

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