24 febbraio 2006

E' nel DNA della Roma: non c'è gioia senza sofferenza

[Da CoreDeRoma]

«Un grande entusiasmo per aver eguagliato il record storico di vittorie consecutive, uno sconforto ancora maggiore per l’infortunio del Capitano. Brutte immagini, sia quelle dell’infortunio che quelle del pianto di Vanigli, 3 entrate da dietro in 7 minuti…e poi la coccodrillata in diretta tv: “non volevo” tra le lacrime: sì, forse non voleva spaccarlo ma di certo l’ordine ricevuto era quello di non farlo girare mai, e qualsiasi giocatore affronti il nostro capitano ha un solo modo per non farsi saltare: stenderlo, colpendo dove sta messo peggio, da dietro, come fanno tutti partendo da Vanigli e fino a Thuram, senza che nessun arbitro, nessun dirigente federale, nessuna istituzione dello sport abbia speso una parola per la tutela di un giocatore che da molti anni a questa parte risulta sempre al primo posto del poco invidiabile record di giocatore del campionato che ha subito più falli. 

C’è stato ora tutto uno stracciare di vesti che ha seguito il fatto, ipocriti che fino a sabato deridevano Totti, insultando il suo coraggio e le sue parole ora si trovano senza il fulcro della nazionale, non ci avevano pensato. Noi Romanisti vorremmo che Francesco Totti tornasse a giocare in tempo per i mondiali solo per un motivo, perché lui ci tiene. Non fosse per questo già da tempo avremmo preferito consegnare all’Ita"g"lia il loro Alex Del Piero con magari Morfeo o qualche altro, tutti bravi giocatorini, non Romani, quindi “politicamente corretti”. La nazionale la sentiamo distante da noi perché il suo allenatore, i quadri federali, sono lo specchio di quello che abbiamo sempre combattuto. Saremo davanti ai televisori per Totti, De Rossi, Perrotta, non per la maglia dei Savoia o per il suo allenatore.
Intanto domenica c’è l’appuntamento definitivo con la storia !!
Ci arriviamo con la lingua di fuori ma senza il più grande, con una striscia di vittorie alle spalle che fa impallidire qualsiasi squadra al mondo. Comunque dovesse andare da qui alla fine del campionato, a partire da domenica prossima, va alla squadra e all’allenatore la nostra sempiterna gratitudine per quanto hanno fatto finora e per quanto faranno ancora e poi in alto i cuori, in fondo sono solo laziali, noi siamo ROMA!!»

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