24 novembre 2006

Opinioni a confronto

Sull'ultima partita europea della Magica ho ricevuto queste due opinioni, che ora metto a confronto.
Da Dany [che penso abbia preso da CurvaSud, correggimi se sbaglio, N.d.R.]: «Brutta di notte. Fedele ad un cliché che la vede sempre uguale a sé stessa, capace di rendere liquidi i sogni e solidi gli incubi, la Roma c’ha regalato un’ennesima serata senza né capo né coda. Sapevano tutti, e lo sapeva bene anche Rosella Sensi che infatti non si era fatta sfuggire l’occasione per un intervento corroborante, che questa serata serviva a staccare un biglietto per gli ottavi ed un assegno per il prosieguo di un progetto che fa, e non è colpa di nessuno, pesantemente conto sull’autofinanziamento della società. E dopo aver fatto strame di quella "masnada di pippe blaugrana all’italiana", e non facciamo mistero che il nostro giudizio sia pesantemente influenzato dalle insulse castronerie catanesi nel post-partita, siamo andati a scagliare con questa “donesk globe trotter” dei poveri. E siccome stiamo nella felice condizione di quelli che il biglietto se lo pagano, ci possiamo permettere di dire che lo schifo di stasera non ha giustificazione alcuna. Non sarebbe stata infatti sufficiente neanche la scompaginata prestazione dell’arbitro a fermare una Roma degna di tale nome. Sarà forse l’amarezza, ma hanno un pizzico di ragione quelli che affermano che la Roma incarna tutti i più grandi pregi ma anche i principali vizi della città di cui porta il nome. Tra questi c’è sicuramente quello di essere infingarda, forte con i deboli ed acquiescente con qualcuno che gli mostra un minimo di attributi. E adesso, per favore, che nessuno ci venga a parlare di partita della vita. La vita, o meglio "er grasso der core", se lo magnamo noi a sta appresso a 'sta squadra contemporaneamente geniale ed encefalitica».
Dalla newsletter di CoreDeRoma, invece: «“Mah!” oppure “Boh!”, anche “uffa” potrebbero essere tutti un buon inizio. Ci manca ancora la caratura internazionale, non ce l’abbiamo mai avuta a dire il vero, ma certi match-ball è un peccato mortale sprecarli. Ci riferiamo naturalmente agli ultimi due confronti di Champions League nei quali giocando male (contro l’Olimpiakos), e non giocando affatto (mercoledì in Ucraina) ci siamo fumati l’agevole possibilità di passare il turno con largo anticipo. Ora dobbiamo fare risultato contro il Valencia; come sempre dobbiamo giocarcela all’ultima partita con un orecchio al risultato del Pireo…. Agli ottavi se mai ci arriveremo ci aspettano squadre forti e che giocano al calcio; per avere un minimo di speranza di confrontarci alla pari dovremo entrare in campo con gli occhi della tigre altrimenti ci ridurranno a colabrodo. Per quanto riguarda il campionato, invece, andiamo incontro ad un fine settimana abbastanza importante perché i risultati di domenica prossima daranno una chiara indicazione sulle gerarchie future. La Roma deve fare il suo, poi a Palermo tre punti tutte e due non li possono prendere, domenica sera potremmo essere più sereni e un po’ meno inca**ati di adesso. L’importante è mettere in campo la Roma Dr. Jekyll e lasciare Mr. Hyde in Ucraina, ultimo luogo nel quale si è manifestato».
Ultima annotazione (mia): ho letto sulla Gazza che “il francesino giallorosso Mexès meriterebbe finalmente di giocare in una grande squadra”. Avrei optato per un facile no-comment, se non fosse che mi è venuta or ora voglia di scrivere al perspicace giornalista, dimentico che siamo la terza forza del campionato, “va da via i ciap”!

1 commento:

  1. Io lo tengo d'occhio....ma non capisco perchè!!!
    :-Þ

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