Tifosa giallorossa da quando era nella pancia della mamma, tifosa biancorossa con la maggiore esperienza e velleità da giornalista dalla terza elementare (21 anni ci sono voluti, ma poi il tesserino è arrivato!!!): cosa verrà fuori? Per ora varie collaborazioni (Monza-News e TuttoLegaPro), uno stage (ormai terminato) a SportMediaset e la gestione dell'ufficio stampa del Fiammamonza. Ma il blog resta il blog, magari con qualche mio "dietro le quinte" in più...
17 gennaio 2007
“E’ diventato un tormento” - Sebastian Deisler termina la sua carriera
“Non una piacevole motivazione ci ha portati qui”, queste le prime commosse parole di Hoeneß ai presenti, per annunciare subito dopo la notizia choc: “Sebastian Deisler vuole terminare la sua carriera calcistica”. Uno dei calciatori tedeschi più talentuosi non verrà più visto giocare in uno stadio della Bundesliga. Ad appena 27 anni Deisler appende le sue scarpette al chiodo. Si fa largo lo smarrimento.
“Questa non è una decisione presa dall’oggi al domani. E’ maturata lungamente in me”, dice Deisler poco dopo. Già nello scorso marzo, quando si è dovuto operare per la quinta volta al ginocchio a causa di una lesione alla cartilagine, aveva pensato al ritiro. “Ma io ho tentato ancora una volta. Non ne volevo ancora sapere”. Deisler festeggiò a novembre un rientro pieno di successi, divenne il match-winner della vittoria per 2-1 contro l’Amburgo, ma sorprendentemente arrivò alla decisione attuale.
Così come racconta Hoeneß, egli ha raggiunto solo con molta arte della persuasione che Deisler andasse in ritiro a Dubai. “Noi abbiamo lottato per lui”. Ma nella sera di lunedì Deisler lo ha reso partecipe attraverso un discorso a quattrocchi della decisione definitiva. “Io non ho più nessuna fiducia nel mio ginocchio” motiva così Deisler il suo passo. “Io non riesco più a giocare a pallone con la giusta pace interiore. E’ diventato un tormento”.
Deisler, che oltre ai numerosi infortuni, è stato in cura dal novembre 2003 all’ottobre 2004 a causa di una depressione, mette la parola fine dopo un lungo periodo di dolore. “Io ci ho pensato continuamente, che qualcosa potesse succedere di nuovo. Io non ero più completamente libero. E contribuire soltanto un poco al gioco, non lo volevo e non avevo alcun senso. Le cose fatte a metà non portano né me né la squadra da nessuna parte”. Il 36 volte giocatore della Nazionale vorrebbe superare questo distacco e tornare alla tranquillità. “Vorrei occuparmi solo di me stesso e della mia piccola famiglia. Poi vedremo come le cose evolveranno”.Hoeneß è profondamente dispiaciuto della decisione di Deisler. “E’ uno dei migliori giocatori, che abbiamo mai avuto in Germania. Ho sperato fino all’ultimo che fosse solo un brutto sogno” […]».
1 commento:
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