19 novembre 2007

Libertà di espressione=libertà di maleducazione?

Come mi insegnò Razzante, l'articolo 21 della Costituzione Italiana [da non confondersi con gli Articolo 31: ahahahah..., N.d.R.] dà a tutti "il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione": quindi anche la possibilità di andare in giro per le strade di Milano con la sciarpa giallorossa della Roma per ripararsi dal freddo quasi invernale. Ciò naturalmente implica per chi lo fa la possibilità di ricevere simpatici sfottò che rientrano perfettamente nei diritti di cui all'articolo 21: certo non vi rientra invece la maleducazione [perché di ciò - a mio avviso - si tratta, N.d.R.] di bidelli universitari baffuti che meschinamente ti si avvicinano alle spalle e con malcelato schifo, un po' di pena e tanto senso di compatimento affermano per ben due volte "pora tusa", affermazione dialettale che rendere in italiano è difficile, in quanto la semplice traduzione "povera ragazza" non implica quel senso di disprezzo tipico dei brianzoli e di questa loro espressione.
E io continuerò fieramente ad indossare la mia sciarpa giallorossa, alternata a quella biancorossa a seconda della temperatura esterna: e lui continui pure nella sua maleducazione!

2 commenti:

  1. Ma che bidello infame, dai!!!!!

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  2. Cara Paoletta te mi capisci perché sai quanto è infame il nostro dialetto e sai la sfumatura di significato di quel "pora tusa"...grazie per la comprensione!! ;)

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