Ieri vi avevo preannunciato questa intervista e a breve potrete leggerla nella sua completezza su Monza-News. Mister Andrissi è stato una persona squisita [discussione tra donne via Msn ieri sera: "Che bel fisico atletico che ha...peccato sia troppo su con l'età per me!", N.d.R.] e mi ha fatto molto riflettere quando, parlando dei giovani del vivaio, mi ha detto: «devono essere veramente molto umili. [...] i giovani d’oggi non hanno molta voglia di sacrificarsi: è un male un po’ comune – lo vedo anche nelle interviste di altri addetti ai lavori, nelle grandi società così come in quelle dilettantistiche. I giovani d’oggi devono capire che prima bisogna fare i sacrifici, poi si può ottenere qualcosa. I mass media – soprattutto la tv – ci fanno vedere quotidianamente i grandi campioni di Serie A: sono giustamente un sogno da raggiungere, però non si può ottenere tutto in fretta. Bisogna maturare con una certa gradualità». Senza fare troppi moralismi, purtroppo ha centrato in pieno una questione spinosa. Ed è per questo che - avendo in squadra i figli di Roberto Mancini - ha aggiunto: «per noi sono solo Filippo e Andrea. Li trattiamo come tutti gli altri». Ma basta essere un giovane "pseudocalciatore" oramai per alzare la cresta più del dovuto...
Tifosa giallorossa da quando era nella pancia della mamma, tifosa biancorossa con la maggiore esperienza e velleità da giornalista dalla terza elementare (21 anni ci sono voluti, ma poi il tesserino è arrivato!!!): cosa verrà fuori? Per ora varie collaborazioni (Monza-News e TuttoLegaPro), uno stage (ormai terminato) a SportMediaset e la gestione dell'ufficio stampa del Fiammamonza. Ma il blog resta il blog, magari con qualche mio "dietro le quinte" in più...
25 settembre 2008
Intervista esclusiva al nuovo allenatore della Berretti del Monza: Gianluca Andrissi
Ieri vi avevo preannunciato questa intervista e a breve potrete leggerla nella sua completezza su Monza-News. Mister Andrissi è stato una persona squisita [discussione tra donne via Msn ieri sera: "Che bel fisico atletico che ha...peccato sia troppo su con l'età per me!", N.d.R.] e mi ha fatto molto riflettere quando, parlando dei giovani del vivaio, mi ha detto: «devono essere veramente molto umili. [...] i giovani d’oggi non hanno molta voglia di sacrificarsi: è un male un po’ comune – lo vedo anche nelle interviste di altri addetti ai lavori, nelle grandi società così come in quelle dilettantistiche. I giovani d’oggi devono capire che prima bisogna fare i sacrifici, poi si può ottenere qualcosa. I mass media – soprattutto la tv – ci fanno vedere quotidianamente i grandi campioni di Serie A: sono giustamente un sogno da raggiungere, però non si può ottenere tutto in fretta. Bisogna maturare con una certa gradualità». Senza fare troppi moralismi, purtroppo ha centrato in pieno una questione spinosa. Ed è per questo che - avendo in squadra i figli di Roberto Mancini - ha aggiunto: «per noi sono solo Filippo e Andrea. Li trattiamo come tutti gli altri». Ma basta essere un giovane "pseudocalciatore" oramai per alzare la cresta più del dovuto...
3 commenti:
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I figli di Mancini si chiamano esattamente nell'ordine come i miei.
RispondiEliminaVorrà dire qualcosa?
Ciao
Mi sa che il cognome è diverso, però ;)
RispondiEliminaComunque credo voglia dire che avete gli stessi gusti :p
Grazie per Antonelli ma il resto lo hanno svenduto. Che campionato riuscirà a fare il povero Parma? La serie A la vedremo col binocolo.
RispondiEliminaLa vedo male!