03 febbraio 2011

E tutto partì tre anni fa da Monza-News...

Non amo le celebrazioni, ma questa volta devo fare un'eccezione per ricordare un evento particolare che mi sta molto a cuore: proprio in questi giorni - nel 2008 - Stefano Peduzzi mi chiese di collaborare per Monza-News. Sommo gaudio per me, visto che la proposta mi permetteva di unire le mie due grandi passioni: quella per il giornalismo (ai tempi mi stavo laureando alla specialistica in Teoria e Tecniche della Comunicazione Mediale) e quella per il calcio (e il Monza in particolare).

Ne è passata di acqua sotto i ponti da allora e devo dire che la passione non è mai scemata, solo mi accorgo che si è oramai trasformata.

A volte rileggo quel passo di Azzurro Tenebra di Giovanni Arpino (non ringrazierò mai abbastanza Gian Paolo Parenti, il mio relatore alla laurea specialistica. che per la tesi mi ha "obbligata" a leggere i grandi classici della letteratura calcistica, spalancandomi un mondo fantastico) che dice: "La gente neanche immagina cosa sia questo mestiere. Parole, fumo, chilometri di domande che si ripetono da cento anni, chilometri di risposte raccolte tra virgolette. L’ultimo ruttino dell’ultima scarpaccia in azzurro: tutti a registrarlo quasi fosse il gemito del papa morente" e mi ci ritrovo perfettamente, ma con un pizzico di amarezza.

Quanto mi mancano le domeniche in cui andare al Brianteo era una festa: ci preparavamo (io, mio cugino Daniele e mio zio Elio) con la nostra sciarpa al collo pronti ad urlare come pazzi ad un gol e a sciorinare gli insulti più assurdi quando non andava bene. Poi ce ne tornavamo a casa e la nonna immancabilmente mi chiedeva: "Sa la fà al Munsa?", ma se entravo in casa cantando qualche coro (quando si vinceva si cantava per tutta la strada!) già sapeva la risposta. Era quando avevo il muso che c'era da preoccuparsi...

Ora tutto è cambiato e io (co)stretta nel mio ruolo non riesco più ad avere quella spensieratezza (forse anche il Monza coi suoi risultati non particolarmente brillanti non mi aiuta...). Non rimpiango nulla, però: troppa è stata la felicità quando tre anni fa mi presentai col portatile dalla nonna (che a dire il vero di Internet ce ne capiva ben poco) per farle vedere che sotto l'articolo c'era la mia firma.

Tutto questo l'ho scritto di getto con un solo ed unico scopo: per dire grazie (ancora una volta) a chi ha creduto in me, ha puntato su di me a scatola praticamente chiusa e mi ha dato la possibilità di realizzare un sogno e di costruirmi a poco a poco una professionalità da sfruttare anche in altri ambiti. Grazie di cuore! :)

1 commento:

  1. sei brava, ti sei meritata di arrivare fino a questo punto. E sono convinto che migliorerai ancora.
    stè peduzzi

    RispondiElimina

Se hai voglia di dire la tua, ecco una buona occasione. Ricordati solo di non eccedere, in quanto i commenti offensivi verranno moderati o addirittura rimossi. Si fa quindi appello al senso civico e alla buona educazione dei lettori. Lo spazio commenti non è un luogo di sponsorizzazione di link altrui, si prega quindi di limitare al minimo l'inserimento di link non consoni, al solo fine di aumentare la propria visibilità. Grazie!