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Stamattina, aprendo il giornale, sono rimasta fulminata da questo titolo “Sala congeda Robbiati”: un vero colpo al cuore. Non potevo (e non posso tuttora) crederci: “Spadino” Robbiati se ne deve andare, vi rendete conto?! Ma rimango calma (mica troppo) e vado a pagina 16 per leggere tutto l’articolo incriminato: niente da fare, il Monza ha cancellato tutto l’attacco e a farne le spese sono stati Giacomo Ferrari, Marco Grossi, Alessandro Comi, Teophilo Karasavvidis (detto simpaticamente “Cacciavitis”, dal tifoso brianzolo incapace di pronunciarlo correttamente e per le sue non sempre brillantissime partite), ma soprattutto lui: Anselmo “Spadino” Robbiati.
Luciano Passirani, direttore generale, ha spiegato: “Scelte dolorose, ma obbligate ed effettuate di comune accordo con il mister Antonio Sala” (un commentatore quotato, ma sì facciamo pure i nomi: Dany, dopo aver ricevuto sabato il seguente SMS: “Begnini: ‘Confermiamo Sala per vincere il campionato’”, ha risposto: “Altri due anni di Serie C2”: chissà come ha preso questo sfoltimento della rosa?).
Anselmo Robbiati ha accettato la decisione, affermando: “Quando ho sentito parlare di Maiolo come uno dei papabili per il prossimo anno, mi è venuto un presentimento. E poi probabilmente stanno giustamente ringiovanendo l’organico”: e allora perché mandar via lui, che ha 34 anni, ma tenere Cristiano Giaretta (il nostro capitano, che io “amo” dal profondo del cuore, quindi son felicissima che lo abbiano riconfermato), che ha 37 anni? “Spadino” mancherai a noi tifosi, ma rimarrai nei nostri cuori: grazie per quello che hai fatto per il Monza.
Per caso qualcuno sa dove è andato a giocare spadino?
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