[Tratto dalla newsletter di CoreDeRoma]
«E' questo il canale sul quale devono andare in onda le gesta di un pugno di uomini: 7 provengono dal vivaio, 3 li abbiamo presi a parametro zero, del primo si diceva che non ci fosse con la testa, del secondo che era rotto e finito, del terzo che era un finto brasiliano. Il portiere s’è pagato il cartellino da solo per venire a giocare a Roma. Tommasi prende 1500 euro al mese. Montella, Mancini e Chivu a lungo sono stati infortunati e nel corso del 2005 sono stati dei “desaparecidos”. Ci aggiungiamo Panucci, Cufrè e Perrotta.
Questa è la Romana Demolizioni, questa è la Roma che ha stabilito il personale record storico di vittorie consecutive in campionato, ha eguagliato quello generale della stagione e si accinge a tentare l’assalto a quello di tutti i tempi.
Due persone completano i ranghi della R.D. (Romana Demolizioni): uno è Bruno Conti, che di calcio ne mastica e parecchio e che finalmente ha un ruolo decisionale nell’assetto societario. Bruno ha scommesso su Spalletti. L’altro è chiaramente l’oggetto della scommessa, ovvero Luciano Spalletti. Ne sa di tattica e molto più di colleghi titolati e incensati, ne sa di psicologia ed ha recuperato in un modo o nell’altro tutti i ragazzi che aveva a disposizione, ma soprattutto ne sa di vita. Ha mostrato da subito di possedere gli attributi, alla società, ai giocatori, alla stampa, non è uno che ti lascia passare tutto. Da ultimo ha costretto Sky a chiedere scusa, loro sempre pronti a leccare Capello, Galliani e Moggi, e con l’idea di prendersi gioco di Spalletti e della Roma…
“SKY - Il rigore su Totti è chiaramente concesso con manica larga!
SPALL. - Ha fatto vedere gli altri due non dati nel primo tempo?
SKY - Beh, no, però stiamo parlando...
SPALL. (a voce alta) - FACCIA VEDERE GLI EPISODI A CUI MI RIFERISCO, HA MOSTRATO IL FUORIGIOCO INESISTENTE CHE AVREBBE MANDATO PERROTTA DA SOLO IN PORTA?
SKY - …Beh, adesso per dovere di bla bla bla…”.
Insomma questo Magic Moment non è tanto un Moment, il Moment lo lasciamo agli avversari, è un periodo lungo che speriamo non abbia mai fine. Ce lo invidiano tutti, cercano di minimizzarlo: il c**o, gli arbitri, i pali di Siena (2, il 2 luglio e il 16 agosto), per non dire l’unica realtà ovvero: che affrontino squadre che sono sopra o sotto in classifica, che si giochi in 10 o 11, in Europa o in Italia, in casa o fuori, con la neve o con il sole, con Totti o con Okaka (il nostro turnover, tipo Ibra-Del Piero), sotto di due o sopra di tre, rigori a favore rigori contro, alla fine, quando l’arbitro fischia la chiusura…: ROMA HA VINTO!!
Siamo semplicemente orgogliosi di questi ragazzi che domenica tentano di scrivere la Storia e mettere il loro nome a fianco di tre squadre leggendarie che padroneggiarono nei rispettivi periodi».
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