20 marzo 2006

Lealtà o fair play: il concetto non cambia

Sì perché l’importante è aver dato una bella lezione a tutti quei giocatori specializzati nel fregare arbitri e avversari: Daniele De Rossi, “romano de Roma”, perciò facilmente considerato come “er solito burino de periferia”, ha messo a tacere tutti i detrattori con il bel gesto di ieri sera, durante la partita Roma-Messina (terminata 2-1). Su punizione di Mancini, De Rossi si era tuffato in avanti per colpire con la testa, ma la mano galeotta aveva deviato il tocco, ingannando Storari e superando così la linea di porta. Ma il prode De Rossi, sentendo un rimorso nella sua limpida coscienza di quasi 23enne [lasciatemi precisare che è nato 5 giorni prima di me, il che è una garanzia, N.d.R.], ha pensato bene di confessare il misfatto al capitano messinese Sullo e all’arbitro Bergonzi, che ha subito annullato il gol.

Ce ne fossero di più di gesti così.

2 commenti:

  1. E visto che il destino è crudele è stato ricompensato con un bell'infortunio che gli costa le partite con Juve e Fiorentina..che sfiga di merda quest'anno!!!!!!!!!!
    ciao,Dany

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  2. Che dolci parole che usi...

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