13 ottobre 2008

Monza-Lecco 2-2: la cronaca della partita

Gio' pronostico azzeccato ;)
Ennesimo pareggio per il Monza che non riesce a
strappare i tre punti nemmeno contro un Lecco mai domo (ha cercato la vittoria fino all'ultimo), ma con lo zampino del signor Ciro Carbone di Napoli: arbitro impreparato che fischia due rigori (legittimi) ai blucelesti (fallo di Bolzan su Montalto e fallo di mano di Taccucci), ma chiude entrambi gli occhi sull'evidente fallo di mano di un giocatore del Lecco in area, dimostrando così di utilizzare due pesi e due misure nei confronti dei due contendenti.
La partita comincia con un buon Monza che cerca di affondare con Iacopino, ma è il Lecco che passa in vantaggio grazie al rigore calciato da Carlini. Passa un quarto d'ora e arriva il pareggio biancorosso ad opera di bomber Torri, il quale spedisce in rete di testa un buon cross di Taccucci. Il vantaggio è nell'aria e arriva dieci minuti più tardi su calcio d'angolo, Torri spizza, ma è il capitano del Lecco, Bernini che getta la palla nella sua rete. Purtroppo la gioia per il Monza dura solo quattro minuti, infatti Taccucci prende di mano la palla nell'area biancorossa e l'arbitro fischia giustamente il secondo rigore (7 in 7 partite: un record!), che viene trasformato dal solito Carlini. Le squadre vanno negli spogliatoi, intanto in tribuna si avvistano gli ex Fabio Tricarico e Gianluca Coti. Al ritorno in campo è di nuovo il Monza a cercare la rete del vantaggio. Al 53' mister Marcolin sostituisce uno spento Alberti per Cesaretti e Tarroni (Cadregari è infatti squalificato) risponde richiamando in panchina Guglieri per Buda (buona la sua prestazione). Ed è proprio sui piedi del neoentrato Cesaretti che capita l'occasionissima della partita [ma qualcuno dalla curva mi dice che Cristian si sia aggiustato la palla con le mani, N.d.R.], sprecata ingenuamente: a porta praticamente sguarnita l'attaccante biancorosso riesce infatti a calciare sul palo. Il Lecco non resta a guardare e scalda le mani di Chauvenet che si supera in diverse occasioni. Teani non ce la fa e chiede la sostituzione: entra Scanu al suo posto. E' a questo punto che l'arbitro dà il peggio di sé non vedendo il fallo di mano lecchese: il Brianteo esplode e urla tutta la sua rabbia, anche Foresti in panchina non si controlla e riceve la giusta espulsione. Marcolin richiama un ormai spompato Chianese e getta nella mischia anche Savoldi; Tarroni, invece, sostituisce il rigorista di giornata Carlini per Danieli. Ancora qualche occasione per entrambe le formazioni, su tutte una fiondata di Quadri che si stampa all'incrocio dei pali. A tempo oramai scaduto viene espulso Carrara per doppia ammonizione.
Appuntamento con la vittoria ancora rimandato per i biancorossi che ora si trovano ultimi in classifica con 5 punti e in coabitazione con Portogruaro e Sambenedettese.
In sala stampa si presentano il Team Manager Foresti che urla tutta la sua indignazione: "L’arbitro è in malafede. E’ ora che cambi qualcosa nei piani alti. Non troviamo spiegazioni: probabilmente avessimo fatto qualcosa di male, non sarei qui a fare la voce grossa, perché se qualcuno sa di aver fatto qualcosa, si può anche aspettare delle ritorsioni, ma non c’è motivo perché ci trattino così. Non mi è mai capitato in cinque anni di vedere i tifosi monzesi che volevano buttar giù il cancello: siamo arrivati al limite della sopportazione". Mister Marcolin che afferma di aver oramai salvato la panchina e bomber Torri, che torna sugli episodi della giornata: "C’è da dire che oggi sono arrabbiato nero: sul primo rigore bisogna dire che il primo fallo era quello dell’attaccante. E uno che ha giocato a calcio, queste cose le sa e le vede. Il secondo lo puoi dare, ma a quel punto devi darlo anche a noi, visto che l’azione è identica. Non so più cosa pensare, anche perché se non ci fosse stato il fallo, io ero solo sul primo palo, infatti il cross era stato fatto su misura: non era un’azione fatta a caso. Non mi so dare una spiegazione logica".

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