11 aprile 2007

Riccardo Luna e il suo editoriale

Credo che si possa dire che Luna abbia dedicato il suo editoriale sull'amara sconfitta di Champions di ieri sera soprattutto a Dany, visto che mi sembra rispondere colpo su colpo a tutte le "ignominie" pronunciate dalla sua bocca (e culminate nel post di qui sotto: lì è autoironia, ma se lo sentivate ieri sera era pure una sana inca**atura).
Ecco le parole di Luna: «Finisce per noi una grande Champions. Finisce male, pazienza, bisogna saper perdere. Come hanno dimostrato i cinquemila romanisti sugli spalti con un tifo commovente. Ora inizieranno i processi, agli errori di Spalletti, alla serata no di alcuni giocatori, alla panchina sempre troppo corta e troppo giovane. Tutto vero, ma tutto passa per noi in secondo piano davanti a quello che in questi due anni si sta costruendo a Roma. Una squadra di giovani forti e perbene attorno ad un capitano immenso, una squadra allestita senza una lira di investimenti ma con fiuto di mercato e tanto lavoro quotidiano a Trigoria, una squadra che sa giocare un calcio bellissimo ed ha consentito alla società di risanare un bilancio che tre anni fa era un disastro. L'amarezza di una sconfitta da record non deve farci scordare da dove eravamo partiti e dove siamo arrivati. Due anni fa di questi tempi eravamo con un piede in serie B, con uno spogliatoio rissoso e spaccato, una dirigenza allo sbando e impaurita. Eravamo, allora sì, lo zimbello d'Europa, una squadra che quando perdeva finiva con tanti espulsi e qualche tafferuglio sugli spalti. Quella era la vera vergogna. Ieri invece ci siamo giocati un posto in semifinale di Champions League contro una delle squadre più forti del mondo in uno stadio che non avevamo mai visto prima. Ieri abbiamo salutato una competizione dopo aver vinto alcune partite che resteranno per sempre nei nostri cuori. Il salto è stato grande, troppo per noi: per questo la caduta di ieri fa così male. Ma la crescita c'è stata: della squadra, dello staff tecnico e anche dell'ambiente che ha dimostrato saggezza e maturità, due parole che con il termine tifoso non vanno affatto d'accordo, eppure qui, a Roma, ormai accade sempre più spesso. Ci rivedremo in Champions se sapremo dimostrare di essere una grande squadra [anche se colui di cui sopra spera di perdere persino il secondo posto a favore della Lazio e giocarsi i preliminari di Champions ad agosto, perdendo pure quelli: spero sia la rabbia di una serata, N.d.R.]. E quindi se avremo l'umiltà di rimettere lo stesso impegno contro la Sampdoria, l'Atalanta e le altre che affronteremo nel resto del campionato. La Roma è seconda, vuol dire Champions garantita senza preliminari. Vuol dire poter tornare a giocare nel calcio che conta con una rosa finalmente rafforzata da qualche campione, visto che ora Rosella Sensi qualche soldo finalmente lo può e lo deve investire sul mercato. Vuol dire affrontare un giorno il Manchester con un po' più di esperienza. Ma prima bisogna rialzarsi, essere più forti dello scoramento e dei soliti processi sommari, e tornare a giocare e a vincere. Se la Roma è davvero una grande squadra, se ha dentro la fame e la voglia di vincere che tutta Europa le ha riconosciuto fino a ieri sera, la Lazio che ci insegue a sette punti è spacciata. E magari a maggio potremo finalmente alzare un trofeo dopo tanto tempo: la Coppa Italia non vale mezza Champions, ma questo progetto merita un successo [anche se colui di cui sopra spegnerà la tv sia il 18 aprile, durante il recupero di Inter-Roma, sia durante le finali di andata e di ritorno di Coppa Italia, per evitare di assistere ancora al delirio nerazzurro, N.d.R.]. E intanto ha i nostri applausi. Nonostante il 7-1».
Che ne dici?

4 commenti:

  1. Intanto personalmente ne ho piene le scatole dei proclami di vittoria stile Totti o Derossi riguardo la coppetta italia,secondo di Spalleti riparlerò quando avrà vinto qualcosa visto che fino a oggi sono state solo sonore umiliazioni!!(remember Inter-Roma quest'estate?)terzo e ultimo ricordo le lodi sperticate per mister Zeman..anche allora ci trasformò in una vera squadra..ma i risultati concreti???....Ah dimenticavo l'alibi della reale forza della squadra rispetto per esempio allo stesso manchester..ormai è vecchia vista anche la quantità di Nazionali che schiera il nostro undici titolare.
    Okkio al secondo posto invece di promettere riscatti e vittorie da dedicare ai tifosi..Fatti non parole.

    RispondiElimina
  2. Si poteva perdere col grande e glorioso Manchester, uscire e tornare a casa. Ma non si poteva perdere così e prendere sette gol come fossero bruscolini. Sette tramvate! Sette calci in bocca mentre stai carponi. Sette schiaffoni, che fanno male, e si sentono. Non c’è neanche la reazione nervosa. Ma dov’è Chivu? Dov’è Mexes? Dove son finite le entrare rabbiose di De Rossi? E dov’è il Pek? E Panucci? E Totti la smettesse di tirare le punizioni sulla barriera! E Mancini ha finito di far la prima donna? E quel sellerone di Vucinic che l’unica palla che tocca la manda fuori dello stadio? E lo svedesino è meglio che torni da dove è venuto. Doni poi… è più svagato del solito. Sir Ferguson firma autografi a partita ancora in corso mentre Spalletti è dentro un incubo più grande di lui. Insomma, la Roma esce, ed esce male.
    ...ecco Core de Roma ha riassunto in sintesi...

    RispondiElimina
  3. Tutto quello che hai scritto è verissimo, nessuno lo mette in dubbio (anche se hai dimenticato di parlare della panchina corta!)...però non dimentichiamoci in che condizioni eravamo pochissimo tempo fa: 4 allenatori cambiati, ovunque andavamo ci facevamo prendere dall'inciviltà (poi non vogliamo essere chiamati burini?!) e dal nervoso...anche io vorrei vincere qualcosa però allora eravamo proprio quattro caciottari e ora non lo siamo più: un passo avanti lo abbiamo fatto...e poi se la Coppa Italia la vincono gli interisti e fanno festa (perché loro han sempre fatto festa considerato che è l'unica cosa che han vinto negli ultimi anni) perché non dovremmo farla anche noi...non sei tu quello che è andato a Genova nel '90 a vedere la finale?! Allora era un'altra cosa?! Non cerco alibi, sono anch'io incavolata con loro (pensavo che almeno sul 3-0 le palle le avrebbero tirate fuori...), però mica posso appenderli uno a uno...
    E poi abbiamo preso un gol da un ex del Monza, dovremmo essere felici (almeno per lui)...o forse arrabbiati che il Monza nn ha creduto in lui!!!

    RispondiElimina
  4. Si ma la finale del 90 è tutta un'altra cosa perchè per quella Roma li' la Coppa Italia era veramente un traguardo importante visto che di vincere il campionato nessuno si sognava ,la coppa Uefa un'utopia e la Coppa Campioni la facevano i campioni...Oggi ci intortano con paroloni e proclami burino-tottiani e poi ci rimaniamo male il doppio!!!

    RispondiElimina

Se hai voglia di dire la tua, ecco una buona occasione. Ricordati solo di non eccedere, in quanto i commenti offensivi verranno moderati o addirittura rimossi. Si fa quindi appello al senso civico e alla buona educazione dei lettori. Lo spazio commenti non è un luogo di sponsorizzazione di link altrui, si prega quindi di limitare al minimo l'inserimento di link non consoni, al solo fine di aumentare la propria visibilità. Grazie!