05 marzo 2011

Intervista esclusiva a Simon Barjie: "I buu feriscono, ma sono l'arma sbagliata. Monza non è razzista. E Stefàno non è un raccomandato"

E' deluso Simon Barjie (nella foto) dopo quello che è successo domenica scorsa in quel del "Fortunati" di Pavia e non si tratta solo della sconfitta e dell'aggancio della Paganese: è un sentimento più forte che nasce dall'aver sentito qualcosa che in tutti gli anni trascorsi a Monza non aveva mai sentito, quei "buu" provenienti dalla curva biancorossa: "Sono consapevole del perché i tifosi hanno fatto "buu" - spiega al mio microfono per Monza-News: - so che si tratta di un malessere molto più grande di quello che poteva essere il contesto della gara, ma voglio ricordare ai tifosi che ci sono modi, tempi e luoghi adatti per contestare senza passare per ciò che non si è". Anche perché - continua il terzino biancorosso - "quei "buu" erano indirizzati a Stefàno, ma hanno colpito tutti noi". E allora Barjie proprio non ci sta: "Stefàno gioca non perché si chiama Seedorf ed è un raccomandato - si sfoga il gambiano. - Ricordo a tutti che il ragazzo sta vivendo male questa contestazione, ma fortunatamente lo spogliatoio è con lui e tutti si fidano di lui: d'altronde qua ci si dimentica subito che in Olanda ha giocato in Serie A".
Per leggere l'intervista integrale, clicca qui.

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