Inutile dire che godono gli interisti, anche se sappiamo tutti che il godimento supremo lo provano solo i gobbi, sicuri, dall’alto del loro +10, di doversi guardare solo da sé stessi e da un calo di forma, che tutti auspicano e gufano, ma che ancora non dà segni di arrivare.
Dire ora che Moratti e Mancini avevano ragione e Shevchenko e Ancelotti avevano torto è troppo semplicistico, perché è normale che prima delle partite si apra la bocca (spesso a sproposito) soprattutto per caricare psicologicamente la squadra [spesso poi si caricano solo i tifosi avversari e i loro sfottò, N.d.R.], ma vediamo comunque quali sono le frasi che, riviste ora, con la consapevolezza del risultato favorevole ai nerazzurri, fanno più ridere o sono state profetiche:
- Moratti è il profeta: “Stavolta si vince. Adriano, se lo vuole, può essere l’uomo decisivo [sua, infatti, la rete della vittoria al 46’ s.t., zona che di solito è appannaggio della eufemistica “fortuna” rossonera, N.d.R.]”.
- Shevchenko ci ha preso a metà: “Ci penso io [il rigore trasformato dal Milan è infatti suo, N.d.R.]” e comunque ricordo che aveva già messo le mani avanti, nell’eventualità di una prestazione sotto tono, accennando alle precedenti partite di Champions League : “L’andamento del derby dipenderà anche dalla nostra condizione, martedì per noi è stata una gara difficile, per l’Inter meno visto che contro i Rangers non si è trattato di un confronto decisivo”. A posteriori le sue parole incoronano l’Inter come la squadra più brava.
- Mancini è anch’egli profeta: “A decidere sono stati solo gli episodi [anche questa volta, con la gentile concessione dell’arbitro Messina, N.d.R.]”.
- Ancelotti ci sperava, ma la gufata gli si è ritorta contro: “E’ l’Inter più forte degli ultimi anni” e la profezia su Vieri non si è avverata: “Vieri è qui da noi e vuole essere protagonista [circa venti minuti come sostituto di Gilardino che non hanno dato frutti, N.d.R.]”.
OT Vale, ma come l'hai saputo che Raffaele ha fatto outing? Bacio
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