Oggi il “Pres” ha scritto una bellissima lettera ai tifosi biancorossi, che ho ricevuto perché iscritta alla newsletter del 1912 e che sottoscrivo pienamente:
“Cari sportivi di Monza e Brianza,
abbiamo da poco iniziato l'agguerrito e spettacolare campionato di C1 con tanto entusiasmo e dopo aver ben figurato nella prestigiosa Tim Cup.
La nostra squadra ci sta facendo ‘sognare a occhi aperti’ ma le prime due partite casalinghe non hanno visto la partecipazione di quel pubblico che i nostri ragazzi meriterebbero [io c’ero, n.d.r.].
Probabilmente meno spettatori di Monza li hanno solo il San Marino ma qui da noi, con una città di 115.000 abitanti, che con la futura Provincia supererà gli 800.000, non sarebbe chiedere troppo poter contare su almeno un migliaio di abbonati ed avere 2000/3000 persone sugli spalti del Brianteo [io l’ho fatto l’abbonamento e l’ho sempre detto che sarebbe bello un Brianteo più pieno, n.d.r.].
Quando io e la mia famiglia abbiamo deciso di venire a Monza eravamo consapevoli che c'era molto da lavorare e che parecchi brianzoli hanno calcisticamente il palato fine e vogliono vedere il cosiddetto ‘calcio che conta’.
Ebbene, noi abbiamo programmato di poter raggiungere la serie B in 5 anni e subito dopo una stagione abbiamo centrato la serie C1; per questo campionato abbiamo allestito una compagine che non ci faccia troppo soffrire sportivamente parlando ma basta poco per avere l'opportunità di lottare per la serie cadetta.
Per fare ciò occorre però che la squadra abbia il pieno sostegno dei tifosi che nei momenti decisivi devono diventare il ‘dodicesimo uomo in campo’; per poter dare il massimo i giocatori necessitano di essere spinti dal calore del pubblico, dai loro cori e dai loro incitamenti [“e forza monza-forza il calciomonza-ti seguiremo lungo il tuo cammino-e la questura non ci fa paura-noi resteremo sempre insieme a te, n.d.r.].
Io non mi demoralizzo davanti alle difficoltà e sono uno che ama più ‘fare che parlare’, preferisco che per me parlino i fatti, e mi auspico che il nostro bellissimo stadio, vanto della città di Monza, possa diventare un punto di incontro per tanta gente.
Sono certo che il calcio possa essere uno strumento di aggregazione sociale e culturale e mi aspetto di incontrarvi sempre più numerosi al Brianteo per tifare tutti insieme [a domenica contro il Cittadella: speriamo che non piova, n.d.r.]
FORZA MONZA BRIANZA!!!”