30 maggio 2005

La performance di Di Canio

Ieri sera alla Domenica Sportiva, un Mazzocchi dall’occhietto birichino ha chiesto a Di Canio se la partita fosse stata una Partita a tutti gli effetti (ormai, dopo il derby, chi ci crede più alla Lazio?!) e Di Canio ha risposto glissando: “Dopo pochi minuti abbiamo preso un gol da polli!”. Non era il gol da polli: è che SIETE POLLI! Tu, caro Di Canio, in particolare.Ho sperato che la Lazio andasse in serie B, ma, come diceva un famoso striscione, “se annate in serie B, poi chi ce fa diverti’?”.

Valenzana-Monza 0-0

Niente paura. Tutto è rimandato a domenica 5 giugno, ma 2 risultati su 3 sono favorevoli a noi: anche in caso di pareggio passeremmo noi biancorossi, infatti nei play-off chi ha conseguito la posizione in campionato più svantaggiosa, ha pure il piccolo handicap di non poter contare sull’agevolazione del gol in trasferta: noi abbiamo terminato il campionato al terzo posto, loro al quarto. In alto i cuori, ce la faremo.

Verdetti di campionato: l’Emilia perderà una delle sue rappresentanti

Qualcuno mi ha appena censurato il sottotitolo che avrei voluto mettere a questo articolo, dicendo: “Il blog non è un forum, dove si esprimono i propri fermenti da tifosa”, ma non ci posso fare niente se il 14 e il 18 giugno (date dello spareggio) non tiferò Parma, ma Bologna. Non ho nessuna intenzione di darla a vinta al solito uccello del malaugurio, che gufa tutto l’anno contro la sua stessa squadra (sarà un metodo scaramantico? Di sicuro quest’anno sembra non aver funzionato).
E poi permettetemi di dire che sono vicina al dolore dei bresciani, che, a mio umile parere, hanno subito il battage mediatico del rigore non concesso alla Fiorentina contro la Lazio, la settimana scorsa: qualcuno dirà “Ma 3-0 è un risultato tondo e non ci si può aggrappare a queste cose”. Sì, ma mettevi dalla parte dei Viola, che per una settimana hanno goduto degli strali mediatici lanciati a destra e a manca dai giornali, che volevano si compensasse l’errore (anzi gli errori di tutto un campionato): li hanno galvanizzati e tutti si sono dimenticati che anche il Brescia era in lotta per non retrocedere.Ma ora lasciatemi andare alla ricerca di informazioni preziose sull’andamento della partita più importante di oggi: a dopo.

29 maggio 2005

E domani tutti a Valenza Po

I giorni scorrono veloci e così domani è già il 29 maggio, andata dei play-off: i tifosi biancorossi sono tutti già carichi, provvisti del magico tagliando per accedere allo stadio con la voce ben impostata per cantare e urlare a squarciagola i nostri inni. Purtroppo io in trasferta non ci sarò (come si dice, impegni accademici mi terranno lontana, insomma ragazzi devo studiare, gli esami si avvicinano!), ma un numero consistente di ultrà invaderà il comunale di Valenza Po: a Monzello sono stati infatti venduti un CENTINAIO di biglietti ai tifosi che si muoveranno con mezzi propri; la mitica curva “Davide Pieri” ha organizzato DUE pullman, uno dei quali doppio per circa CENTOCINQUANTA presenze; infine il Centro Coordinamento Monza Club ha venduto circa DUECENTO tagliandi e riempito TRE pullman. Insomma domani più di QUATTROCENTOCINQUANTA tifosi, vestiti con i colori sociali, con bandiere e sciarpe (alla faccia del caldo infernale) seguiranno le gesta dei nostri undici paladini. Il mio cuore sarà con voi.

Fonte: quale se non Stefano e la sua webzine: www.monza-news.it

28 maggio 2005

Oltre alla beffa, il danno

E’ parafrasando un modo di dire comune, che possiamo descrivere il trattamento riservato ai tifosi rossoneri da parte di un noto tour operator italiano: dopo aver perso la Champions League sul campo (la beffa sportiva), molti tifosi milanisti si sono ritrovati a dormire in alberghi fatiscenti, in compagnia di topi e scarafaggi, con un danno economico non indifferente: avevano infatti pagato il pacchetto viaggio (2 notti di pernottamento più l’accesso allo stadio) tra i 1000 e i 1400 euro (con un ulteriore supplemento di 170 euro per chi voleva alloggiare in un albergo di 4 stelle, anziché di 3).
Il bello è che il tour operator in questione non aveva più rapporti diretti con la Turchia da tempo immemorabile, per cui la scelta degli alberghi è stata fatta a scatola chiusa, senza una qualsivoglia verifica: così i tanto declamati alberghi a 4 stelle, in realtà non erano neppure classificati, anzi normalmente avevano un prezzo di 20 euro a notte.
E per finire il pacchetto comprendeva il trasferimento in pullman dall’albergo allo stadio: trasferimento che è saltato, si sono infatti perse le tracce dei mezzi di servizio, che sono stati stranamente sostituiti da taxi, rigorosamente a pagamento, comparsi improvvisamente dal nulla; e così anche per il ritorno in albergo, dopo la non gradevole serata calcistica, i tifosi rossoneri hanno dovuto ricorrere a mezzi di fortuna.

Fonte: il mitico Tiziano Crudeli, in un articolo comparso sul QS.

P.s.: a proposito di beffe, se cliccate qui potrete vedere l'ultima beffa internettiana ai danni dei poveri milanisti.

Carletto, sono pronta ad accoglierti a braccia aperte


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Chi pensasse che io mi riferisca di nuovo al buon vecchio Mazzone, si sbaglia. Stavolta il mio è un invito ad Ancelotti: il Milan non ti vuole più? Vieni da noi, non ti abbiamo certo dimenticato. Sì, il grande Bruno Conti ci potrà anche far vincere la Coppa Italia (sfatando la profezia del ’78, capito Ruffy!!?), ma noi necessitiamo di una rivoluzione completa e con te potremo metterla in atto. Il Berlusca non ti ha mai del tutto apprezzato, anzi le critiche plateali al modulo a una sola punta e all’eccessivo difensivismo le conosciamo tutti e pure Zio Fester (Galliani) oramai è convinto che sarà dura riprendersi da una batosta come quella di mercoledì a Istanbul e tu? Non vorrai mica rimanere in questa gabbia di detrattori che non ti capiscono (e forse non ti hanno mai capito!)? Riflettici e riflettete anche voi alte sfere della Lupa.

P.s.: non ho commentato la disfatta rossonera per le motivazioni già espresse nel post di mercoledì, posso solo dire che sono rimasta allibita dal comportamento di una persona, che dopo il rigore fallito da Sheva ha inveito contro la dirigenza milanista, esultato, goduto neanche il Bologna si fosse salvato…

27 maggio 2005

Nordic walking


Letteralmente “camminata nordica”, a causa delle sue origini finlandesi, il “nordic walking” ha visto nel 2004 una crescita netta tra il 12 e il 14% rispetto al 1997.
E’ una passeggiata a ritmo sostenuto con il supporto di bastoncini (il suo primo nome fu infatti “Pole [bastoncino da sci] walking”), adatta a chi pensa prima di tutto alla salute: favorisce le articolazioni e assicura un consumo energetico fino al 46% superiore rispetto ad una camminata normale. Inoltre allena l’85% della muscolatura corporea (come lo sci di fondo) e ha un’efficacia di oltre il 40% in più rispetto ad una camminata tradizionale.
I bastoncini diventano poi strumenti a sempre più alta tecnologia: con impugnatura ergonomia in sughero naturale, punta in acciaio indurito integrata, capace di garantire una buona tenuta su ogni terreno, perfino sull’asfalto bagnato.Tenete però conto di un particolare molto rilevante, se volete avventurarvi in questa disciplina: dovete scegliere il bastoncino adatto alla vostra altezza, moltiplicandola per 0.68(per cui se, come me, siete basse 1.62 m, dovrete acquistare bastoncini della lunghezza di 1.10 m), ma per essere più sicuri, avere un calcolo perfetto (come ho fatto io) e conoscere maggiori dettagli su questa disciplina collegatevi al sito www.nordicwalking.com.

26 maggio 2005

Siete avventurose? Un consiglio per voi

Entro il 31 maggio 2005 se vi connettete all’indirizzo www.salomonwomenwill.com potete iscrivervi e proporre il vostro piano di viaggio o avventura intorno al mondo e partecipare alla selezione dei progetti. Se sarete fortunate e la vostra idea verrà approvata potrete vivere il vostro sogno come sta facendo Marianne Armand, insegnante francese, che di questi tempi se ne sta andando in giro per il mondo con il suo compagno Olaf Landau: un viaggio tutto rigorosamente in bicicletta, la grande passione di Marianne, ma soprattutto gratis, in quanto supportato economicamente e organizzativamente da Salomon, marchio noto per la sua specializzazione in outdoor sportivo, che offre a tutte le donne di sentimento atletico, prodotti e dotazioni specifiche.
Certo, il giro del mondo di Marianne&Olaf non è così scontato e banale, in quanto i due hanno un preciso scopo: sarà una visita delle scuole incontrate lungo il loro percorso, una sorta di reportage antropologico sui modi e le abitudini scolastiche del globo, che verrà pubblicato sul sito sopraccitato.
Unica nota significativa: il sito è diviso in tre sezioni, dedicate rispettivamente a tre paesi europei, la Germania, la Francia e l’Inghilterra, tutti gli altri paesi sono identificati sotto la sezione internazionale.

P.s.: stasera ci sarà la finale di Champions League. Sarebbe contro la mia natura tifare Milan, Galliani, Berlusconi e compagnia bella, ma due motivi mi portano a sconfessarmi: il fatto che il Milan debba affrontare il Liverpool (con cui ho un conto in sospeso…e se soffre godo!) e il cuore rossonero che batte per me.

25 maggio 2005

Carletto, io tifo per te

No, mi dispiace. Non mi riferisco affatto a Carletto Ancelotti, allenatore rossonero, che domani sera sarà impegnato ad Istanbul nella finale di Champions League contro il Liverpool (chissà se si affiderà alla maestria tattico-tecnica del suo presidente per amministrare al meglio la partita!)
Mi riferisco al glorioso Carletto Mazzone, allenatore del Bologna, ancora invischiato nella lotta per non retrocedere: è l'allenatore, a mio avviso, più simpatico del mondo calcistico e non vorrei mai che dovesse vivere l'onta della retrocessione (anche perché sarebbe per me un grosso problema familiare, anche se ad ogni campionato, dalla prima giornata all'ultima, sento dire: "Tanto il Bologna va in Serie B!", spero che non ci prenda proprio quest'anno...).
Le possibilità per il Bologna sono purtroppo ridotte al lumicino, avendo solo 41 punti, e dipendono anche dall'esito delle altre partite. A livello matematico esistono ben 2187 possibili combinazioni e l'impegno del Bologna è veramente ostico: riceverà, infatti, la Sampdoria, che ancora lotta per la Champions League e che non ha certamente dimenticato il pomeriggio del 16 maggio 1999, quando, sempre al Dall'Ara un Bologna demotivato pareggiò per 2-2 condannandola aritmeticamente alla serie B (Fonte: sito web Repubblica).
Ma facciamo loro forza: una vittoria significherebbe salvezza e, dopotutto, il portiere blucerchiato, Francesco Antonioli, che ha un passato nei felsinei (il che non significa nulla, data la sua immensa professionalità), è famoso soprattutto perché la Roma vinse lo scudetto NONOSTANTE in porta ci fosse lui: dai Bologna, ce la puoi fare. Forza Carletto, tira fuori tutta la tua grinta e fai vedere che sei ancora in grado di farci sognare.

24 maggio 2005

Del Piero: un futuro assicurato

Quando appenderà le scarpette al chiodo, Alessandro Del Piero, capitano giuventino, se non riuscirà a farsi spazio nel mondo calcistico, potrà sempre prendersi una rivincita come attore: ormai stanno diventando sempre più memorabili le sue fiction pubblicitarie con la bella Miss Italia Cristina Chiabotto (chiamate in gergo “advertainment”, un mix tra “advertising”, pubblicità e “entertainment”, intrattenimento: si vende un prodotto raccontando una storia a puntate).
L’unico problema che dovrà affrontare il nostro temerario Alex, forse sarà la concorrenza con il mitico uccellino, coprotagonista negli spot, sicuramente più espressivo e simpatico di lui.

23 maggio 2005

Qualcuno si chiederà perché non si parli di scudetto

E’ presto detto: perché io sono pronta a complimentarmi col Milan per il suo secondo posto, che poteva essere anche più positivo, con l’Inter per il terzo posto (anzi all’Inter posso arrivare persino ad augurare di vincere la Coppa Italia, tanto…), posso dispiacermi per l’Atalanta, ormai matematicamente retrocessa ed essere vicina alla Fiorentina, con un piede in Serie B, ma mai e poi mai potrò lodare chi non se lo merita, chi scappa di nascosto, chi nonostante le sue grandi capacità tanto elogiate in questo periodo non è comunque riuscito nell’impresa di vincere la Champions League (quanto godo!!!!): mi dispiace, sarà un mio limite, ma quando la gente si comporterà in modo più corretto allora forse potrò dire “Chapeau!”, ora me ne starò zitta a godermi la mia salvezza, guadagnata sul campo dopo una stagione sventurata, e soprattutto senza certi “infami traditori”, che ora pensano di godere, ma se si facessero un bell’esamino di coscienza capirebbero tanti comportamenti a loro ostili, il mio per primo.

22 maggio 2005

Clamorosa protesta al tribunale di Monza

Ieri mattina l’avvocato monzese Francesco Mongiu ha tenuto impegnate le forze dell’ordine minacciando di lanciarsi dal terrazzo al secondo piano del tribunale.
Il noto legale stava vivendo un difficile periodo e si sentiva alquanto amareggiato perché, a suo modo di vedere, si erano ormai bloccate da troppo tempo le indagini, mosse dalla sua denuncia del settembre scorso a carico di due dirigenti dell’AC Monza Brianza 1912: indagini riguardanti presunte tangenti, legate all’utilizzo di giocatori nel settore giovanile, scattate appunto dopo la denuncia di Mongiu contro il vicepresidente monzese Felice Pioltelli e il direttore sportivo Luciano Passirani.
Mongiu aveva accusato la società di aver chiesto “sponsorizzazioni” per poter far giocare nelle giovanili suo figlio diciassettenne, la società aveva subito reagito con comunicati ufficiali apparsi sui quotidiani e anche la squadra, per mano del capitano Cristiano Giaretta, ne aveva difeso l’operato, rinviando le accuse al mittente; infine Mongiu, a sua volta, aveva querelato la società per diffamazione a mezzo stampa.
Ieri l’avvocato sessantreenne, in stato di grande tensione, si è arrampicato sul cornicione del tribunale e si è convinto a scendere solo dopo l’intervento del comandante del Reparto territoriale di Monza, colonnello Alfonso Manzo; soccorso infine dai sanitari, è stato trasportato al pronto soccorso cittadino.

Fonte: Il Giorno

21 maggio 2005

Ci è rimasta solo la Coppa Italia

Andata: Roma-Inter, 12 giugno, Stadio Olimpico.
Ritorno: Inter-Roma, 15 giugno, Stadio Meazza.
Ecco l’epilogo di due stagioni a dir poco catastrofiche: una squadra, l’Inter, che doveva far fuori tutti grazie al pupillo di Moratti, Roberto Mancini, e vincere così uno scudetto che manca da 16 anni e invece, dopo essere stata soprannominata “degli X-Men”, grazie allo straordinario numero di pareggi, si ritrova stabilmente terza in campionato, ma fuori dalla Champions League, per merito anche dei suoi “fantastici” tifosi.
L’altra, la Roma (per gli amici “Magica”), che ha cambiato quattro allenatori (Prandelli, per gravi problemi familiari, Voeller, Del Neri ed ora Bruno Conti), ha fatto pena in Champions (lei e pure i suoi pseudotifosi) e anche in campionato, dove ha inanellato una miriade di sconfitte e non ha ancora la certezza matematica della salvezza (anzi domenica con l’Atalanta ci sarà da soffrire) e ha ottenuto l’accesso alla Coppa Uefa solo grazie alla vittoria di ieri sera (pensate se quel cavolo di rigore di Totti non fosse riuscito a ribatterlo in rete…)
Ma ora è il momento della riscossa: in alto i cuori e cerchiamo di dare un senso a questa stagione! Prendiamoci una immeritata soddisfazione! Ce lo meritiamo!
Forza Lupi (anche nei tempi cupi)…e poi tutti al matrimonio del Capitano (tanto per il regalo c’è la lista nozze sul sito delle Gioiellerie Brusco: che pena!)

P.s.: Interista ricordati i biglietti!

18 maggio 2005

Lettera aperta alle fan di Campioni

A voi, migliaia di ragazzine urlanti con magliette terribili comprate a chissà quanti euro nelle bancarelle tarocche di Milano e che ieri avete invaso il Brianteo, mi rivolgo: perché per 11 emeriti imbranati (che spero tornino nel limbo da dove sono venuti) avete assiepato gli spalti di uno stadio, che meriterebbe gli onori ricevuti ieri sera, ogni domenica?! Perché passate le telecamere, lo spettacolo, i divi televisivi non provate a ritornarci e esultare anche per chi magari è meno conosciuto (solo perché Italia 1 non lo riprende…ma Canale11 sì!), ma ogni domenica mette il cuore nelle partite che gioca, anche più di quello messo dai famosi 11 imbranati?! Perché non gioite anche per questa squadra, l’AC Monza Brianza 1912, risorto dalle ceneri di un fallimento, militante in Serie C2, e non solo per una squadra, che ha giocato il campionato di Eccellenza e che è stata portata alla ribalta solo per merito di un reality show?! Ma tanto voi non capite neanche di cosa sto parlando: a voi basta che passino in tv per farli diventare i vostri beniamini, i vostri miti…tutto il resto può rimanere dov’è che a voi non tocca minimamente! Vi interessano le luci, le paillettes, il mondo dorato che vi fa sognare, non quello di chi lavora seriamente tutta la settimana per dare il massimo in campo anche senza nessuno che lo segua ventiquattr’ore su ventiquattro e senza il sogno di approdare così facilmente ad un ritiro pre-campionato con tre grandi squadre di Serie A. Ma per me i miti invece sono proprio loro: Robbiati, Giaretta, Espinal, Pontarollo…nomi che a voi non dicono nulla, ma che sicuramente hanno messo una firma più incisiva e duratura nel mondo del calcio. Io sono sempre con voi: grande Monza, continua a farci sognare!

Giro d'Italia


Giro d'Italia
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Mercoledì 25 maggio il Giro d'Italia passerà dal mio paese (Paderno Dugnano). Chi fosse interessato a seguirlo "dal vivo" può contattarci per ulteriori dettagli su orari e percorsi.
Il 26 maggio, ovviamente, verrà pubblicato il commento di quanto (spero) riuscirò a vedere.

Extreme Ironing


extreme_ironing
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Tutto nasce da un saluto originale improvvisato da Phil Shaw, un appassionato di scalate. Infatti, giunto in cima ad una vetta, ha impugnato un ferro da stiro. Da allora questa è diventata una nuova, incredibile, disciplina sportiva, l'Extreme Ironing, che qualcuno sta già cercando di portare alle Olimpiadi. Per praticarla basta un ferro da stiro, una camicia e una situazione pericolosa o un luogo impensato: sul fondo del mare, in groppa ad un cammello, mentre si scia o si va in motocross!
A settembre si terrà il primo campionato mondiale con sede a Monaco di Baviera: ci si potrebbe chiedere quali saranno le prove da affrontare e come verranno valutate!

Per saperne di più: http://www.extremeironing.com/~eib/ei/homepage/main.php

Ritornando al derby

Il professor Alberto Acciari, docente di Marketing Sportivo alla Cattolica di Milano ha analizzato le conseguenze economiche dello “scandalo” (perché non si può certo parlare di partita di calcio) verificatosi domenica all’Olimpico. I dati che si possono rilevare dall’accurato esame del professor Acciari non sono per niente confortanti per i tifosi delle due sponde della Capitale (e men che meno per me quindi):
  1. nessuno potrà avere il rimborso del biglietto, perché con il suo acquisto il compratore stipula un contratto, che garantisce lo svolgimento dell’evento, non certo la sua qualità (pessima purtoppo in questo caso);
  2. le squadre rischiano la disaffezione, non solo dei supporter, ma soprattutto, e cosa economicamente ben più grave, degli azionisti, perché non hanno più basi su cui fidarsi. Le stesse società sono latenti, non danno riferimenti precisi;
  3. ci possono essere riflessi, anche se non immediati, in Borsa, in quanto essa viaggia su tempi diversi e non si lascia influenzare da una sola partita (…ma da una stagione disastrosa, sì, aggiungo io!)

Fonte: www.kataweb.it/sport

P.s.: devo ringraziare il mio Roby, che sta diventando il mio RSS personale, fornendomi spesso le dritte per le notizie da commentare.

Sport Lombardia

In vena di link vi proponiamo un blog amico (che ci ripagherà altrimenti botte!) che tratta argomenti simili, ma forse in modo più serio del nostro: www.sportlombardia.blogspot.com.

"Quelli che il calcio..."

La solita fonte autorevole, ma sempre da tenere nascosta (anche per la mia incolumità: se si sapesse come rubo le sue chicche...) ha analizzato il passaggio di conduzione di "Quelli che il calcio..." da Fabio Fazio (ora a "Che tempo che fa"...ma forse l'anno prossimo, scoop esclusivo, si accaparrerà i pacchi di Bonolis!) a Simona Ventura, sottolineando come questo passaggio abbia trasformato la trasmissione nella vetrina dei personaggi di Lele Mora (agente della Ventura). D'altronde ormai il campionato e le partite hanno un ruolo di secondo piano rispetto alla personalità debordante della conduttrice e ai collegamenti con i suoi amici dall'Isola o dalla Farm. Io mi sono ormai arresa a seguirlo e sono tornata a "Tutto il calcio minuto per minuto": almeno ne sanno qualcosina di più di calcio.

16 maggio 2005

Ieri

Ieri è stato il giorno della verità in quei famosi tre sensi:

  1. Roma-Lazio 0-0, un derby ignobile, giocato senza cuore (e pure senza qualcos’altro), un'unica occasione da gol in 90 minuti, soporiferi come non mai: giusti i fischi, gli insulti e quant’altro è stato fatto per far capire che bisogna sempre rispettare i tifosi, ma soprattutto i colori che si indossano! Pietoso Cassano che a cinque minuti dalla fine si è avvicinato alla panchina, chiedendo a Bruno Conti (poverino!) il cambio perché era stanco…ma se non aveva fatto nulla in tutta la partita? Giusto non accordarglielo;
  2. Olbia-Monza 0-1, “finché vivrò / io sarò un biancorosso / io sarò un biancorosso”: sì, perché se lo meritano dal profondo del cuore gli undici leoni che sono scesi in campo ieri al Nespoli e ci hanno fatto godere e sognare in una C1 che è alla nostra portata! Facciamo fuori gli “orafi” e poi chiunque si avventurerà sul nostro cammino perché ce lo meritiamo: “e forza Monza / forza il Calcio Monza / ti seguiremo lungo il tuo cammino / e la questura non ci fa paura / noi resteremo sempre insieme a te”;
  3. alle ore 19.15 il mondo ha acquistato la nostra nuova interista, dopo 13 giorni di attesa, che sono valsi tutti visto il risultato perfetto: forza Lisa, aiutali almeno tu quei poveri derelitti per cui tifa tuo papà, portagli un po’ di fortuna almeno per il campionato dell’anno prossimo.

P.s.: scusate il nuovo uso privato del “mezzo pubblico”.

15 maggio 2005

Domani

Domani sarà il giorno della verità in tre sensi:
  1. Roma-Lazio, un derby che non ha niente da dire ai fini della classifica (a parte evitare di retrocedere e di farsi prendere in giro a vita con un’altra figura barbina come quella dell’andata), ma che spero possa essere giocato come Dio comanda e che mi dia un po’ di sano godimento visto che vado a vedermela (ok, alla tele, ma mi accontento): il mio sogno è 0-0 fino al novantesimo e poi guizzo finale a pochi secondi dalla fine e i laziali che soffrono per la sconfitta, ma so che è solo un sogno;
  2. Olbia-Monza, ultima partita del campionato di Serie C2: una vittoria e i play-off sono nostri e poi chissà, l’importante è esserci e metà del mio cuore domani sarà in Sardegna, anche perché qui le certezze di godimento sono un pochino più alte;
  3. il mondo acquisterà una nuova interista o almeno è quello che speriamo da 12 giorni, ma domani sono sicura che ce la faremo ad averla tra noi: certo pensare che il suo futuro debba essere così tristemente segnato da un padre interista che me la travierà mi deprime molto, ma farò il possibile per farla crescere bene. D’altronde non tutti hanno il privilegio di vincere uno scudetto ancora nella pancia della mamma come me, forse mi rassomiglierà perché lo vincerà a 18 anni.

In bocca al lupacchiotto a tutti e tre (ma in particolare a Chiara&Lisa)…e crepi l’aquilotto per sempre.

P.s.: scusate l’uso privato del “mezzo pubblico”.

14 maggio 2005

"Serena Williams è scomparsa"


serena
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Ora, se io fossi Serena Williams insulterei fortemente chi si è inventato questo fantastico titolo: ditemi cosa capite nel leggerlo? Perché magari sono io che sono ambigua e non il titolo, ma appena me lo sono trovata davanti stamattina ( è nella prima pagina del QS di oggi) ho subito pensato: "Così giovane ed è morta?! Che le sarà successo?!", invece poi ho scoperto che era semplicemente stata sconfitta da Francesca Schiavone durante gli Internazionali d'Italia di tennis a Roma.Forse (anzi sicuramente) ha ragione colui che dice: "Quando leggi il QS, devi andare a guardare la gerenza e capirai tutto!" E sì: Xavier Jacobelli: un nome, una garanzia.

13 maggio 2005

Ronaldo torna single


Non che mi interessi parecchio il gossip puro e fine a se stesso, a meno che non sia su chi se lo merita, ma mi ha fatto veramente sgranare gli occhi il laconico comunicato stampa con cui è stata annunciata la fine della love-story tra Daniella Cicarelli e Ronaldo: “Il giocatore Ronaldo e la presentatrice Daniella Cicarelli informano ufficialmente che sono separati e si riservano il diritto di non dare maggiori dettagli sull’episodio”.Mi dispiace, soprattutto perché non capisco come possa essere successo a pochi giorni dall’aborto spontaneo della ragazza, dato che i due erano galvanizzati dall’idea di avere un figlio e lo avrebbero voluto chiamare Joao Paulo in onore a Giovanni Paolo II: ciò mi faceva pensare che la mazzata dell’interruzione di gravidanza li avrebbe ancora più uniti per riuscire a superare un momento così doloroso. Invece le cose hanno cominciato ad andare sempre peggio: continui rinvii al matrimonio, lanci di computer dalla finestra, cellulari scagliati contro gli autisti, forse non erano solo malelingue, ma segno di un disagio profondo tra i due, sfociato nella resa dei conti di venerdì scorso.Fossi un tifoso dei “galacticos” inizierei a preoccuparmi che la forma di Ronaldo non torni ad essere quella precedente alla storia con Daniella, ma per fortuna non lo sono, anzi posso pure vantarmi di tifare per la prima squadra ad avere espugnato il Bernabeu dopo 30 anni…

Fonte: www.repubblica.it

Ps: se volete continuare a divertirvi, dovete dare assolutamente un’occhiata anche a www.nonsoloblog.blogspot.com, troverete interessanti notizie su Ilaria D’Amico e le esilaranti gaffe di Studio Aperto.

11 maggio 2005

Simpatie di un portiere "dimenticato"

Alberto Fontana da Pinarella di Cervia, ridente località sulla Riviera Adriatica, dove la famiglia possiede un albergo, è uno dei portieri dell’Inter (secondo? Terzo? Chi lo sa! Neanche lui ne ha più la certezza) e ha rilasciato un’intervista al veleno al QS, lasciando trasparire il suo immenso “amore” per l’attuale allenatore nerazzurro, Roberto Mancini:“I miei rapporti con Mancini non sono mai nati, lui non ha le palle per dirti le cose in faccia. E’ un bambino viziato, che ha paura della sua stessa ombra e che ha sempre bisogno degli altri. Come uomo è uno zero. Ha voluto i suoi giocatori e considera solo loro: Mihajlovic si è sempre comportato bene con tutti, ma Veron è talmente innamorato di se stesso da non concepire l’idea di gruppo, di spogliatoio. Non a caso è amico di Mancini, mentre Adriano non lo è più e inimicarsi uno come lui significa davvero non essere a posto. Ma non ci si può aspettare nulla di diverso da uno che non ha né personalità né carisma”.Permettetemi una chiosa finale: Mancini era da‘a Lazio e lo si nota.

La nostra prima foto


Finalmente possiamo postare anche foto e così vi possiamo far ammirare il nostro (anzi forse solo mio) eroe di domenica al Brianteo: Daniele Federici, autore del primo gol...alla faccia dei menarogna.

10 maggio 2005

Il lancio del nano


lancionano
Originally uploaded by Francesca S.
Riguardo alla notizia data in precedenza, ora è possibile vedere anche la foto di questa nuova e discutibile disciplina.

09 maggio 2005

Carissimi lettori...

Si, ok, se nella Capitale continuano così andranno in Serie B (come profetizzava in tempi non sospetti il prof Padovan), ma almeno un sogno continua: Monza-Valenzana 2-1 e i play-off sono ancora alla nostra portata.
Una partita che mi ha fatto perder dieci anni di vita: cinque nel primo tempo perché, dopo appena 30 secondi, ho dovuto patire il gol della Valenzana su calcio d’angolo e i commenti inutili e alquanto penosi di un “tifoso” biancorosso, che probabilmente si reputava migliore dell’allenatore e di tutti e 11 i giocatori messi insieme, criticando qualsiasi azione con insulti pesanti; lo so che il nostro è un popolo di allenatori, ma il buon senso ce l’hanno fatto proprio per mettere un freno alla lingua, anche se forse non tutti lo posseggono. Questo “tifoso” è riuscito a rovinare pure la festa del primo gol del Monza, insultando Federici: “Ha segnato l’unico che non se lo meritava!” ha commentato dall’alto del suo pulpito, tirandosi addosso gli improperi di tre veri tifosi biancorossi (una dei quali ero io), che erano seduti lì vicino, ma poi non ha più potuto parlar per niente perché il gioco è stato solo nostro, abbiamo avuto moltissime occasioni, purtroppo sciupate, e abbiamo realizzato grazie a “Spadino” Robbiati un rigore sacrosanto.
Gli altri cinque anni li ho persi negli ultimi minuti del secondo tempo, quando la Valenzana pressava e cercava in tutti i modi il gol del pareggio e l’arbitro non si degnava di portare quel maledetto fischietto alla bocca, posticipando la fine dell’incontro sempre di più: 6 i minuti di recupero, quando ne aveva segnalati 4 o 5 (nel campionato di Serie C2 non abbiamo il quarto uomo con la lavagnetta luminosa che ci dà queste indicazioni e dobbiamo aguzzare la vista per poter vedere la manina dell’arbitro che si alza in mezzo al campo con i ditini alzati).
Ma alla fine grande festa con i giocatori che hanno lanciato le magliette agli ultrà…e ora tutti a Olbia!!!

P.s.: e ora Dany, dopo questa bella vittoria, posta ancora i tuoi commenti cattivi, che ti ho persino definito “vero tifoso biancorosso”.

07 maggio 2005

Coprite le gambe alle ragazze pon pon


Potrebbe sembrare l’esortazione di qualche talebano afgano o ayatollah musulmano, invece è l’essenza della nuova legge varata dal Parlamento del Texas: l’ordinanza prevede che le giovani tifose, che risollevano il morale delle squadre liceali ed universitarie, si coprano per non corrompere i giovani uomini con l’esposizione di troppi centimetri di pelle e perché ciò contribuisca a suggerire nei rappresentanti del sesso maschile più rispetto per le ragazze e riduca nello stesso tempo le tentazioni.Certo, questa legge non arriva a definire la lunghezza degli abiti e i centimetri esatti che possono rimanere scoperti, come accade invece in Virginia, dove il legislatore ha fissato in 8 cm la distanza massima tra l’ombelico e la vita dei pantaloni, ma cerca di forgiare la moralità delle nuove leve nel luogo di formazione per eccellenza, la scuola, non influendo quindi sullo sport professionistico.L’Associazione Nazionale delle ragazze pon pon teme che questa legge “possa essere un rigurgito di moralismo che costringerà in futuro ad indossare addirittura il burqa” e i fan minacciano già guerra, affermando che la loro tenacia li porterà fino al presidente Bush, perché “blocchi questa stupida repressione di un’attività innocente”.
Fonte: www.repubblica.it

06 maggio 2005

Il lancio del nano

Nata in Australia, proibita dalla legge in alcuni Stati americani, il lancio del nano(dwarf tossing) è una disciplina discutibile ma sofisticata. Il nano, indossata una tuta, un casco e protezioni per gomiti e ginocchia, viene afferrato per due maniglie poste sulla schiena e lanciato il più lontano possibile. Alcune varianti sono il lancio attraverso la vetrata e il lancio attraverso un cerchio di fuoco (ma in questo caso è obbligatorio avere un estintore). Il record per il momento appartiene a Jimmy Leonard che ha lanciato Lenny the Giant alla notevole distanza di 9 metri e 15 centimetri. Perché il lancio sia valido occorre che il nano sia consenziente o almeno che non emetta suoni durante il lancio e in fase di atterraggio. In Italia non è diffuso, ma è possibile praticarlo in alcune discoteche di Ibiza.

"Campioni" del cuore

Volete un’analisi critica di questa spassosissima trasmissione? Ve ne posso dare una inedita e proveniente da autorevole fonte di grande spessore culturale, ma che per motivi di privacy deve rimanere anonima: «Campioni è un flop incredibile da un punto di vista televisivo, ma è un fatto sociale. Quando questa squadra di disgraziati va a far le amichevoli con le squadre di Serie A, la gente riempie gli stadi per vedere loro e non la grande squadra ed è questo il motivo per cui lo possiamo ritenere un fatto sociale: si mostra l’aggregazione di un gruppo sotto l’egida del calcio, ma è devastante da un punto di vista educativo: Dio abbia in gloria Ciccio Graziani, poteva rimanere conosciuto nel mondo dello sport come il “gemello del gol”, invece si è ridotto ad accettare l’ingaggio del Cervia e le cose che dice sono sempre imbarazzanti.
I produttori di questo programma hanno pensato che già il calcio vero, quello di Serie A, è diventato un reality, quindi perché non portarlo anche tra i dilettanti e hanno creato così dei piccoli mostri del mondo televisivo».
Mi ritengo pienamente d’accordo: ogni volta che giro per Milano, vedo tra le bancarelle che vendono le magliette tarocche dei giocatori, anche nomi quali “Gullo”, “Giuffrida”, “Scandroglio”, nomi che hanno veramente fatto la storia del calcio… e se penso che per vedere il mio stadio, il Brianteo, pieno ho dovuto aspettare l’amichevole Milan-Cervia, con le ragazzine che si strappavano i capelli per i sopraccitati mi viene veramente la pelle d’oca.

04 maggio 2005

Sono piccoli problemi di cuore

Recitava così la canzone di un cartone animato in voga alla fine degli anni ’90 tra gli adolescenti e sembra calzare perfettamente a Fernando Alonso, pilota di Formula 1, che domenica vedrà una “lotta all’ultimo sangue” tra le sue fiamme: entrambe vogliono seguire il Gran Premio di Barcellona dai box della Renault, casa per cui corre il pilota spagnolo e la tedesca “Bild” ha già annunciato che tra le due litiganti chi godrà sarà di certo Schumacher, in quanto Alonso potrebbe avere una reazione imprevedibile a causa dello stress emotivo dovuto alla presenza contemporanea delle due giovani.
Il campione della Renault tiene il piede in due scarpe da qualche mese e non sa decidersi tra la bionda Rebeca, 22 anni, studentessa di violoncello, al suo fianco da ben 4 anni e la bruna Carolina, 20 anni, studentessa di Economia all’università di Barcellona, conosciuta un anno fa e diventata la sua nuova fiamma dopo il periodo di crisi con Rebeca, iniziato a gennaio e culminato con una notte di lacrime per il giovane Fernando, che ha chiesto a Rebeca di lasciarlo, senza però saper troncare con decisione e fomentando così le speranze della ragazza per una possibile riconciliazione.
Aspettiamo con ansia domenica per scoprire l’epilogo di questa (s)fortunata telenovela, ma per chi conosce il tedesco e vuole leggere l'articolo originale, basta collegarsi al sito della Bild.

Alla faccia della povertà

Ecco a voi la graduatoria stilata da France Football dei calciatori più pagati nel mondo, un pugno nello stomaco per chi non riesce ad arrivare alla fine del mese:
  1. David Beckham, Real Madrid – 25 milioni di euro (di cui 18,4 di pubblicità);
  2. Ronaldo, Real Madrid – 19,6 milioni di euro (di cui 13 di pubblicità);
  3. Zinedine Zidane, Real Madrid – 13 milioni di euro (di cui 6,4 di pubblicità);
  4. Christian Vieri, Inter – 12 milioni di euro;
  5. Alessandro Del Piero, Juventus – 9,5 milioni di euro;
  6. Frank Lampard, Chelsea – 9,4 milioni di euro.

E pensate che France Football tiene a precisare che gli introiti dei calciatori, tutto sommato, sono pure modesti rispetto a quelli degli atleti di altri sport, infatti il più pagato in assoluto è il golfista statunitense Tiger Woods con 66 milioni di euro, seguito dal pilota della Ferrari, Michael Schumacher, con 63,5 milioni.

Grande Carraro (ma attento a Moggi)

Il presidente Figc, Franco Carraro, durante un intervento radiofonico al Gr Rai Parlamento ha annunciato “nuove norme sulla prova tv per colpire anche i simulatori e gli atti di violenza compiuti a gioco in corso e non solo fermo, in modo da costringere calciatori ed allenatori ad avere un comportamento in campo sempre più corretto”: finalmente una risposta chiara a certe ironie di personaggi del mondo calcistico, che avrebbero voluto abolirla soprattutto quando gli episodi vanno a loro sfavore…

In principio fu il giro di campo: breve storia delle esultanze particolari dei calciatori

Il gesto del taglio della gola da parte del leccese Mirko Vucinic, pittoresca esultanza dopo la seconda pappina inferta alla Lazio, ha sollevato numerose polemiche tra quelli che non ne hanno compreso il senso sottinteso: era semplicemente il gesto che annuncia la mossa finale di due dei più prestigiosi lottatori di wrestling, il “becchino” Undertaker e il “tagliagole” Chris Benoit.
Ma la fantasia dei calciatori non ha mai conosciuto confini e così possiamo individuare svariati esempi di entusiasmi sopra le righe: la più antica è quella del centravanti del Catanzaro Angelo Mammì, che fiero del gol appioppato alla Juventus, fece un intero giro di campo; poi il samba dell’avellinese Juary, la mitraglia del “Re Leone” Gabriel Omar Batistuta (cantata in una “celebre” canzone da stadio nel periodo passato dall’argentino nella Roma: «…quanno segnerà sotto la curva ce fa la mitraglia» - sulle note di “Tanto pe’ canta’”), la maglia in testa di “Penna Bianca” Ravanelli (quando l’ho incontrato per ben due volte in quel di Cerredolo, paese della sua signora, disperso sull’Appennino Tosco-Emiliano, qualcuno mi ha chiesto: “Ma anche ai bambini fa mettere la maglietta in testa in segno di vittoria?”), il “bruco” di moda al Bari ai tempi di Tovalieri e Protti: un millepiedi che spesso veniva confuso con il trenino, il gesto della culla del brasiliano Bebeto per celebrare la nascita della figlia (gesto ripreso da molti suoi colleghi nel tempo); fino ad arrivare ai più attuali: le capriole di Martins (riconosciute di alto valore tecnico dal ginnasta Igor Cassina), le “sviolinate” di Gilardino, i voli dell’“Air Force Nine” Vincenzo Montella (tornato a solcare i cieli dell’Olimpico proprio quest’anno, dopo un periodo “capelliano” di magra, lo stesso giocatore aveva dichiarato di esser tornato al gol perché con Capello aveva riposato tanto, ma che non sono serviti a molto), le mani alle orecchie di Toni e di “Supermarco” Delvecchio.
Alcune però sono andate oltre i limiti della decenza e del buon gusto: l’argentino Martin Palermo ha simulato un atto sessuale con un compagno e si è visto sventolare sotto il naso il cartellino rosso e Maradona e Caniggia amavano baciarsi sulla bocca come festeggiamento dei gol con la maglia del Boca Juniors.
Infine la più polemica: il camerunense Eto’o si è messo a saltare e dimenarsi come uno scimmione per protestare contro i fischi, gli insulti, gli ululati razzisti e le noccioline che gli avevano tirato in campo.

Fonte: www.repubblica.it

03 maggio 2005

IV Memorial "Fratelli Galbiati"

Agrate Brianza – Stamattina, prima di uscire dalla farmacia, noto un opuscolo che con le medicine aveva poco a che fare, lo prendo e scopro che “l’associazione calcio Agrate con il patrocinio del comune di Agrate Brianza organizza il 4° Memorial ‘Fratelli Galbiati’”, che si terrà sabato 7 dalle ore 15 e domenica 8 maggio dalle ore 16 allo Stadio comunale “Salvatore Missaglia”.
Le cose che mi colpiscono maggiormente sono due: com’è possibile pubblicizzare un evento sportivo del genere in una farmacia? Non ci sarà mica qualche strano collegamento con i giocatori e le loro prestazioni? No, niente di tutto questo, l’arcano è subito svelato: il presidente dell’A.C. Agrate è proprio il farmacista, Dr. Giancarlo Gervasoni.
E poi le squadre che vi parteciperanno: leggo con grande piacere della presenza di Sampdoria, Torino, Monza, Pro Sesto, Pro Lissone e naturalmente Agrate, entusiasmandomi non poco, d’altronde in questa piccola realtà di Prima Categoria, mai mi sarei aspettata nomi così blasonati.
Inizio a sfogliare il libretto senza soffermarmi sulle parole, quanto sulle foto delle squadre: cerco di riconoscere in quei volti qualche giocatore famoso, ma con mio grande dispiacere sono tutti ragazzini. Decido di leggere più approfonditamente le informazioni qui e là pubblicate: “Torneo categoria allievi”, significa che i partecipanti non possono avere più di 16 anni: e certo! Perché illudersi di vedere in questo paese da derelitti qualche calciatore importante? Ma accontentiamoci: è sempre un diversivo al solito tran tran di periferia.
A proposito se ne volete sapere di più potete collegarvi a www.torneogalbiati.it

01 maggio 2005

Se mi mettessi a scrivere quello che penso...

Non sarebbe più un blog di sport (e dintorni), ma diventerebbe “i dolori di una giovane tifosa”: delusa, completamente sfiduciata, abbattuta nel suo profondo, prostrata dalle ultime prestazioni desolanti: aspetto una vittoria dal lontano 20 febbraio (se non contiamo la lotteria dei rigori del 16 marzo contro la Fiorentina), addirittura ai tempi si poteva parlare di Champions League ed ora? Ora navighiamo nelle acque della salvezza senza essere ancora riusciti ad avvistarla.
E allora lasciamoci andare al tifo per la squadra di riserva per annegare in essa le delusioni da Serie A, scoprendo così che dopo un bel periodo, culminato nel quinto posto e quindi con la zona play-off, imbrocchiamo due risultati negativi (due pareggi, non due sconfitte), che oltre all’amaro in bocca, ci portano a due punti dalla zona play-off e al sogno della Serie C1.Non voglio abbattermi, ma domenica dopo domenica le mie speranze si affievoliscono sempre più e per rallegrarmi gioisco degli insuccessi degli avversari, ad esempio la vittoria del Liverpool sulla Juventus e il ridimensionamento delle ambizioni di Capello (come mi fa strano dover scrivere questo nome e non quello che si meriterebbe), incapace come i suoi predecessori di riportare la Champions League a Torino: qualcuno dirà che è meschino godere delle disgrazie altrui, ma è l’unica cosa che mi rimane.